29 gennaio 2002

Arte all’Arte: intervista a Mario Cristiani

 
Mario Cristiani è il presidente dell’associazione culturale Arte Continua di San Gimignano, ideatrice e organizzatrice del progetto Arte all’Arte, Arte Architettura Paesaggio. Ad alcuni giorni dalla fine della manifestazione pubblichiamo un’interessante intervista...

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Arte all’Arte, Arte Architettura Paesaggio, è giunta quest’anno con successo alla sua sesta edizione. Com’è nato questo progetto?
Arte all’Arte è un progetto che è nato all’interno dell’associazione culturale Arte Continua, associazione nata a San Gimignano nel 1990 da un gruppo di amici appassionati d’arte contemporanea. Aiutati e
spinti da Luciano Pistoi, verso la meta’ del 1994 abbiamo cercato di dare concretezza a questo progetto che decidemmo di chiamare Arte all’Arte. Fin da subito con Maurizio Rigillo e Lorenzo Fiaschi abbiamo fantasticato le cose più strane, i progetti più rischiosi. Infatti abbiamo fondato una Galleria d’arte contemporanea sempre a San Gimignano nel 1990 che è stata uno dei sostegni anche finanziari del progetto.
Purtroppo Luciano non ha mai visto neppure la prima edizione che inaugurammo nelle città e con gli artisti che avevamo scelto insieme, e questo accadde nel settembre 1996. Le città erano tutte “d’arte” circondate dalla bellissima campagna toscana: San Gimignano, Siena, Volterra, Montalcino, la curatrice era Laura Cherubini, gli artisti invitati Anselmo, Alviani, Ontani, Pistoletto.Tutto fu molto difficile ma l’impegno che avevamo nei confronti di Pistoi ci permise di superare con entusiasmo le difficoltà iniziali, fu una bellissima edizione.
Era come dire che l’arte ha protetto il territorio, l’Italia senza arte non è Italia. Nel nostro paese l’arte è sempre stata ovunque. Quelle che oggi sono chiamate città d’arte erano città normali. Semmai le città fatte di recente sono città senz’arte, è questo che non è “normale”.
La sfida che ci siamo posti allora è stata quella di portare in questi angoli della campagna toscana gli artisti e i linguaggi più interessanti che si andavano generando nel nostro tempo, ma nei grandi centri lontano da qui.
Negli anni poi abbiamo coinvolto progressivamente città con caratteristiche meno marcate, in questo modo abbiamo voluto avvicinare simbolicamente il distretto industriale (Poggibonsi ad esempio) con quello turistico agroalimentare, realtà fisiche che fanno parte entrambe della nostra quotidianità.

Il livello degli artisti invitati e dei curatori coinvolti è alto, è larga la partecipazione degli addetti ai lavori (giornalisti, collezionisti, direttori dei musei); il pubblico locale come reagisce?
Il progetto si pone fin dall’inizio nell’ottica di cercare un punto di raccordo tra la cultura ed i linguaggi che si formano ed affermano a livello internazionale e le culture e le persone che vivono nel territorio.
La maggior parte dei soci di Arte Continua vive qui, i lavori degli artisti sono collocati in luoghi in cui queste persone vanno normalmente: c’è una fruizione diretta delle opere che spesso genera discussioni e osservazioni… le polemiche non mancano quindi, ma alla fine il rispetto della popolazione c’è e si sente.
Questo dipende sicuramente sia dalla costanza della nostra azione, che da una serie di legami diretti che siamo riusciti a creare in questi anni. Collaboriamo con varie imprese locali d’artigianato artistico, dall’alabastro al cristallo, dagli impianti elettrici al ferro battuto e alla ceramica per la realizzazione delle opere degli artisti e siamo riusciti ad attivare una serie di incontri nelle scuole per sensibilizzare i più piccoli.

Per ogni artista un’opera, un contesto. Questa “filosofia di progetto” individuata e perseguita fin dall’inizio da Arte all’Arte sembra essere la giusta strategia per mettere in relazione il locale con il globale in modo produttivo e interessante.
Una strategia che, alla luce delle contestazioni attuali, sembra essere stata un’anticipazione vincente.

Arte all’Arte è per la nostra associazione un tentativo di trovare un punto d’equilibrio differente tra città e campagna oltre che tra globale e locale. La sensibilità degli artisti ed il contesto nuovo e antico in cui viviamo sono gli ingredienti adatti per la creazione e la ricerca di nuovi linguaggi necessari. Questo è un momento in cui tutto ha bisogno di ridefinirsi e sedimentarsi di nuovo, per questo la nostra esperienza non vuole chiudersi e isolarsi nel mondo esclusivo dell’arte, nè vuole lasciarsi attrarre dalle facili sperimentazioni sociologiche che annoiano già al secondo tentativo.

L’Associazione Arte Continua è ideatrice di altri progetti oltre ad Arte all’Arte, ad es. Transforms a Trieste e Rinascimento-Nascimento a Gent e a Vinci l’anno scorso. I progetti futuri?
Transforms, realizzata per il G8 sull’Ambiente a Trieste, è stata una mostra commissionata dal CONAI Consorzio Nazionale Imballaggi, che ci ha visto nel ruolo di organizzatori, più che di ideatori, mentre Rinascimento-Nascimento è un progetto che rientra in Arte all’Arte, e affronta i temi di Arte Tecnica Tecnologia Scienza attraverso le opere d’arte di artisti scelti e l’intervento di spaecialisti di varie discipline. Quest’anno stiamo organizzando la seconda edizione di Rinascimento-Nascimento con il sostegno dell’Unione Europea, del comune di Vinci e di Firenze, della Regione Toscana, e la collaborazione dello SMAK di Gent in Belgio, e del Museo Het Domein di Sittard in Olanda. Ultimo, ma non meno importante il convegno su Arte Architettura Paesaggio il 7 e 8 dicembre a Colle Val d’Elsa e San Gimignano, insieme a Connettings Cultures e Città del Vino, un‘occasione per confrontare esperienze e risorse e progettare insieme la città d’arte del futuro!

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Angela Serino

[exibart]

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