10 dicembre 2023

Cronache da Miami: la ciclopica installazione di JR

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Il nuovissimo lavoro di JR, inaugurato nel pieno della Miami Art Week 2023, racconta una città fatta di persone e non soltanto di luoghi e architetture

jr Miami
Ph_ Chiara Sticca

Miami è Art Basel, ma è anche tutto quello che accade fuori dalla fiera. L’artista francese JR lo sa bene che sono le strade e le persone che possono essere arte, quell’arte che racconta storie di vita. Proposto dalla galleria Perrotin, presente ad Art Basel Miami 2023 e in The M Building in Wynwood district con dei light box raffiguranti pezzi dell’installazione del ciclopico murales The Chronicles, l’artista urbano, o “Photograffeur”, come ama lui definirsi, invita a uscire dai luoghi espositivi e a immergerci nel mood della città, assaporandone pregi e difetti, criticità e punti di forza.

JR, alias Jean Renè

Nato e cresciuto in un quartiere di Parigi, a Montfermeil, figlio d’immigrati, JR sente forte l’esigenza di lasciare un segno del suo passaggio, della sua esistenza. Da ragazzino sigla, con il suo pseudonimo, angoli di Parigi. Anche il suo nome racconta una storia, JR, pseudonimo di Jean Renè, come il protagonista J. R. Ewing di “Dallas”, la fortunata serie americana. Quest’ultimo portava un cappello texano come oggetto identificativo, mentre l’artista francese, un inseparabile borsalino nero, indossato come un essenziale strumento lavorativo, per uscire indenne da frontiere e paesi, dopo la realizzazione, non sempre legale, delle sue spettacolari e illusionistiche opere.

La svolta della sua carriera arriva in una ordinaria giornata, quando in metropolitana trova una macchina fotografica abbandonata. Da questo momento in poi, dà più importanza a chi è invisibile, senza identità e voce. La sua missione è di rimanere dietro alle loro storie, raccontandole. Con il primo lavoro, la grande notorietà. Ritrae volti di giovani abitanti di un quartiere della capitale francese, dimenticato anche dai parigini stessi. Causa il mancato arrivo della metropolitana e una crisi edilizia, questo quartiere diventa rifugio e ghetto, per immigrati, disoccupati, reietti. Quartiere impenetrabile, di scarso, se non nullo, interesse, dai benpensanti parigini. Dopo violenti scontri con la polizia, JR decide di raccontare le vite dei residenti che con tanta sofferenza e difficoltà continuavano ad abitare nel quartiere borderline. Volti di persone reali, che non facevano paura, come voleva far credere l’opinione pubblica e mediatica, ma facce divertenti e divertite, nonostante la bruttura del loro luogo.

Dalla periferia di Parigi a Brooklyn a Miami

Munito di colla e carta e l’esigenza di cambiare il mondo con un progetto umano ancor prima che artistico, JR inizia questa serie di Cronache nel 2016, racconta utilizzando la speciale lente dell’anima, la storia dei residenti di Brooklyn, specchio della storia americana composta da un variegato e multietnico popolo.

A Miami, nel 2022, ritrae accondiscendenti e divertiti protagonisti, tra 10 quartieri o distretti, dando inizio a The Chronicles of Miami. Con un grande camion di 16 metri completo di stampanti e di tutto il materiale tecnico, realizza grandi pannelli, coinvolgendo 1048 persone, semplici passanti che si prestano a entrare in una cabina di registrazione per raccontate la loro storia. Individui e non solo comparse per una grande fotografia.

Ph_ Chiara Sticca

Per 1048 volte, l’artista ha chiesto a ogni singola persona di raccontarsi e di rispondere alle seguenti domane: «Per come vuoi che le persone si ricordino di te? Come ti percepisci?». Ne è emersa una cronaca di quello che realmente è ora Miami, con le preoccupazioni verso il futuro e le speranze verso una città in crescita. Nella cabina allestita per la registrazione sono entrati personaggi dei più svariati, poverissimi e ricchissimi, famosi e sconosciuti, e a tutti l’artista JR ha riservato lo stresso trattamento, la stessa luce, dando a ogni membro della comunità la stessa importanza.

I protagonisti non solo entrano a far parte di una installazione destinata a rimanere impressa per l’importanza e il messaggio, ma il loro lascito sarà oltre che visivo anche uditivo. Grazie alla realtà aumentata, di ogni protagonista si sentirà la voce e la narrazione della sua vita. Grande capacità dell’artista, che si definisce, più che impegnato, “impegnante”, è dare volto e identità a chi l’ha persa, segregato negli angoli più bui della società. JR con il suo fare gentile e la sua impronta social, è riuscito a coinvolgere una moltitudine di persone nella sua carriera artistica.

The Chronicles of Miami: il foto-racconto di una città

The Chronicles of Miami è un foto-racconto altamente realistico e visivamente tridimensionale, che permette di indagare le reali condizioni sociali dei residenti della città della Florida tra differenze sociali e paradossi nella vita quotidiana di Miami. Il concetto che un luogo possa diventare arte, JR lo prende in prestito da Diego Rivera. Ad oggi è l’affresco più grande ed epico realizzato dell’artista. Si compone in due parti, la prima nella Jungle Plaza del Design District che rimarrà solo fino al 4 gennaio e la seconda impreziosisce la facciata di Superblue ad Allapattah, fino a dicembre 2024. Insieme i murali misurano 121m di lunghezza.

La memoria dell’esperienza, i temi dei confini e di chi li attraversa, sono argomenti cari all’artista, retaggio di umili origini nella periferia parigina, dove disagio, abbandono e indifferenza sono consuetudini. JR combatte la logica della disumanizzazione con un messaggio artistico in cui identifica l’invisibile. Dà dignità, nome e volto ai derelitti, ai dimenticati, agli scappati, ai carcerati, a tutti coloro che non avendo più doveri, non hanno più diritti. In questa effimera arte vi sono grandi messaggi capaci di cambiare situazioni, ribaltare punti di vista e migliorare condizioni terribili. Con una semplice poetica di collettiva arte, con progetti che uniscono fotografia, street art, arte pubblica e impegno sociale, JR combatte la spersonalizzazione, voluta spesso dai governi per non occuparsi di annose problematiche, mettendo a nudo situazioni taciute o volutamente dimenticate.

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