12 maggio 2022

Bologna Art To Date #1: mostre e performance, a sud-est della città

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In occasione di Arte Fiera e Art City, ritornano gli itinerari suggeriti da Untitled Association, alla scoperta degli appuntamenti da non perdere: oggi, un lungo giro a sud-est della città

Alessio Barchitta, Marius Steiger, Burning Land, 2022, exhibition view presso LABS Contemporary Art, Bologna. Courtesy LABS Contemporary Art. Foto: Carlo Favero

In occasione della 45ma edizione di Arte Fiera e di Art City Bologna 2022, Untitled Association propone una serie di quattro itinerari per consigliare a professionisti del settore, appassionati d’arte o semplici curiosi alcune iniziative da non perdere, tra mostre del Main Program, musei e spazi istituzionali, gallerie private e spazi indipendenti. Nella giornata di preview della Fiera, per questo primo itinerario, ci muoviamo nella zona Sud-Est della città, abbracciata da Via Santo Stefano e Via Castiglione.

 

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LABS Contemporary Art, LabOratorio degli Angeli, Studio La Linea Verticale, Maison Ventidue, Alchemilla43

Cominciamo il nostro percorso bolognese dalla galleria LABS Contemporary Art, in Via Santo Stefano (da Bologna Centrale – Bus Linea 11, fermata Garganelli), dove da oggi apre Burning Land, bipersonale di Alessio Barchitta e Marius Steiger. La mostra, a cura di Domenico De Chirico indaga la materia, in termini sia realistici che metaforici, in tutto il suo potenziale espressivo. A partire dal concetto di sostanza, entrambi gli artisti concentrano la loro attenzione su tutto ciò che è considerato mutevole nel tempo. Un suolo ardente – allestito per l’occasione al centro della galleria – si decompone e rinasce, scalciando la linfa per ricrearla, dominato dalle leggi della natura che muovono gli elementi a livello terrestre, interplanetario, intergalattico e universale.

Alessio Barchitta, Marius Steiger, Burning Land, 2022, exhibition view presso LABS Contemporary Art, Bologna. Courtesy LABS Contemporary Art. Foto: Carlo Favero

Usciti dalla galleria, ci dirigiamo a piedi per circa 600m in direzione di Via degli Angeli, più precisamente al LabOratorio degli Angeli, ove è presente, fino al 15 maggio, il progetto speciale di Sissi: Sacri indici. Realizzato in collaborazione con Galleria d’Arte Maggiore g.a.m., l’intervento dell’artista, a cura di Leonardo Regano, espone al pubblico per la prima volta una grande carta monumentale, un’anatomia “sacra”, prodotta appositamente per la mostra. Una selezione di otto grandi opere su carta appartenenti al ciclo degli Index, scandiscono lo spazio espositivo dello storico laboratorio di restauro e lo mutano in un percorso che ne riattualizza la sua originaria natura di luogo adibito al culto. Tra queste opere, il visitatore è guidato, quasi costretto, in un passaggio verso il centro della sala, dove l’artista presenta il nuovo Index prodotto per l’occasione. Alle pareti dell’ex Oratorio, Sissi espone anche una selezione di lavori affini, sempre su carta ma di formato più intimo, allestiti con un ritmo pacato e regolare, giustapposti alla visione monumentale del centro dello spazio.

Sissi, Sacri indici, 2022, installation view presso LabOratorio degli Angeli, Bologna. Foto Ela Bialkowska – OKNO Studio
Sissi, Index, 2012-2016, disegno a pennino, china, collage, acrilici, timbri, cm 160×190. Courtesy l’artista

A pochi passi dall’ex Oratorio ci ritroviamo presso Studio La Linea Verticale, che inaugura la propria sede con la collettiva Immateriale-Corpo-Immateriale, in cui sette artisti – Ludovico Bomben, Alberto Colliva, Vale Palmi, Armenia Panfolklorica, Quatryème Paysage, Flavia Tritto, Claudio Valerio – dialogano all’interno dello spazio: tra loro e con i testi critici di Tatiana Basso, Antongiulio Vergine e Chiara Wang. Il titolo è un diagramma nel quale, come su una linea d’orizzonte, sono dispiegati gli artisti in mostra che, attraverso diverse pratiche e tecniche, declinano il tema a seconda della loro posizione. Il diagramma rivela un ordine che dall’Immateriale prende Corpo al centro, per poi dissolversi nuovamente nell’Immateriale, cosicché la linea viene curvata al punto da diventare un cerchio immaginifico.

Ludovico Bomben, Uovo con fendente _ 2, 2021, alluminio e acciaio, 11,9×9 cm. Foto: Simona Arnone

Proseguiamo, sempre a piedi, alla volta di Piazza San Domenico dove, alle ore 18:30, andrà in scena la performance Disintegrating Bluetooth del giovane Riccardo Bellelli, presentata da Maison Ventidue e curata da Mariarosa Lamanna e Antongiulio Vergine. L’opera, elaborata da Bellelli durante il corso Progettazione spazi sonori tenuto dal percussionista Enrico Malatesta, intende riflettere sul delicato rapporto che unisce fruitore, spazio e opera d’arte. Si tratta, in sostanza, di un progressivo allontanamento di uno speaker bluetooth dalla propria fonte di trasmissione, modulando la camminata in modo da non comprometterne definitivamente la connessione. Oltre a implicare un coinvolgimento sinestetico – la performance è pensata per essere realizzata all’aperto e in gruppo – l’opera necessita che vi sia una perfetta sintonia tra dispositivo, movimento e spazio. I partecipanti potranno seguire le movenze dell’artista in una sorta di processione guidata, attivando, così, un’ulteriore riflessione sulle origini del dispositivo impiegato.

Riccardo Bellelli, Disintegrating Bluetooth, performance. Courtesy l’artista

A conclusione del nostro primo itinerario, torniamo su Via Santo Stefano, questa volta al civico 43, dove negli spazi di Palazzo Vizzani è ospitata la mostra Fuori Terra, personale di Mattia Pajè, prodotta da Alchemilla43, nonché parte del Main Program di Art City. Il progetto si sviluppa a partire dall’interesse dell’artista per il concetto di verità e i nuovi “regimi” di verità, rintracciabili a partire dai contenuti che popolano i social network, legati alla ripresa di tematiche “magiche” e teorie del complotto. Questo tipo di attenzione si incrocia con la pratica del disegno, che l’artista ha portato avanti durante alcuni mesi di isolamento. Ne deriva il cuore della mostra curata da Giovanni Rendina, un gruppo scultoreo composto da figure umanoidi immerse in un ambiente evocativo della pratica museale del diorama. Le sculture sono organizzate in modo da formare diversi elementi aneddotici, leggibili come una cosmogonia creata dall’artista a partire da due linguaggi visivi: l’estetica new age e quella della televisione commerciale.

Mattia Pajè, Fuori Terra, 2022, installation view presso Alchemilla, Palazzo Vizzani, Bologna. Courtesy l’artista
Mattia Pajè, Fuori Terra (dettaglio), 2022. Courtesy l’artista

Bologna Art to Date Itinerario 1 – giovedì 12 maggio 2022

LABS Contemporary Art
Via Santo Stefano, 38
+39 348 9325473
info@labsgallery.it
labsgallery.it
Burning Land
Alessio Barchitta, Marius Steiger, a cura di Domenico De Chirico
12.05
> 11.06.2022
opening event 14.05.2022

LabOratorio degli Angeli
Via degli Angeli, 32
laboratoriodegliangeli.it
in collaborazione con Galleria d’Arte Maggiore g.a.m.
Sacri Indici
Sissi, a cura di Leonardo Regano
> 15.05.2022

Studio La Linea Verticale
Via dell’Oro, 4/B
+39 392 0829558
info@studiolalineaverticale.it
studiolalineaverticale.it
Im
materiale-corpo-immateriale
Ludovico Bomben, Alberto Colliva, Vale Palmi, Armenia Panfolklorica, Quatryème Paysage, Flavia tritto, Claudio Valerio
12.05 > 16.07.2022
opening 12.05.2022

Maison Ventidue
Via Miramonte, 4-6
info@maisonventidue.it
maisonventidue.it
presso Piazza San Domenico
Disintegrating Bluetooth
Riccardo Bellelli, performance, a cura di Mariarosa Lamanna e Antongiulio Vergine
12.05.2022, H 18:30 > 19:00

Alchemilla43
Palazzo Vizzani, Via S. Stefano, 43
+39 333 2915615
info@alchemilla43.it
alchemilla43.it
ART CITY Bologna 2022 – Main Program
in collaborazione con Associazione BOCA e Gelateria Sogni di Ghiaccio
Fuori Terra
Mattia Pajè, a cura di Giovanni Rendina
12.05
> 12.06.2022
opening 12.05.2022, H 18:00 > 22:00

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