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La Fondation Cartier aprirà la nuova sede di Parigi con una super mostra
Arte contemporanea
di redazione
Mentre il Centre Pompidou si prepara a chiudere per un lungo restauro, un’altra storica istituzione dell’arte contemporanea di Parigi si appresta a riaccendere i riflettori: la Fondation Cartier riaprirà al pubblico il 25 ottobre 2025, nella sua nuova sede al 2 di Place du Palais-Royal. Così l’istituzione fondata nel 1984, rilancia la propria vocazione internazionale dopo oltre 40 anni di attività, attraverso uno spazio espositivo radicalmente trasformato.
Uno spazio in cui esprimere il potenziale creativo
La nuova sede si colloca all’interno di uno storico edificio haussmanniano che un tempo ospitava i Grands Magasins du Louvre, emblema della modernità commerciale nel tessuto architettonico della Parigi ottocentesca. Il progetto, firmato dall’architetto Jean Nouvel, già autore dell’attuale sede di Boulevard Raspail, interpreta l’eredità storica con una visione audace: cinque piattaforme mobili modulano lo spazio, creando un ambiente espositivo fluido e in dialogo continuo con la città, grazie a grandi vetrate che affacciano su Place du Palais-Royal.
«Entrare in un sito così impressionante, per posizione e storia, implica una forma di invenzione. Lo spazio è caratterizzato da un modo diverso di fare: è un nuovo modo di concepire lo spazio in cui gli artisti possono esprimere appieno il loro potenziale creativo», ha dichiarato Nouvel. «Qui sarà possibile fare ciò che altrove non è pensabile, ridisegnando il sistema stesso dell’atto espositivo».
Exposition Générale: la storia della Fondation Cartier in mostra
A inaugurare la nuova stagione sarà la mostra Exposition Générale, visitabile fino alla fine di agosto 2026. Il titolo evoca le esposizioni di oggetti e costumi che nel XIX secolo animavano i Grands Magasins, parallele alle Esposizioni Universali che trasformarono la capitale francese in un laboratorio della modernità. La prima edizione parigina dell’Epsosizione Universale, nel 1855, coincise proprio con la costruzione dell’edificio, durante la trasformazione urbana promossa da Georges Eugène Haussmann. Questa nuova “esposizione generale” rappresenta quindi un omaggio al passato ma anche una dichiarazione d’intenti, incarnando lo spirito di sperimentazione e scambio che da sempre caratterizza la Fondation Cartier.
Lo scorso anno la Fondation aveva celebrato i suoi 40 anni con un’installazione che rendeva omaggio agli artisti con cui ha collaborato nel corso degli anni. I ritratti di figure emblematiche come Agnès Varda, Takeshi Kitano, Patti Smith, Ron Mueck, Sheroanawe Hakihiiwe e lo stesso Jean Nouvel, adornavano le vetrate del futuro edificio.
La nuova esposizione continuerà su questa scia e, spostandosi negli spazi interni, presenterà quasi 600 opere di oltre 100 artisti che, dagli anni Ottanta a oggi, hanno contribuito a definire l’identità e il linguaggio dell’istituzione. Una selezione imponente che attraversa decenni di creazione contemporanea internazionale, mettendo in evidenza i temi cardine che la Fondation ha esplorato attraverso mostre e progetti: l’architettura, le forme viventi, la tecnologia, le scienze e la relazione tra arte e società.
Exposition Générale avrà dunque un respiro museale. Nel percorso coesisteranno mostre monografiche e nuclei tematici, recuperando frammenti delle esposizioni più emblematiche organizzate dalla Fondation. Il progetto restituirà l’evoluzione dell’arte contemporanea e, al contempo, le modalità attraverso cui un’istituzione può svilupparsi insieme alla propria collezione.