24 gennaio 2024

Il premio ANGAMC alla Carriera 2023 va a Lia Rumma, la cerimonia ad Arte Fiera

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L’Associazione Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea ha assegnato il Premio alla Carriera a Lia Rumma, per il suo appassionato lavoro di ricerca, in 50 anni di attività: la cerimonia di premiazione ad Arte Fiera

Lia Rumma
Lia Rumma

Il Consiglio direttivo di ANGAMC – Associazione Nazionale Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea ha attribuito il Premio ANGAMC 2023 alla carriera a Lia Rumma, fondatrice dell’omonima galleria d’arte con sedi a Napoli e Milano. Come si legge nella motivazione, Lia Rumma è stata premiata «Per il suo appassionato e costante lavoro di ricerca, sperimentazione e promozione degli artisti e dell’arte contemporanea e per la qualità della proposta espositiva che, in oltre cinquant’anni di attività e straordinario impegno, hanno confermato l’importanza del ruolo del gallerista nel diffondere la cultura dell’arte nel mondo».

La cerimonia di premiazione si terrà venerdì, 2 febbraio 2024, alle ore 18:45, nell’Area Talk di Arte Fiera Bologna. A consegnare il premio sarà Andrea Sirio Ortolani, Presidente dell’ANGAMC, alla presenza del direttore artistico di Arte Fiera Simone Menegoi, dei vertici di BolognaFiere Group e del critico d’arte e curatore Danilo Eccher, che illustrerà la storia della gallerista premiata e della sua galleria. La serata sarà moderata dal giornalista Nicolas Ballario.

Il Premio ANGAMC: i vincitori delle scorse edizioni e la motivazione per Lia Rumma

Istituito nel 2017 e arrivato alla sesta edizione, il Premio ANGAMC viene attribuito a un gallerista affiliato all’Associazione Nazionale Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea per decisione del Consiglio direttivo, dopo la discussione collegiale delle proposte emerse all’interno dello stesso.

Nel 2017 è stata premiata Carla Pellegrini (Galleria Milano, Milano), nel 2018 il riconoscimento è stato attribuito a Giorgio Marconi (Studio Marconi / Galleria Gió Marconi, Milano), nel 2019 è stato conferito il premio alla memoria di Pasquale Ribuffo (Galleria De’ Foscherari, Bologna), nel 2020 è stato premiato Roberto Casamonti (Tornabuoni Arte, Firenze, Milano, Parigi, Crans Montana, Forte dei Marmi), con un ricordo di Ginevra Grigolo (1935-2019), fondatrice della Galleria Studio G7 di Bologna.

Nel 2022 è stato, infine, conferito il Premio ANGAMC 2021, non assegnato in precedenza a causa dell’emergenza sanitaria. A vincerlo, il compianto Antonio Tucci Russo (Studio per l’Arte Contemporanea, Torre Pellice e Torino).

«Nell’anno in cui si celebrano i cinquant’anni di Arte Fiera e i sessant’anni della nostra Associazione – ha dichiarato Andrea Sirio Ortolani – siamo felici di premiare Lia Rumma, una delle figure più autorevoli nel panorama dell’arte italiana, che ha lavorato e lavora con i protagonisti internazionali del contemporaneo. La sua carriera ci offre una concreta testimonianza dell’importanza del ruolo del gallerista, la cui professionalità è fondamentale all’interno del sistema dell’arte, a sostegno del mercato e nella diffusione della cultura».

Lia Rumma, una lunga storia dell’arte contemporanea

Negli anni Sessanta Marcello e Lia Rumma furono i promotori di mostre che vedevano come protagonista una nuova generazione di artisti. A Marcello si deve l’organizzazione di importanti rassegne negli Arsenali di Amalfi, tra cui Arte Povera+Azioni Povere (1968), a cura di Germano Celant. Nel 1970, dopo la morte di Marcello, Lia Rumma si trasferì a Napoli e l’anno successivo aprì una galleria d’arte, inaugurata con la personale di Joseph Kosuth, indirizzando la propria ricerca sui movimenti internazionali di quegli anni: Arte Povera, Minimal Art, Concepual Art.

Lia Rumma
Lia Rumma

Dagli anni Ottanta collabora con Istituzioni e Musei italiani e internazionali come l’Hangar Bicocca (I Sette Palazzi Celesti di Anselm Kiefer), il Museo di Capodimonte (personali di Gino De Dominicis, Joseph Kosuth, William Kentridge, Anselm Kiefer), il Philadelphia Museum of Art, il Museo MADRE di Napoli e all’ideazione di opere pubbliche come Triumphs and Laments: un progetto per Roma di William Kentridge, realizzato per la città capitolina lungo le rive del fiume Tevere. Nel 1999 apre una seconda sede a Milano, successivamente ampliata e trasferita nel 2010 in via Stilicone 19, con una mostra personale di Ettore Spalletti.

Lia Rumma con Giovanni Anselmo, 1974

Tra gli altri artisti rappresentati dalla galleria si ricordano: Marina Abramovic, Giovanni Anselmo, Enrico Castellani, Gino De Dominicis, Ilya Kabakov, William Kentridge, Anselm Kiefer, Joseph Kosuth, Marzia Migliora, Reinhard Mucha, Michelangelo Pistoletto, Wael Shawky, Ettore Spalletti, Haim Steinbach, Gian Maria Tosatti, Gilberto Zorio. Nel 2022 è stata annunciata la donazione di una parte della collezione Rumma al Museo di Capodimonte di Napoli, dove sarà esposta in una sede specifica, la Palazzina dei Principi, a partire dal 2024.

Joseph Kosuth Un’Osservazione Grammaticale, Modus Operandi, 1986-1996 Installazione: neon, scritte sul muro, specchio dimensioni variabili Photo credit Barbara Jodice Courtesy Galleria Lia Rumma Napoli | Milano

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