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Hong Kong, il Museo M+ regala migliaia di biglietti della mostra di Yayoi Kusama
Arte contemporanea
di redazione
Il Museo M+ di Hong Kong sta regalando 10mila biglietti della mostra “Yayoi Kusama: 1945 to Now” agli studenti locali, nell’ambito di un seminario incentrato sulla salute mentale. Nata nel 1929, considerata tra le personalità più influenti dell’arte contemporanea, Yayoi Kusama dal 1973 ha deciso spontaneamente di vivere in una casa di cura di Tokyo, il Seiwa Hospital, e ha sempre considerato l’arte come un’ancora di salvezza. Afflitta da allucinazioni visive e uditive fin dall’infanzia, le sue visionarie installazioni ambientali riescono a esprimere sensazioni travolgenti ma anche pacificatrici. D’altra parte, a Hong Kong solo recentemente sono state revocate le rigide misure sul distanziamento sociale dovute alla pandemia da Covid 19, lasciando alle persone il complesso compito di ricalibrare le relazioni personali, dopo tre anni di restrizioni.
Così, il grande museo d’arte contemporanea, che si trova nel distretto culturale di West Kowloon, ha deciso di partecipare al programma governativo “Shall We Talk“, che provvede a fornire assistenza agli individui con necessità specifiche e a diffondere la conoscenza sulla salute mentale. L’M+ Museum ha così lanciato l’iniziativa “Shall We Talk at M+”, per incoraggiare i giovani a parlare apertamente dei loro bisogni e a cercare un sostegno adeguato per il loro benessere mentale, se necessario, attraverso attività culturali e didattiche gratuite. «Invitiamo gli studenti a tempo pieno delle istituzioni terziarie locali, comprese le università e gli istituti di istruzione superiore, a unirsi a noi», spiegano dal museo.
Visitabile fino al 14 maggio 2023, “Yayoi Kusama: 1945 to Now” è la più grande retrospettiva dell’artista in Asia, al di fuori del Giappone. Con oltre 200 opere, tra dipinti, disegni, sculture, installazioni e materiale d’archivio, l’esposizione ripercorre tutta la carriera di Kusama, dai primi disegni, realizzati da adolescente durante la Seconda Guerra Mondiale, fino ai suoi lavori più recenti.
La mostra presenta anche tre opere nuove. Death of Nerves (2022) è una colorata installazione su larga scala, commissionata da M+, incentrata sulla serie di Infinity Nets. C’è poi Dots Obsession — Aspiring to Heaven’s Love (2022), un ambiente immersivo che include gli spazi specchianti e i pois tipici di Kusama. E non potevano mancare due grandi sculture della serie Pumpkin (2022).
“Shall We Talk at M+” approfondisce il tema del potere curativo dell’arte, un argomento centrale nella ricerca di Kusama, le cui opere non solo riescono a comunicare al mondo le sue lotte per la salute mentale ma diffondono anche messaggi positivi di guarigione. «Attraverso attività incentrate sulla sua visione del mondo, speriamo di ispirare nuove prospettive sulla vita tra gli studenti», continuano dal museo. Oltre all’accesso alla mostra, gli studenti possono partecipare ad altre attività gratuite, come visite guidate, laboratori artistici e talk.
«Non siamo terapisti, non possiamo aiutare nessuno in questo senso, ma possiamo aiutare a connettere la propria espressione emotiva a ciò che si sta vivendo», ha detto, al South China Morning Post, Keri Ryan, curatrice principale per i programmi didattici all’M+. «Possiamo aiutare le persone a sentirsi più a loro agio nell’esprimersi facendo arte o visitando la mostra».