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Banksy: la street art arriva al Museo M9 di Venezia
Arte contemporanea
di Emma Drocco
La street art entra nelle sale del M9 – Museo del ‘900 con le opere di uno dei suoi interpreti più celebri: Banksy. La mostra Banksy. Painting Walls, prodotta e organizzata da MetaMorfosi Eventi in collaborazione con M9, con il sostegno di Banca Ifis, e curata da Sabina de Gregori, sarà aperta al pubblico fino al 2 giugno 2024 al terzo piano del Museo.
Una mostra che segna un interesse da parte di M9 nel proseguire il percorso aperto da Rivoluzione Vedova, proseguendo la serie di esposizioni sulle arti contemporanee, accogliendo con Banksy. Painting Walls un nuovo dialogo, quello con i linguaggi dell’arte urbana, utilizzati come strumento di riflessione sui temi del nostro tempo. Il Museo conduce infatti i visitatori all’interno dell’immaginario di un autore che da oltre un ventennio influenza profondamente la scena culturale mondiale.
Sono oltre settanta le opere esposte, tra cui spiccano tre muri originali dipinti da Banksy nel 2009, nel 2010 e nel 2018, provenienti da collezioni private. Questi muri, protagonisti dell’esposizione, ritraggono tre adolescenti, simboli di una generazione sensibile alle tematiche dell’artista inglese.
Icona dell’esposizione è Season’s Greetings, apparso nel 2018 a Port Talbot, in Galles, nominata in quell’anno dalla OMS la città più inquinata del Regno Unito. Il murales ritrae un ragazzino che assapora fiocchi di neve, che in realtà si scoprono essere cenere proveniente da un bidone dell’immondizia in fiamme. È un’immagine potente che ci fa riflettere sulle contraddizioni della società moderna, come sottolinea Sabina de Gregori: «Con questa mostra, voglio dare una nuova definizione alla street art, non più come atto di ribellione illegale, ma come forma d’arte che richiede tutela e comprensione».
Accanto a questa opera, Heart Boy e Robot/Computer Boy completano il panorama artistico di una mostra che riflette sul processo di sacralizzazione dell’arte pubblica, estraniata dal suo contesto, esposta alle mire del mercato e infine musealizzata. Infatti le opere di Banksy, con il loro stile satirico e di denuncia, riflettono le contraddizioni della società contemporanea, diventando esse stesse oggetto di una contraddizione ancora più marcata.
In parallelo alla mostra principale, M9 ospita anche Dialoghi Urbani. Street art vs museo, una retrospettiva sugli street artist e writers attivi in Veneto. Offrendo uno sguardo su una ventina di artisti operativi dagli anni ’90 ad oggi. Con una serie di eventi collaterali, tra cui live painting e talk, la mostra si propone di stimolare la discussione sul ruolo dell’arte pubblica e il suo rapporto con il contesto urbano. Diventando così un ponte tra la laguna e la terraferma, una riflessione sulla società contemporanea e sulle sue contraddizioni.
Michele Bugliesi, Presidente di Fondazione di Venezia, sottolinea infatti l’importanza di accogliere forme di espressione culturale e artistica moderne e dirompenti come strumenti di crescita individuale e collettiva. Il risultato è una mostra provocatoria e riflessiva, che sfida le convenzioni dell’arte contemporanea e invita il pubblico a interrogarsi sulle contraddizioni della società moderna.