05 febbraio 2024

Carta bianca a Daniel Buren: le sue sfavillanti geometrie al Bon Marché di Parigi

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Un nuovo progetto in situ di Daniel Buren, questa volta negli iconici spazi del grande magazzino Bon Marché di Parigi, che diventa un’opera d’arte da attraversare

Daniel Buren, Aux Beaux Carrés, Le Bon Marché Rive Gauche, Parigi
Daniel Buren, Aux Beaux Carrés, Le Bon Marché Rive Gauche, Parigi

Gioco di forme, colori, movimento e luce, grazie alla magistrale opera in situ Aux Beaux Carrés di Daniel Buren a Le Bon Marché Rive Gauche, noto grande magazzino di Parigi, situato nel 7° arrondissement. Le Bon Marché dà carta bianca, per il suo annuale incontro con l’arte contemporanea, a uno degli artisti francesi maggiormente riconosciuti sulla scena internazionale, che qui propone una mostra in due atti, ispirata alle piastrelle quadrate che compongono le famose vetrine del grande magazzino.

Daniel Buren, Aux Beaux Carrés, Le Bon Marché Rive Gauche, Parigi
Daniel Buren, Aux Beaux Carrés, Le Bon Marché Rive Gauche, Parigi

L’esposizione parte dall’atrio d’ingresso per dispiegarsi nello spazio espositivo del secondo piano e in alcune vetrine storiche della rue de Sèvres, fino al 18 febbraio 2024. In questo primo atto, Buren sublima lo spazio interno con opere monumentali. Al centro del grande magazzino, troviamo una cascata di tegole colorate e traslucide – ossia 756 quadrati in vinile rosa e altrettanti in bianco di 50 cm su 50 cm ciascuno – che scendono dal tetto centrale in vetro lungo dieci metri per restituire uno spettacolo leggero e ricco di sfumature. L’artista trasforma e mette in risalto la scala mobile centrale con le sue mitiche strisce verticali in bianco e nero di 8,7 cm, mentre una scacchiera colorata arricchisce le vetrine retroilluminate del grande magazzino.

Daniel Buren, Aux Beaux Carrés, Le Bon Marché Rive Gauche, Parigi
Daniel Buren, Aux Beaux Carrés, Le Bon Marché Rive Gauche, Parigi

Al secondo piano, nella galleria espositiva, troviamo Le Cabanes éclatées in blu e giallo, per una passeggiata immersiva tra prospettive e giochi di specchi a mo’ di caleidoscopio. Ricordiamo che Le Cabanes éclatées sono delle creazioni in situ presenti nel lavoro dell’artista sin dal 1975. Inoltre, la ricerca di Buren è da sempre legato al concetto di opera in situ, che per lui deve interagire con il luogo che la ospita. Già nel 1968 l’artista stampa strisce di colori diversi per incollarle su pannelli che porta a spasso per le strade parigine a guisa di uomo sandwich. Le mitiche strisce, oggi marchio di fabbrica dell’artista, le troviamo in varie parti del mondo, come nello spazio pubblico del cortile d’onore del Palais Royal a Parigi.

Daniel Buren, Aux Beaux Carrés, Le Bon Marché Rive Gauche, Parigi

Sono diverse le attività che ruotano intorno a questo evento, vedi una conversazione tra l’artista e Laurent Goumarre, giornalista e conduttore radiofonico culturale, durante la quale si parlerà dell’opera come della vita di Buren. Classe 1938, Daniel Buren ha ricevuto moltissimi premi nella sua lunga carriera, come il Leone d’Oro per il migliore padiglione internazionale alla Biennale d’Arte di Venezia nel 1986. Il secondo atto dell’esposizione verrà presentato dal 29 giugno al 15 agosto prossimo.

Daniel Buren, Aux Beaux Carrés, Le Bon Marché Rive Gauche, Parigi

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