05 gennaio 2023

15 mostre per il 2023 del MACRO: il programma del museo di Roma

di

Una antologica dedicata a Emilio Prini, la restituzione di una storica residenza artistica, la pittura di Jochen Klein, la fotografia di Hervé Guibert e tanto altro, nel 2023 del MACRO di Roma

Hanuman Books 1986 – 1993 Exhibition view, MACRO 2022 Ph. Piercarlo Quecchia –

Dopo aver celebrato i suoi primi 20 anni dall’apertura – era un 2002 che sembra lontanissimo – il MACRO di Roma continua a raccontare le sue storie e annuncia il programma del 2023. Che riparte da otto mostre già in corso e rilancia con un palinsesto organizzato in sezioni e rubriche che ospiteranno, nel corso dell’anno, 15 nuovi progetti espositivi.

Le mostre in corso

Un recap dei punti salienti, per chi avesse perso qualcosa: l’antologica di Diego Perrone, “Pendio piovoso frusta la lingua”, fino al 19 marzo; il progetto dedicato all’agenzia readymades belong toeveryone®, fondata dall’artista Philippe Thomas, con opere di Claire Fontaine, Christopher D’Arcangelo and The Offices of Fend, Fitzgibbon, Holzer, Nadin, Prince e Winters, fino al 26 febbraio; fino al 19 febbraio, la mostra sull’incontro tra Pier Paolo Pasolini ed Ezra Pound, a cura di Giuseppe Garrera, con i contributi di Olaf Nicolai e Luca Vitone, a cui si aggiungerà, il 13gennaio, una lecture performance di Allison Grimaldi Donahue; l’omaggio alla casa editrice Hanuman Books fondata da Francesco Clemente e Raymond Foye, fino al 5 marzo; i focus sulla compositrice e artista Fatima Al Qadiri, fino al 12marzo, e sulla pratica del graphic design di Åbäke, fino al 5 marzo; fino al 21 maggio, “Rome is still falling”, la mostra di opere giovanili di Robert Smithson, in gran parte inedite e influenzate dal suo viaggio a Roma nel 1961.

Diego Perrone, Pendio piovoso frusta la lingua Exhibition view MACRO, 2022 Ph. Piercarlo Quecchia – DSL Studio

Il nuovo palinsesto: primavera / estate

Il 9 marzo aprirà “Hervé Guibert: This and More”, a cura di Anthony Huberman, realizzata in collaborazione con CCA Wattis di San Francisco e Kunst-Werke di Berlino, primo omaggio, in Italia, alla figura dell’artista, scrittore e giornalista Hervé Guibert (1955-1991), che trascorse un periodo della sua vita anche a Roma, dal 1987 al 1990. La mostra ripercorre la sua ricerca attraverso una serie fotografica inedita, in cui il tema del ritratto viene ricondotto alla sua essenza, per rivelare l’intimità di ambienti e spazi inanimati.

Robert Smithson, Rome is still falling Exhibition view, MACRO 2022 Ph. Piercarlo Quecchia – DSL Studio Courtesy Holt/Smithson Foundation e Marian Goodman Gallery © Holt/Smithson Foundation / Concesso in licenza da Artists Rights Society, New York

Il 17marzo sarà presentato un originale percorso espositivo che mette in dialogo le opere di Jochen Klein (1967-1997) con lavori di altri artisti a lui vicini: Julie Ault, Thomas Eggerer, Wolfgang Tillmans e Amelie Von Wulffen. La mostra è realizzata con il coinvolgimento di Wolfgang Tillmans, compagno e rappresentante dell’archivio dell’artista. Nella stessa data inaugureranno altre tre mostre: una dedicata alla musicista e teorica, ideatrice della pratica del deep listening, Pauline Oliveros (1932-2016); quindi potremo “sfogliare” WET: The Magazine of Gourmet Bathing, rivista cult di arte, musica e moda, creata da Leonard Korene, pubblicata dal 1976 al 1981; e infine conosceremo la realtà di Studio Temp, tra i nomi più influenti del graphic design italiano, conosciuta per le sue collaborazioni internazionali, come quella con il compianto stilista Virgil Abloh.

Pier Paolo Pasolini ed Ezra Pound. A Pact Exhibition view, MACRO 2022 Ph. Piercarlo Quecchia – DSL Studio

Dal 27 aprile, la sala grande del museo ospiterà “In Prima Persona Plurale”, mostra collettiva con Gina Beavers, Alexandra Bircken, Corrado Cagli, Judy Chicago, Enzo Cucchi, Jimmy DeSana, Eliza Douglas, Wayland Flowers, Massimo Grimaldi, Duane Hanson, Pierre Huyghe, Mark Leckey, NancyLupo, Hudson Mohawke, Paul Mpagi Sepuya, Ulrike Ottinger, Lucia Pica, Francisco Sierra, Erik Thys, Gianfilippo Usellini.

L’8 giugno inaugurerà “Penitence Alley”, una mostra che restituisce un momento storico: il progetto di residenza “The Rome Studio”, supportato da Barbara Gladstone e Thea Westreich e svoltosi tra il 1989 e il 1991, in Vicolo della Penitenza, nel quartiere Trastevere di Roma, con il coinvolgimento di vari artisti, tra cui Michel Auder, David Hammons, On Kawara, Sarah Lucas, Richard Prince, Cindy Sherman, Thomas Struth, Lawrence Weiner, Franz West, le cui opere saranno esposte in questa occasione.

readymades belong to everyone®, Philippe Thomas declines his identity Exhibition view, MACRO 2022 Ph. Piercarlo Quecchia – DSL Studio

Contemporaneamente aprirà la mostra del duo Daniel Dewar (1976) / Gregory Gicquel (1975), con le loro opere caratterizzate dalla sperimentazione sui materiali e dai processi legati alla scultura in ceramica, materiale sempre più sulla cresta dell’onda.

Autunno / inverno

La stagione autunnale del MACRO si aprirà il 20 settembre 2023, con nuove mostre, tra cui quella dedicata al progetto fotografico “Taxonomy of the Barricade”, curato dal filosofo Wolfgang Scheppe, risultato di una ricerca iconografica sui primi tentativi di fotografia aerea utilizzata per monitorare le barricate durante i moti del maggio francese. Percorreremo poi le vicende dello studio di graphic design Experimental Jetset, fondato nel 1997 ad Amsterdam da Marieke Stolk, Erwin Brinkers e Danny van den Dungen.

Fatima Al Qadiri, Isekai Exhibition view, MACRO 2022 Ph. Piercarlo Quecchia – DSL Studio

Il 27 ottobre inaugurerà la grande personale di un rappresentante enigmatico e complesso dell’Arte Povera, Emilio Prini (1943–2016). Schivo e riservato, si unì al Movimento teorizzato da Germano Celant e partecipò alle sue prime mostre, tra il 1967 e il 1971, per poi distaccarsene e rientrare tra le fine degli anni ’90 e i primi 2000, in occasione delle esposizioni dedicate a Documenta X a Kassel e alla Tate Gallery di Londra nel 2001.

Åbäke, Deep Publishing Dettaglio/Detail, MACRO 2022 Ph. Piercarlo Quecchia – DSL Studio

Il programma proseguirà il 17 novembre, con l’apertura della mostra di Pauline Curnier Jardin (1980), artista francese residente a Roma, che lavora con installazioni, performance, film e disegno, e con il primo progetto espositivo in Italia delle stiliste e artiste Bless, conosciute per il loro approccio rivoluzionario alla moda.

RETROFUTURO. Appunti per una collezione. Exhibition view. Da sinistra a destra: Parasite 2.0, Fuzzy Architecture #3, 2021. Performance, installazione site-specific, pigmento biodegradabile, colla spray. Courtesy gli artisti. Gianluca Concialdi, Santissima Pizzeria, 2020. Ferro, wok, posacenere in cristallo di Val D’Elsa, sughero, grasso animale bruciato, cofano di Jaguar. Courtesy l’artista, Clima, Milano; Costanza Candeloro, U, 2020. Disegni, teca in vetro, base in ferro. Courtesy l’artista. Jim C. Nedd, Camouflage Milieux, 2022. Fine art print on Hahnemühle Photo Rag Ultra Smooth 305g, cornice in alluminio, 140 × 100 cm. Courtesy l’artista e SANDY BROWN, Berlino. Sulle pareti: Giovanna Silva, Catabasi, 2020. Stampa su pvc. Courtesy l’artista. MACRO 2022. Ph. Piercarlo Quecchia, DSL Studio.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui