11 giugno 2012

fino al 13.VII.2012 Ellsworth Kelly Parigi, Galleria Marian Goodman

 
Ellsworth Kelly ritorna a Parigi dopo vent'anni di assenza, con quattro opere fresche fresche d'atelier sempre in linea con lo stile Hard Edge Abstraction di cui è stato tra i maggiori esponenti -

di

Ellsworth Kelly (Newburgh, New York, 1923), esponente della corrente Hard Edge Abstraction o Painting Hard Edge, non ritornava a Parigi dal 1992: anno in cui il Jeu de Paume consacrò un’esposizione ai suoi anni parigini che vanno dal 1948 al 1954. Per Kelly la capitale francese è, da sempre, fonte d’ispirazione: l’artista stesso confessa, infatti, che qui è nata la sua prima opera-oggetto Window, Museum of Modern Art, Paris (1949), ispirata alle finestre del Musée d’Art Moderne, ed è sempre qui che c’è stato il passaggio dal figurativo all’astratto. 
Una veduta della mostra di Ellsworth Kelly da Marian Goodman
Artista minimalista, Kelly pone l’attenzione sulla pittura, sul colore che diventa forma, il volume; e dove la tela non è più un contenitore ma parte dell’opera stessa, il dipinto acquista così un alto valore oggettuale. La curva traboccante e sinuosa che scende o sale su un angolo dell’opera o al centro, è il segno figurativo di Kelly: questa, più che l’astrattismo geometrico alla Mondrian, ricorda il segno sensuale di Matisse. La curva appare, ad esempio, in Kilometer Marker del 1949. Mentre le due curve, complementari ma non identiche, si vedono in Relief con Blue del 1950: l’idea è nata da uno schizzo realizzato da Kelly, negli anni Quaranta, durante la rappresentazione dell’Amleto al Marigny, noto teatro parigino, la curva in rilievo raffigurava il sipario semiaperto. 
La nitidezza dei contorni e delle superfici, una sola curva colorata in rilievo contro un pannello bianco, che alternativamente scende in quattro direzioni diverse, sono gli elementi che compongono i quattro dipinti presentati, ognuno ad una parete diversa, della Galleria Marian Goodman: questi spiccano per la vivacità del rosso, del giallo, del blu e del verde, ma nella totale assenza di simbologia del colore (si tratta di colori perlopiù primari) si ramifica nello sguardo dello spettatore la confusione tra sfondo e primo piano, e viceversa. Un gioco che permette all’immaginazione di cogliere altro oltre della forma. 
livia de leoni
mostra visitata il 19 maggio 2012 
dal 16 maggio al 13 luglio 2012
Ellsworth Kelly
Galleria Marian Goodman
79 Rue du Temple (75003) Parigi 
Orario: dal martedì al sabato, 11.00-19.00 
Info: tel.  33148047052 – goodman@mariangoodman.com – www.mariangoodman.com

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui