22 febbraio 2024

Biennale di Venezia, l’esordio dell’Etiopia a Palazzo Bollani, con Tesfaye Urgessa

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L’Etiopia debutta alla Biennale d’Arte 2024 di Venezia con un progetto di Tesfaye Urgessa a Palazzo Bollani: ecco chi è l’artista, che ha esposto agli Uffizi e rielabora la tradizione etiope con un linguaggio neoespressionista

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Portrait of Tesfaye Urgessa by Kameron Cooper. Courtesy of the artist and Saatchi Yates Gallery

Tesfaye Urgessa è stato scelto per rappresentare l’Etiopia alla Biennale d’Arte di Venezia del 2024, prima partecipazione del Paese all’evento. Quest’anno, insieme all’Etiopia, saranno quattro i Paesi esordienti nella manifestazione in Laguna: la Repubblica del Benin, la Repubblica Democratica di Timor Leste, la Repubblica Unita della Tanzania e Nicaragua, Repubblica di Panama e Senegal. Il tema dell’Esposizione Internazionale della Biennale, curata da Adriano Pedrosa e giunta alla 60ma edizione, è Stranieri Ovunque Foreigners Everywhere.

Nato ad Addis Abeba nel 1983, Urgessa ha ricevuto la sua formazione artistica presso la Alle School of Fine Art and Design dell’Università di Addis Abeba, sotto la guida del maestro Tadesse Mesfin. Successivamente, ha proseguito i suoi studi presso la Staatlichen Akademie der Bildenden Künste di Stoccarda, in Germania. Le sue opere più importanti includono No country for young men XIII e Oltre/Beyond.

Tesfaye Urgessa ha guadagnato un riconoscimento internazionale con mostre come quella presentata da Saatchi Yates, nel 2022, per la settimana dell’arte di Miami e No Country for Young Men, nel 2019, per Addis Fine Art ad Addis Abeba. Nel novembre scorso, è stato selezionato per essere presentato nell’Artsy Vanguard 2023-2024. Una delle sue esposizioni più significative è stata Oltre/Beyond, presso le Gallerie degli Uffizi (2018- 2019), curata dall’allora direttore del museo di Firenze, Eike Schmidt, e da Chiara Toti.

Le opere di Tesfaye Urgessa si distinguono per la loro potenza visiva e narrativa, riflettendo una fusione di influenze culturali e artistiche che caratterizzano il suo stile idiosincratico. Ispirato dall’iconografia tradizionale etiope e dal neo-espressionismo tedesco, Urgessa costruisce opere che coabitano oggetti domestici con corpi nudi, aggrovigliati, che fissano direttamente lo spettatore negli occhi, trasmettendo una sensazione di reciproca vulnerabilità.

Attraverso una varietà di media, tra cui dipinti a olio su tela, sculture e installazioni, Urgessa esplora temi complessi legati alla società, alla politica e all’identità. Trova nell’attivismo sociale e nella narrazione un catalizzatore per la sua produzione artistica, spostando le dinamiche del potere e la nozione di “agency” e razza. Bilanciando una forma gestuale con una vivace tavolozza di colori, le opere di Urgessa creano un equilibrio tra morbidezza e durezza, riflettendo sulle tensioni e le contraddizioni della condizione umana.

L’uso audace del colore e della forma trasmette un senso di urgenza e impegno, invitando lo spettatore a esplorare le profondità emotive e concettuali delle sue opere. Con una tecnica artistica distintiva e una visione poetica unica, Tesfaye Urgessa si posiziona tra i più significativi artisti contemporanei della diaspora etiope, offrendo un’importante riflessione sulla complessità della condizione umana nel mondo moderno.

La sua mostra per la Biennale di Venezia 2024, intitolata Prejudice and Belonging, è curata da Lemn Sissay, scrittore e poeta. Riguardo alla sua partecipazione, Urgessa ha dichiarato che «Rappresentare l’Etiopia per la prima volta è davvero incredibile». L’opera di Urgessa sarà esposta nella sezione Nucleo Contemporaneo presso Palazzo Bollani.

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