20 marzo 2002

MOVIMENTI Roma, GCAMC

 
“Oggi le Ferrovie riprendono quel ruolo di promotrici di grande architettura che …”: in mostra i progetti di concorso per le grandi stazioni di Roma, Torino, Bologna e Firenze. Una vetrina sulla contemporaneità...

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In molti ci chiedevamo come mai i concorsi per le grandi stazioni italiane, nonostante l’importanza del tema e le dimensioni dell’evento, fossero passati alquanto nel silenzio. Ora la RFI (Rete Ferroviaria Italiana), con una piccola mostra, e soprattutto con un’inaugurazione in pompa magna, propone al grande pubblico una presentazione dei progetti per i quattro principali interventi.
Certo per l’argomento grande-architettura nelle stazioni ferroviarie, visti i precedenti (basti citare S. Maria Novella di Michelucci) ed i contemporanei (qui le citazioni dovrebbero però riferirsi all’estero), e vista la complessità di queste nuove porte, che da un lato assolvono un ruolo in scala territoriale, e dall’altro aspirano a superare ogni effetto di cesura nel tessuto urbano, la mostra avrebbe potuto tramutarsi in evento di ampio valore culturale.Tiburtina interno Visti gli editti sul ruolo delle Ferrovie nella storia dell’architettura contemporanea, ci si aspettava qualcosa di paragonabile all’appena conclusa mostra sull’Ina Casa; quasi un collegamento virtuale tra gli Enti promotori dello sviluppo architettonico nell’Italia del XX secolo, a cui mancherebbe solo una retrospettiva sull’Architettura delle Poste.
Ma di fatto ci troviamo con una mostra di tutt’altro allestimento. Principalmente si vuole qui presentare l’esito di due concorsi, quelli di Roma e Torino, ed accennare ai casi Bologna (progettazione in corso) e Firenze (nuovo concorso). Particolare attenzione viene data ai progetti di Roma Tiburtina, presentando plastici e pannelli esplicativi (anche se non molto) del vincitore Paolo Desideri e dei finalisti Aldo Aymonino, Franco Purini, Otto Steidle. Pregevole in effetti la proposta vincitrice che, con il suo tetto dosatore di luminosità ed i suoi volumi colorati, ricorda una grossa scheda elettrica innestata sui flussi dei binari. Tiburtina esternoInterpretazione simbolica di un’era marcata dal cyber; progetto espressivo che si distacca dall’eterea trasparenza del Torino-Porta-Susa del gruppo Arep, e dalla retorica di Bologna-Centrale-AV di Riccardo Bofill.
Un progetto di architettura contemporanea per Roma in un’area nevralgica. Con questa mostra si cerca il consenso, adesso però ci aspettiamo di vederlo finalmente realizzato.

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Marco Felici


Fino al 30.III.2002
MOVIMENTI
Roma, GCAMC
“MOVIMENTI. Le ferrovie italiane protagoniste dell’architettura nelle città che cambiano. Mostra sulle nuove stazioni di Roma Tiburtina, Torino Porta Susa, Firenze ex Macelli e Bologna Centrale.”
Promosso da: Rete Ferroviaria Italiana
Dal 8.III.2002 al 30.III.2002
Galleria Comunale d’arte moderna e contemporanea ex Peroni
Roma, via Reggio Emilia, 54
Ingresso gratuito
Mart/Dom 9-19.00
Festivi 9-14.00
www.tav.it


[exibart]

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