07 febbraio 2025

L’Hub a Napoli e il Museo a Reggio Calabria: passi avanti per i progetti di Zaha Hadid Architects

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Due progetti firmati Zaha Hadid Architects in Italia: lo studio si aggiudica il concorso per il super hub Napoli Porta Est, mentre iniziano finalmente i lavori del Museo del Mare di Reggio Calabria

Museo del Mare, Reggio Calabria, render, Zaha Hadid Architects
Museo del Mare, Reggio Calabria, render, Zaha Hadid Architects

L’eredità architettonica di Zaha Hadid continua a ridefinire il paesaggio urbano in Italia, con due progetti chiave che interessano due città simbolo del Mediterraneo. A Napoli, il piano Porta Est si configura come un’imponente operazione di rigenerazione urbana, estesa su circa 200mila metri quadrati per un investimento complessivo di 1 miliardo di euro, che ripensa la mobilità e gli spazi pubblici del capoluogo campano. A Reggio Calabria, invece, il Museo del Mare, a oltre un decennio dalla sua concezione iniziale, sta finalmente prendendo forma, grazie a un finanziamento complessivo di 121 milioni di euro proveniente dal PNRR e dal programma Pon Metro Plus 2021-2027.

Napoli Porta Est: un progetto da 1 miliardo di euro

Il progetto Napoli Porta Est rappresenta il terzo intervento dello studio Zaha Hadid Architects in Campania, dopo la Stazione Alta Velocità di Napoli Afragola e la Stazione Marittima di Salerno. Affidato allo studio Zaha Hadid a seguito di un concorso internazionale, prevede la realizzazione di un nuovo hub intermodale che collegherà direttamente la stazione ferroviaria, il porto e l’aeroporto, migliorando significativamente la mobilità e l’accessibilità nella zona orientale di Napoli. Inoltre, è prevista la costruzione della nuova sede della Regione Campania nell’area dell’ex scalo merci delle Ferrovie.

Un elemento chiave del progetto, è l’interramento dei binari EAV, che consentirà la creazione di un nuovo boulevard verde e di spazi pubblici destinati a collegare le aree interessate con il Centro Direzionale – il complesso di grattacieli realizzato da Kenzo Tange –, favorendo la continuità urbana e la fruibilità degli spazi da parte dei cittadini. È inoltre prevista una nuova viabilità, comprensiva di una bretella autostradale, per decongestionare l’intera area urbana.

Il concorso di progettazione, indetto in attuazione dell’Accordo di Programma sottoscritto l’11 settembre 2023 tra Regione Campania, Comune di Napoli, EAV, Rete Ferroviaria Italiana e FS Sistemi Urbani, ha visto la partecipazione di 30 proposte progettuali nella prima fase, con cinque finalisti ammessi alla seconda. La procedura si è conclusa il 31 gennaio 2025 con la proclamazione del vincitore da parte della Commissione giudicatrice.

Nella short list dei primi cinque comparivano anche Rpa, al secondo posto con 78,62 punti, distaccandosi dal team ZHA che è arrivato a 82,40 punti, Mario Cucinella architects, UNStudio e Arup Italia (con Big). Nella prima fase, tra gli altri, si erano candidati anche Stefano Boeri Architetti, Atelier(s) Alfonso Femia, Park Associati e T Studio di Guendalina Salimei, la curatrice del Padiglione Italia alla Biennale d’Architettura di Venezia 2025.

Ma non sono mancate le polemiche. Lo scorso ottobre un appello congiunto, sottoscritto dal CNAPP – Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti, conservatori, e dall’INARCH – Istituto Nazionale di Architettura e dagli Ordini degli Architetti della Campania, insieme all’ANAI – Associazione Nazionale Architetti e Ingegneri Italiani, aveva sollecitato una modifica del processo di selezione, proponendo di differenziare le giurie tra le due fasi del concorso.

«Al concorso hanno partecipato alcuni dei più grandi gruppi di progettazione al mondo. Sono orgoglioso ed emozionato perché riusciremo a rivoluzionare un pezzo della città grazie ad una operazione di umanizzazione e arricchimento architettonico che renderà Napoli una delle grandi capitali del mondo», ha commentato Vincenzo De Luca, Presidente della Regione Campania.

Prima pietra per il Museo del Mare di Reggio Calabria

Il Museo del Mare di Zaha Hadid sorgerà tra l’area portuale di Reggio Calabria e il lungomare Italo Falcomatà. Il progetto, noto come Regium Waterfront, prevede la realizzazione di due edifici principali: il Museo del Mediterraneo e un Centro Polifunzionale. Queste strutture, con le loro forme sinuose ispirate alla simmetria radiale delle stelle marine, mirano a integrare armoniosamente l’architettura con il paesaggio circostante. La cerimonia di posa della prima pietra è prevista per il 22 febbraio 2025, segnando l’inizio ufficiale dei lavori.

Museo del Mare, Reggio Calabria, render, Zaha Hadid Architects
Museo del Mare, Reggio Calabria, render, Zaha Hadid Architects

Il Museo del Mediterraneo si estenderà su una superficie di 13.400 metri quadrati, sarà gestito dal Comune di Reggio Calabria e ospiterà, oltre agli spazi espositivi per mostre permanenti e temporanee, un centro di biologia marina, un acquario, laboratori di restauro, un archivio, una biblioteca, un bar, un ristorante e una grande sala congressi. L’obiettivo è creare un polo culturale multifunzionale che diventi un punto di riferimento per l’intera area del Mediterraneo.

Museo del Mare, Reggio Calabria, render, Zaha Hadid Architects
Museo del Mare, Reggio Calabria, render, Zaha Hadid Architects

Il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, ha espresso grande entusiasmo per l’avvio dei lavori, sottolineando l’importanza del Museo del Mare come simbolo di rinascita per la città e come volano per lo sviluppo economico e culturale del territorio.

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