20 dicembre 2022

Il meglio del 2022 secondo il mondo dell’arte. La selezione di Adriana Polveroni

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Avvicinandoci alla fine dell'anno, giunge il tempo dei bilanci. E questa volta abbiamo voluto chiedere un giudizio sul meglio di questo 2022 ad autori e professionisti del mondo dell'arte, che hanno espresso un parere su mostre, manifestazioni, artisti, musei e tanto altro. Ne sveliamo uno al giorno. Nella puntata di oggi presentiamo la selezione della docente e curatrice indipendente Adriana Polveroni

Veduta della mostra "Useless Bodies?" Elmgreen & Dragset, ph. Andrea Rossetti

Adriana Polveroni è docente, saggista e curatrice indipendente. È autrice di molti testi in volumi collettanei e di tre libri: sui musei d’arte contemporanea (This is Contemporary!, Franco Angeli), la crisi del mercato (Lo Sboom, Silvana Editoriale) e il collezionismo (Il Piacere dell’arte, Johan & Levi). Ha curato mostre personali di, tra gli altri, Vittorio Corsini, Claudia Losi, Flavio de Marco e Giuseppe Pietroniro e mostre collettive (tra le altre: “Il mio corpo nel tempo”, “Chi utopia mangia le mele”, “Arte/Natura Natura/Arte”). Si è occupata di Paesaggio e Arte Ambientale, essendo autrice della voce Arte e Paesaggio dell’Enciclopedia Treccani XXI secolo. Dal 2021 è direttrice artistica della fiera d’arte moderna e contemporanea Roma Arte in Nuvola. Dal 2017 al 2019 ha diretto ArtVerona. Dal 2012 al 2017 ha diretto exibart. Collabora stabilmente con RadioTre.

Miglior mostra personale:

Elmgreen & Dragset a Fondazione Prada

 

Miglior mostra collettiva:

Things al Louvre di Parigi

 

Miglior artista emergente:

Numero cromatico

 

Miglior artista affermato/a:

Arcangelo Sassolino

 

Miglior direttore/direttrice:

Andrea Viliani

 

Miglior curatore/curatrice:

Massimiliano Gioni

 

Miglior museo italiano:

Palazzo Barberini, Roma

 

Miglior museo straniero:

Tate Modern di Londra

 

Miglior fondazione:

Fondazione VOLUME!, Roma

 

Miglior galleria privata:

Raffaella Cortese, Milano e Laveronica, Modica

 

Miglior nuovo spazio espositivo:

Fondazione Pinault, Parigi

 

Miglior spazio non convenzionale:

Post Ex, Roma

 

Miglior premio:

Italian Council

 

Miglior ufficio stampa per l’arte:

Comin & Partners


Miglior progetto:

Francis Alys al Padiglione del Belgio della Biennale di Venezia

 

Miglior festival:

Lo schermo dell’arte

 

Miglior divulgatore culturale (giornalista, autore ecc.):

Alessandra Troncone

 

Migliore casa editrice:

La nave di Teseo

 

Miglior catalogo di mostra:

The nature of the Game, catalogo della mostra di Francis Alys alla Biennale di Venezia

 

Miglior libro/saggio d’arte:

In attesa del volume Germano Celant. Cronistoria di un critico militante

 

Miglior allestimento:

La mostra di Wolfgang Tillmans al MoMA di New York

 

Migliore accademia d’arte:

Naba

 

Una buona notizia:

La crescita della fiera Roma Arte in Nuvola

 

Una pessima notizia:

La morte di Mahsa Amini

 

Un augurio per l’anno nuovo al sistema dell’arte:

Recuperare il pensiero ed essere più seri

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