02 maggio 2024

Nasce la Capitale italiana dell’Arte contemporanea: la prima edizione si terrà nel 2026

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È stata presentata ufficialmente oggi a Roma la nuova iniziativa della Capitale italiana dell’arte contemporanea voluta dal Ministero: per candidarsi c’è tempo fino al 30 giugno 2024

Arnaldo Pomodoro, Sfera grande, Pesaro (città Capitale Italiana della Cultura 2024)

Dopo l’annuncio degli scorsi mesi, è stata presentata ufficialmente oggi a Roma, presso la sede del Ministero della Cultura, la nuova iniziativa della Capitale italiana dell’Arte contemporanea, che andrà ad aggiungersi alle già esistenti Capitali della Cultura (attualmente Pesaro, quindi Agrigento nel 2025 e L’Aquila nel 2026) e del Libro (per il 2024 Taurianova, in Calabria). Promosso dalla DGCC – Direzione generale Creatività Contemporanea del MIC – Ministero della Cultura, l’avviso pubblico finanzierà progetti culturali che prevedono attività come mostre, festival e rassegne, ma anche la realizzazione e la riqualificazione di spazi e aree dedicate alla fruizione dell’arte contemporanea, potendo contare su un budget di un milione di euro, messo a disposizione dal Ministero.

Arte contemporanea tra radici e provocazioni: le dichiarazioni

«È un progetto pensato per valorizzare e promuovere l’arte contemporanea nel nostro territorio nazionale, riconoscendo e celebrando la diversità e la ricchezza delle identità culturali che caratterizzano l’Italia», ha esordito il Direttore Generale, Angelo Piero Cappello. «Questa iniziativa mira a trasformare l’arte, in tutte le sue declinazioni attuali, in un ponte vibrante tra le varie regioni, sostenendo gli artisti locali e incentivando la consapevolezza identitaria dei singoli individui alle comunità di appartenenza», ha continuato Cappello, mettendo in evidenza come il riconoscimento sia indirizzato non solo alla valorizzazione del talento artistico ma anche, seguendo il leitmotiv degli ultimi tempi, allo sviluppo di «Un dialogo costruttivo sull’identità culturale italiana, incoraggiando un’inclusione più ampia e una comprensione più profonda delle nostre radici e delle nostre aspirazioni future». Oltre alle radici identitarie Cappello chiama in causa anche la «Provocazione dell’arte contemporanea e a scoprire come questa possa influenzare e arricchire la nostra percezione del mondo e di noi stessi».

© Emanuele Antonio Minerva ‐ Ministero della Cultura

Alle «Bellezze uniche al mondo» ha fatto invece riferimento Lucia Borgonzoni, Sottosegretario alla Cultura, raccontando «Di un lungo passato di tradizioni e che vanta un’ineguagliabile capacità di moltiplicarsi, alimentato dal motore della creatività, dell’innovazione, della sperimentazione quale spinta propulsiva che muove i passi dei nostri artisti e ispira i talenti più giovani».

«Nell’Italia di domani, ci dovrà essere qualcosa di bello e apprezzabile che è stato creato in questi anni», ha concluso il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. «Alla Capitale italiana della Cultura e a quella del libro, aggiungiamo questa iniziativa che consentirà di accendere un faro sulle città capaci di fare della creatività il cardine del proprio sviluppo. Siamo orgogliosi di questa iniziativa che tende a far partecipare i cittadini a un momento pubblico collettivo e di partecipazione, soprattutto dei giovani».

© Emanuele Antonio Minerva ‐ Ministero della Cultura
© Emanuele Antonio Minerva ‐ Ministero della Cultura

Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea: l’iter

Similmente all’iter per la Capitale della Cultura, le città, i Comuni singoli o le aggregazioni di Comuni che desiderano candidarsi, potranno presentare una candidatura con allegato un dossier progettuale, comprensivo di titolo, progetto culturale, organo responsabile del progetto, direttore artistico, curatori e comitato scientifico, valutazione di sostenibilità economico-finanziaria e obiettivi perseguiti, con i relativi indicatori, entro e non oltre il 30 giugno 2024.

Le candidature saranno valutate da una giuria composta da cinque esperti indipendenti di comprovata fama nel settore della cultura e delle arti visive contemporanee, che esaminerà i progetti pervenuti per poi selezionare tra questi, entro il 15 settembre 2024, un massimo di cinque città finaliste. Queste ultime saranno invitate successivamente a partecipare a delle audizioni pubbliche che si svolgeranno entro il 14 ottobre 2024. La giuria, entro il 30 ottobre 2024, proporrà al Ministro della Cultura la candidatura ritenuta più idonea a essere insignita del titolo di “Capitale italiana dell’arte contemporanea 2026”, che godrà di un finanziamento di un milione di euro per la realizzazione delle attività progettate nel dossier.

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