13 agosto 2020

L’Arte Concreta a due passi dalla Costa Azzurra: alla scoperta dell’EAC

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Un museo d’arte contemporanea in un castello medievale della Provenza: tour nella collezione dell’EAC – Espace de l’Art Concret di Mouans-Sartoux

Incantevole Comune provenzale di circa diecimila abitanti, Mouans-Sartoux ospita l’EAC- Espace de l’Art Concret in un castello medievale dall’architettura triangolare, che accoglie un programma di mostre temporanee e la superba collezione Albers-Honegger.

La collezione dell’EAC

Diventata pubblica nel 2004, la collezione, che si è arricchita nel tempo grazie a diverse donazioni, conta oggi oltre 700 opere che rappresentano le molteplici tendenze dell’Astrattismo Geometrico, attraverso i lavori di 200 artisti provenienti da 23 Paesi diversi. Marcelle Cahan, Aurélie Nemours, François Morellet, Bernard Aubertin, Jean-François Dubreuil, Max Bill e Richard-Paul Lohse, sono tra gli artisti presenti, insieme a rappresentanti dei gruppi quali Zero, Nul, GRAV o appartenenti a correnti che vanno dal Minimalismo, con Donald Judd e Carl Andre, all’Arte Concettuale, con Sol LeWitt e Joseph Kosuth.

Considerata come una delle più belle collezioni francesi dedicata all’Arte Astratta, questa fa parte dell’inventario del CNAP – Centre national des arts plastiques, nota istituzione culturale che contribuisce alla vitalità delle arti visive e assicura la gestione del patrimonio nazionale contemporaneo. Se volete saperne di più sul CNAP, troverete maggiori dettagli nel numero 102 di exibart on paper.

L’EAC nasce dalla passione per l’arte di due collezionisti svizzeri, Sybil Albers e l’artista Gottfried Honegger, e dalla lungimirante politica culturale di André Aschieri, sindaco di Mouans-Sartoux per diversi anni. Inaugurato nel 1990, l’EAC ha sempre posto l’arte al centro della vita della collettività, puntando soprattutto sullo scambio tra le diverse discipline, dall’arte visiva alla danza. Questo spazio è gestito da uno dei cinquanta centri d’arte contemporanea sparsi nel territorio francese, si tratta di luoghi di produzione e diffusione dell’arte contemporanea riuniti sotto l’associazione francese per lo sviluppo dei centri d’arte, chiamata d.c.a, di cui abbiamo parlato più ampiamente nel numero 98 di exibart on paper.

Arte Cinetica, giochi geometrici e una sala a sorpresa

Come si presenta l’EAC? Un giardino alberato aperto al pubblico, un castello e due edifici recenti, di cui uno accoglie la collezione permanente e l’altro i laboratori. La dimensione pedagogica, a cui i due collezionisti erano molto legati, ha visto la creazione di giochi didattici ispirati all’Arte Geometrica, come Le Carré (1999), realizzato dall’artista svizzera Rita Ernst.

Diretto da Fabienne Grasser-Fulchéri, lo spazio organizza residenze d’artisti e mostre temporanee in stretto dialogo con le opere della donazione Albers-Honegger, come l’attuale retrospettiva di Francisco Sobrino, tra i maggiori rappresentanti dell’Arte Cinetica e cofondatore del gruppo GRAV nel 1961, insieme a François Morellet, Julio Le Parc, Yvaral, Joël Stein e Horacio Garcia Rossi. Aperta fino al 6 settembre, l’esposizione inizia nel giardino con una serie di sculture dell’artista spagnolo, vedi Struttura permutazionale (1972), per continuare nel castello che accoglie diverse gouache su cartone del 1959 o sculture in plexiglas e in acciaio, per un itinerario che esplora la complessità della percezione visiva.

L’EAC presenta inoltre “Nouvelles donnes”, ossia una mostra sulle ultime acquisizioni della donazione Albers-Honegger, molte delle quali non sono mai state presentate prima. Luogo d’incontri e di discussioni, lo spazio ha da poco inaugurato #Lovetonart, una sala a sorpresa che pone il pubblico al centro di un progetto museale invitandolo a scegliere un’opera su temi come il cibo e le arti della tavola.

Jean-François Dubreuil, QXH2 — Neue Zürcher Zeitung n°54 des 6-07/03/2010, 2010 FNAC 2012-133, Centre national des arts plastiques Espace de l’Art Concret — Donation Albers-Honegger © droits réservés
Jean-François Dubreuil, QXH2 — Neue Zürcher Zeitung n°54 des 6-07/03/2010, 2010 FNAC 2012-133, Centre national des arts plastiques Espace de l’Art Concret — Donation Albers-Honegger © droits réservés
EMMANUEL, Sans titre, 2009 FNAC 2012-134 et 2012-135 Centre national des arts plastiques Espace de l’Art Concret — Donation Albers-Honegger © droits réservés
EMMANUEL, Sans titre, 2009 FNAC 2012-134 et 2012-135 Centre national des arts plastiques Espace de l’Art Concret — Donation Albers-Honegger © droits réservés
EMMANUEL, Pop Up n°5, 1976 FNAC 2017-0269 (1 à 3) Centre national des arts plastiques Espace de l’Art Concret — Donation Albers-Honegger © droits réservés
EMMANUEL, Trame 63 A 4, 1963 FNAC 2017-0285 Centre national des arts plastiques Espace de l’Art Concret — Donation Albers-Honegger © droits réservés
Sigurd Rompza, Farb-Licht-Modulierung 2018-8, 2018 Don de l’artiste : en cours d’inventaire au Centre national des arts plastiques pour l’Espace de l’Art Concret — Donation Albers-Honegger © Adagp 2020
Henri Prosi, Structure n°510, 1999 En cours de donation au Centre national des arts plastiques pour l’Espace de l’Art Concret — Donation Albers-Honegger © Adagp, Paris 2020
Guillaume Millet, série Les nouvelles reproductions, 2011 FNAC 2019-0291 (1 à 16) Centre national des arts plastique Espace de l’Art Concret — Donation Albers-Honegger © photo eac.
Guillaume Millet, série Les nouvelles reproductions, 2011 FNAC 2019-0291 (1 à 16) Centre national des arts plastique Espace de l’Art Concret — Donation Albers-Honegger © photo eac.
Gottfried Honegger, Z1648, 2013 En cours de donation au Centre national des arts plastiques pour l’Espace de l’Art Concret — Donation Albers-Honegger © droits réservés
Fritz Glarner, Tondo (1965-1972), 1982 Portfolio Letze Werke comprenant 3 sérigraphies — édition 29/42, préfacé par Max Bill en juin 1982. Édition Media Neuchâtel En cours de donation au Centre national des arts plastiques pour l’Espace de l’Art Concret — Donation Albers-Honegger © droits réservés

1 commento

  1. Peccato non citare l’unica artista italiana presente nella collezione del Muaeo da oltre vent’anni : Dadamaino con un Volume del 1958. Di cui il museo ho prodotto anche una cartolina. L’artista è stata inserita in otre 12 mostre collettive prodotte da Museo stesso negli Ultimi anni, e la sua opera e stata riprodotta qualche anno fa anche sulla copertina di un catalogo pubblicato dallo stesso Museo.

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