25 giugno 2025

Fantastica: svelate le mostre e gli artisti della Quadriennale 2025

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Svelato ufficialmente il volto della 18a Quadriennale d’arte che sarà accolta dal Palazzo delle Esposizioni dall’ottobre 2025 fino al gennaio 2026: ecco i nomi degli artisti e i progetti curatoriali

Nella Sala Spadolini del Palazzo del Collegio Romano, sede del Ministero della Cultura, sono stati resi noti i temi e gli artisti protagonisti della 18a edizione della Quadriennale d’arte di Roma – che sarà visitabile negli spazi del Palazzo delle Esposizioni dall’ottobre 2025 fino al gennaio 2026 -, in occasione di una conferenza stampa durante la quale è emerso il quadro concettuale complessivo. Tra gli intervenuti, il Ministro della Cultura Alessandro Giuli, il Direttore Generale Creatività Contemporanea del MIC, Angelo Piero Cappello, il Presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, Federico Mollicone, il Presidente Fondazione La Quadriennale di Roma, Andrea Lombardinilo, e l’Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo e Direttore Generale Gallerie d’Italia, Michele Coppola.

Federico Mollicone, Angelo Piero Cappello, Andrea Lombardinilo, Michele Coppola, foto Karen Di Paola

Fantastica: un caleidoscopio di visioni contemporanee

Fantastica è un imponente progetto espositivo corale che attraversa l’arte contemporanea dei primi 25 anni del XXI secolo, promosso in collaborazione con la DGCC – Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e organizzata in collaborazione con Azienda Speciale Palaexpo. Un caleidoscopio creativo che coinvolgerà 54 tra artisti e artiste di cui 16 under 35, con 187 opere su circa 2mila metri quadrati espositivi e una percentuale significativa di produzioni site specific. 

La narrazione si snoderà in cinque diversi capitoli a rappresentare le diverse declinazioni della creatività contemporanea, come individuate dai cinque curatori scelti dal Consiglio di Amministrazione della Quadriennale di Roma e che in conferenza stampa ne hanno illustrato i caratteri salienti: Luca Massimo Barbero, Francesco Bonami, Emanuela Mazzonis di Pralafera, Francesco Stocchi, Alessandra Troncone 

Tale sperimentazione creativa contemporanea è caratterizzata da una proliferazione di forme e immagini che cambiano ma che accolgono il contemporaneo trovando delle prospettive inedite, dischiudendo nuovi orizzonti, a tutte le latitudini e in tutte le epoche. Un’esortazione a riscoprire, oggi, la potenza del simbolico e la forza dell’immaginazione.

La 18ma Quadriennale d’arte si realizza con un budget di 2,5 milioni di euro, coperto per il 44% da fondi propri dell’Istituzione, per il 40% da un contributo della DGCC – del Ministero della Cultura e per il restante 16% da finanziamenti privati.

Intesa Sanpaolo è Main Partner, in linea con il suo Progetto Cultura e il ruolo delle Gallerie d’Italia. Enel partecipa come sponsor ufficiale, mentre Fondazione Roma, partner culturale e mecenate, sostiene in particolare il Premio Quadriennale e il Premio Giovane Arte.

Vedovamazzei, Vedovamazzei non ci fai paura abbiamo il colpo in canna senza la sicura!, 1994, vetro, plastica, distillato, 15 x 13 x 13 cm, courtesy l’artista, foto Peppe Avallone

Una quadriennale nel solco di Luca Beatrice

«Fantastica è l’arte, per la sua capacità di dischiudere nuovi orizzonti, a tutte le latitudini e in tutte le epoche. Fantastica nella sua valenza di verbo è un invito a riscoprire oggi la potenza del simbolico e la forza dell’immaginazione. Fantastica vuole essere portatrice di un’atmosfera che descrive un climax di stupore, freschezza, speranza. In questo, l’arte contemporanea è una risorsa, per l’opportunità che offre di aprire sguardi laterali sulle cose, filtri di lettura inusitati, vie d’uscita inattese, anche quando ci spiazza, confonde, come in un invito a smarrirci e ritrovarci», spiegava Luca Beatrice, il Presidente della Quadriennale prematuramente scomparso nel gennaio 2025.

Fantastica è dunque anche il tributo all’eredità artistica di Beatrice, la cui morte inattesa ha interrotto drammaticamente l’intenso lavoro che stava svolgendo per consegnare a Roma un progetto monumentale. La 18a Quadriennale non spezza la continuità con il progetto delineato da Luca Beatrice, anzi si annuncia, stando alle parole del Ministro Giuli, come una «Sintesi del suo pensiero», una «Rimodulazione di una progettualità che era pressoché compiuta al momento della sua scomparsa» come affermato da Angelo Piero Cappello. Ecco nello specifico i cinque progetti curatoriali che scandiranno la Quadriennale 2025.

Quadriennale Roma 2025: i cinque progetti curatoriali

La mia immagine è ciò da cui mi faccio rappresentare: l’autoritratto. Il cibo, i gatti, la palestra, me stesso, i viaggi e ammennicoli vari

L’idea curatoriale di Luca Massimo Barbero prende le mosse dalla volontà di combattere un grande problema della contemporaneità: l’autoreferenzialità. «L’arte in questo periodo è autoreferenziale e narcisistica per eccellenza» afferma Barbero. L’autoritratto oggi non si limita alla mera rappresentazione dell’io, ma rompe le forme tradizionali, con ruoli fluidi e intrecciati tra artista, curatore e altri; la tecnologia concorre a questa complessità. Nella sua mostra si distinguono due momenti: il primo, narrativo, animato da oggetti e immagini che ci rappresentano (autoritratti, cibo, animali, paesaggi), mentre nel secondo l’opera silenziosamente invita il visitatore a riflettere sull’identità presente nell’immagine. Nella contemporaneità «Il narciso infranto lascia il posto al narciso digitale»

Il progetto è frutto del lavoro corale di Paolo Bini, Gianni Caravaggio, Siro Cugusi, Roberto de Pinto, Donato Dozzy, Matteo Fato, Emilio Gola, Luisa Lambri, Luca Marignoni, Roberta Orio, Runo B, Marta Spagnoli, Vedovamazzei.

Gianni Caravaggio, Quando le sensazione diventano vere, 2024, alabastro bianco, carta da lucido, 40 x 110 x 140 cm, courtesy Galerie Rolando Anselmi, Roma

Memoria piena. Una stanza solo per sé

Il progetto di Francesco Bonami si articola in «Tante piccole mostre dentro una mostra». Il critico ha affemrato di non aver voluto pensare a un tema in cui sussumere le opere di artisti da lui  selezionati, se non quello della propria indipendenza e autonomia, ciascuno “una stanza solo per sé”, appunto.

Bonami ha scelto di collaborare con artisti con cui non ha mai lavorato prima, che non avessero mai partecipato alla Quadriennale d’arte e che fossero rigorosamente under 50: Friedrich Andreoni, Lupo Borgonovo, Roberto Cattivelli, Giulia Cenci, Cecilia De Nisco, Luca Gioacchino Di Bernardo, Chiara Enzo, Emiliano Furia, Jem Perucchini, Beatrice Scaccia, Lorenzo Vitturi, Shafei Xia.

Shafei Xia, Still Love, 2024-2025, ceramica dipinta e smaltata, 60 elementi di 28 x 21 x 7 cm ca. ciascuno, courtesy l’artista e P420, Bologna, foto Carlo Favero, dettaglio

Il tempo delle immagini. Immagini fuori controllo?

La mostra di Emanuela Mazzonis di Pralafera affronta il delicato tema del ruolo dell’immagine nel mondo contemporaneo, il suo valore in un contesto caratterizzato dal consumo bulimico di immagini, il suo essere suscettibile alla manipolazione. La sezione propone un focus sull’evoluzione della fotografia in Italia dal 2000 al 2025: 11
artisti di generazioni differenti dimostrano la versatilità del mezzo fotografico e indagano il valore e la responsabilità delle immagini. La mostra solleva tanti quesiti che riguardano l’attendibilità dell’immagine di cui forse non possiamo fidarci, la nostra dipendenza da esse e la costante necessità della registrazione del momento e la conseguente condivisione.

Gli artisti che hanno preso parte al progetto sono Eleonora Agostini, Jacopo Benassi, Andrea Camiolo, Irene Fenara, Linda Fregni Nagler, Teresa GiannicoMassimo Grimaldi, Francesco Jodice, Giovanni Ozzola, Giulia Parlato, Davide Tranchina.

Linda Fregni Nagler, Untitled (Priscilla with Macaw) #1, dalla serie News from Wonderland, 2023, stampa alla gelatina ai sali d’argento, courtesy l’artista e Galleria Monica De Cardenas, Milano

Senza titolo

Una mostra senza titolo, quella a cura di Francesco Stocchi, dichiaratamente priva della tematica che identifica le esposizioni collettive, in cui lo scopo non è tanto illustrare o elaborare un concetto, quanto configurarsi come atto creativo. In una mostra che opera una ricognizione sull’arte italiana del primo quarto di secolo, emerge l’esigenza di rivedere i
paradigmi consolidati negli ultimi decenni, attraverso un’ esposizione dal carattere tautologico, che si costituisce nel suo farsi.

Gli artisti partecipanti sono Micol Assaël, Luca Bertolo, Adelaide Cioni, Martino Gamper, Valerio Nicolai, Lulù Nuti, Pietro RoccasalvaArcangelo Sassolino, Alessandro Sciarroni.

Arcangelo Sassolino, Hunger, 2008, acciaio e sistema idraulico, 95 x 100 x 100 cm, courtesy Studio Arcangelo Sassolino, foto Norbert Miguletz

Il corpo incompiuto

Oggetto dell’indagine condotta da Alessandra Troncone e dagli artisti che hanno collaborato con lei è il corpo – umano, animale, meccanico – conteso tra una dimensione “incarnata” e un’accezione sempre più smaterializzata. Il punto di partenza è costituito dal progressivo avanzamento delle ricerche in ambito genetico negli ultimi 20 anni, e dunque la prospettiva di una costante ibridazione materiale degli organismi viventi che mette
in discussione la linearità del percorso evolutivo, la mostra intreccia miti del passato e visioni futuristiche per suggerire un’idea di “incompiutezza” intesa non come fallimento o mancanza, ma al contrario come potenzialità in divenire e apertura a nuovi sviluppi possibili, in dialogo con le urgenze più attuali.

Gli artisti sono Camilla Alberti, Diego Cibelli, Antonio Della Guardia, Federica Di Pietrantonio, Valentina Furian, Iva Lulashi,Roberto Pugliese, Agnes Questionmark, Emilio Vavarella.

Diego Cibelli, Metamorfosi, 2024, disegno a matita e pastelli colorati su carta traslucida, 306 x 407 cm, courtesy Alfonso Artiaco, Napoli, Pedicini fotografi

 

I giovani e i maestri: la Quadriennale del 1935

Contestualmente, la Fondazione La Quadriennale di Roma presenta un ulteriore progetto espositivo di taglio storico, dal titolo I giovani e i maestri: la Quadriennale del 1935, con la curatela di Walter Guadagnini e realizzato in collaborazione con l’Archivio Biblioteca della Quadriennale. La mostra rende omaggio a quella che è passata alla storia come la più importante rassegna di arte in Italia negli anni Trenta, con un successo che fu all’origine della trasformazione della Quadriennale da manifestazione periodica in ente: la II Quadriennale d’arte del 1935, di cui ricorre quest’anno il novantesimo anniversario.

Giovanni Colacicchi. Niobe, 1934, olio su tela, 150 x 260 cm, Collezione privata, Foto di Andrea Pecchioli

A curare l’allestimento di entrambe le esposizioni è stato lo Studio BRH+ di Marco Rainò e Barbara Brondi.

Tutti gli artisti di Fantastica, Quadriennale Arte 2025

1. Eleonora Agostini, Mirano (Ve) 1991. Vive e lavora a Londra (selezionata da Emanuela Mazzonis di Pralafera)
2. Camilla Alberti, Milano 1994. Vive e lavora a Milano (selezionata da Alessandra Troncone)
3. Friedrich Andreoni, Pesaro 1995. Vive e lavora a Berlino (selezionato da Francesco Bonami)
4. Micol Assaël, Roma 1979. Vive e lavora a Roma e in Grecia (selezionata da Francesco Stocchi)
5. Jacopo Benassi, La Spezia 1970. Vive e lavora a La Spezia (selezionato da Emanuela Mazzonis di Pralafera)
6. Luca Bertolo, Milano 1968. Vive e lavora a Serravezza (Lu) (selezionato da Francesco Stocchi)
7. Paolo Bini, Battipaglia (Sa) 1984. Vive e lavora a Montecorvino Pugliano (Sa) (selezionato da Luca Massimo
Barbero)
8. Lupo Borgonovo, Milano 1985. Vive e lavora a Milano (selezionato da Francesco Bonami)
9. Andrea Camiolo, Leonforte (En) 1998. Vive e lavora a Torino (selezionato da Emanuela Mazzonis di Pralafera)
10. Gianni Caravaggio, Rocca San Giovanni (Ch) 1968. Vive e lavora a Milano e Sindelfingen (Germania) (selezionato
da Luca Massimo Barbero)
11. Roberto Cattivelli, Piacenza 1979. Vive e lavora a Piacenza (selezionato da Francesco Bonami)
12. Giulia Cenci, Cortona (Ar) 1988. Vive e lavora in Toscana e ad Amsterdam (selezionata da Francesco Bonami)
13. Diego Cibelli, Napoli 1987. Vive e lavora a Napoli (selezionato da Alessandra Troncone)
14. Adelaide Cioni, Bologna 1976. Vive e lavora a Spoleto (selezionata da Francesco Stocchi)
15. Siro Cugusi, Nuoro 1980. Vive e lavora in Sardegna e a New York (selezionato da Luca Massimo Barbero)
16. Cecilia De Nisco, Parma 1997. Vive e lavora a Vienna (selezionata da Francesco Bonami)
17. Roberto de Pinto, Terlizzi (Ba) 1996. Vive e lavora a Milano (selezionato da Luca Massimo Barbero)
18. Antonio Della Guardia, Salerno 1990. Vive e lavora a Napoli (selezionato da Alessandra Troncone)
19. Luca Gioacchino Di Bernardo, Napoli 1991. Vive e lavora a Napoli (selezionato da Francesco Bonami)
20. Federica Di Pietrantonio, Roma 1996. Vive e lavora a Roma (selezionata da Alessandra Troncone)
21. Donato Dozzy (Donato Scaramuzzi), Roma 1970. Vive e lavora a Roma (selezionato da Luca Massimo Barbero)
22. Chiara Enzo, Venezia 1989. Vive e lavora a Venezia (selezionata da Francesco Bonami)
23. Matteo Fato, Pescara 1979. Vive e lavora a Pescara (selezionato da Luca Massimo Barbero)
24. Irene Fenara, Bologna 1990. Vive e lavora a Milano (selezionata da Emanuela Mazzonis di Pralafera)
25. Linda Fregni Nagler, Stoccolma 1976. Vive e lavora a Milano (selezionata da Emanuela Mazzonis di Pralafera)
26. Emiliano Furia, Romano di Lombardia (Bg) 1991. Vive e lavora a Milano (selezionato da Francesco Bonami)
27. Valentina Furian, Venezia 1989. Vive e lavora a Bologna (selezionata da Alessandra Troncone)
28. Martino Gamper, Merano (Bz) 1971. Vive e lavora a Londra (selezionato da Francesco Stocchi)
29. Teresa Giannico, Bari 1985. Vive e lavora a Milano (selezionata da Emanuela Mazzonis di Pralafera)
30. Emilio Gola, Milano, 1994. vive e lavora a Milano (selezionato da Luca Massimo Barbero)
31. Massimo Grimaldi, Taranto 1974. Vive e lavora a Milano (selezionato da Emanuela Mazzonis di Pralafera)
32. Francesco Jodice, Napoli 1967. Vive e lavora a Milano (selezionato da Emanuela Mazzonis di Pralafera)
33. Luisa Lambri, Como 1969. Vive e lavora a Milano (selezionata da Luca Massimo Barbero)
34. Iva Lulashi, Tirana (Albania) 1988. Vive e lavora a Milano (selezionata da Alessandra Troncone)
35. Luca Marignoni, Cles (Tn) 1989. Vive e lavora a Venezia e a Smarano di Predaia (Tn) (selezionato da Luca
Massimo Barbero)
36. Valerio Nicolai, Gorizia 1988. Vive e lavora a Milano (selezionato da Francesco Stocchi)
37. Lulù Nuti, Levallois-Perret (Francia) 1988. Vive e lavora a Roma (selezionata da Francesco Stocchi)
38. Roberta Orio, Venezia 1966. Vive e lavora a Venezia (selezionata da Luca Massimo Barbero)
39. Giovanni Ozzola, Firenze 1982. Vive e lavora a Tenerife (selezionato da Emanuela Mazzonis di Pralafera)
40. Giulia Parlato, Palermo 1993. Vive e lavora a Roma (selezionata da Emanuela Mazzonis di Pralafera)
41. Jem Perucchini, Tekeze (Etiopia) 1995. Vive e lavora a Milano (selezionato da Francesco Bonami)
42. Roberto Pugliese, Napoli 1982. Vive e lavora a Napoli (selezionato da Alessandra Troncone)
43. Agnes Questionmark, Roma 1995. Vive e lavora a New York e Roma (selezionata da Alessandra Troncone)
44. Pietro Roccasalva, Modica 1970. Vive e lavora a Milano (selezionato da Francesco Stocchi)
45. Runo B, Jiangsu (Cina) 1993. Vive e lavora a Venezia e Faenza (Ra) (selezionato da Luca Massimo Barbero)
46. Arcangelo Sassolino, Vicenza 1967. Vive e lavora a Vicenza (selezionato da Francesco Stocchi)
47. Beatrice Scaccia, Frosinone 1978. Vive e lavora a New York (selezionata da Francesco Bonami)
48. Alessandro Sciarroni, San Benedetto del Tronto 1976. Vive e lavora a Roma e San Benedetto del Tronto
(selezionato da Francesco Stocchi)
49. Marta Spagnoli, Verona 1994. Vive e lavora a Venezia (selezionata da Luca Massimo Barbero)
50. Davide Tranchina, Bologna 1972. Vive e lavora a Bologna (selezionato da Emanuela Mazzonis di Pralafera)
51. Emilio Vavarella, Monfalcone (Go) 1989. Vive e lavora negli Stati Uniti e in Italia (selezionato da Alessandra
Troncone)
52. Vedovamazzei, duo artistico nato a Milano nel 1991, composto da Maristella Scala (Napoli, 1964) e Simeone
Crispino (Napoli, 1962). Gli artisti vivono e lavorano a Milano (selezionato da Luca Massimo Barbero)
53. Lorenzo Vitturi, Venezia 1980. Vive e lavora a Venezia e Londra (selezionato da Francesco Bonami)
54. Shafei Xia, Zhejiang (Cina) 1989. Vive e lavora a Bologna (selezionata da Francesco Bonami)

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