21 gennaio 2020

Bologna by Untitled Association: da Gianni Rodari a Margherita Moscardini

di

Untitled Association ci guida attraverso gli appuntamenti di oggi della Bologna Art Week: dall’omaggio a Gianni Rodari all’installazione di Margherita Moscardini

Antonello Ghezzi Via libera per volare, 2019 Installazione con materiali vari, cm 26 x 20 x 73

L’edizione speciale di Bologna Art to Date proposta da Untitled Association in occasione di Arte Fiera è una mappa imperdibile sugli appuntamenti dell’Art Week bolognese. Ogni giorno, infatti, la brochure – che trovate anche su exibart.onpaper 107 – ci guida tra gli eventi più interessanti in città, tra i quali oggi l’opening di diversi lavori realizzati per Art City 2020. Dalla personale di Donatella Lombardo, ospitata dal Museo Internazionale e biblioteca della musica, passiamo al Museo Davia Bargellini con “Via libera per volare”, un progetto di Antonello Ghezzi con la partecipazione di Luigi Mainolfi che rende omaggio al poeta Gianni Rodari nel centenario dalla nascita.

Prendendo ispirazione dal racconto Il semaforo blu, gli artisti hanno disseminato il centro città di una serie di installazioni che vedono iconici semafori diffondere una luce blu. Il Museo Davia Bargellini rappresenta il culmine del progetto e della sua esortazione a sognare, accogliendo semafori, luci e specchi che danno vita a opere site specific in dialogo con la collezione permanente e con l’opera di Luigi Mainolfi, Per quelli che volano.

Alla Banca di Bologna, a Palazzo De’ Toschi di Piazza Minghetti, troviamo invece l’opening del group show “Le realtà ordinarie”, mentre in Piazza Galvani, sede della Direzione Generale Banca di Bologna, l’inaugurazione della personale di Margherita Moscardini, “In the light of”.

Margherita Moscardini, The Decline of the Nation State and the End of the Rights of Man (2018) Veduta dell’installazione all’interno della mostra collettiva “Metaphorai”, a cura di K. Anguelova e A. Poggianti, CCA Ancient Bath, Plovdiv, Bulgaria, 2018. Neon rosso, cm 180 x 85.

L’artista toscana domina lo spazio esponendo una singola opera dalla vocazione carnalmente pubblica: The Decline of the Nation State and the End of the Rights of Man sono le parole che la sua installazione al neon recita, così come quelle utilizzate dalla filosofa Hannah Arendt per dare il titolo al nono capitolo dell’opera Le Origini del Totalitarismo, pubblicata nel 1951. Il collegamento con Arendt verte, dunque, sul parallelismo che Moscardini traccia tra la visione della filosofa secondo cui la fondazione degli stati nazione europei fece perno su principi che condannarono le minoranze all’apolidia e la chiave di lettura della sua produzione recente.

Museo Internazionale e Biblioteca della Musica di Bologna
Strada Maggiore, 34
+39 051 275 7711
museibologna.it
promoted by istituzione Bologna Musei; in collaboration with Galleria Spazio Testoni
Partiture Mute. Note a margine
Donatella Lombardo, curated by Uliana Zanetti, with Anna Rosa Vannoni
21.01 > 23.02.2020

Museo Davia Bargellini
Strada Maggiore, 44
at various venues around the city center
Via libera per volare
Antonello Ghezzi, with Luigi Mainolfi, curated by Manuela Valentini and Olivia Spatola
21.01 > 01.03.2020

Banca di Bologna
contemporary.bancadibologna.it
Palazzo De’Toschi – Salone Banca di Bologna
Piazza Minghetti, 4/d
Le realtà ordinarie
Helene Appel, Riccardo Baruzzi, Luca Bertolo, Andrew Grassie, Clive Hodgson, Maria Morganti, Carol Rhodes, Salvo, Michele Tocca, Patricia Treib, Phoebe Unwin, Rezi van Lankveld, curated by Davide Ferri
21.01 > 23.02.2020

Direzione Generale Banca di Bologna
Piazza Galvani, 4
In the light of
Margherita Moscardini, curated by Barbara Meneghel
21.01 > 21.02.2020

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