03 maggio 2022

Michele Gabriele, The Vernal Age of Miry Mirrors – NaM Manifattura Tabacchi

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Michele Gabriele alla Manifattura Tabacchi in un allestimento "alieno" e compiuto per mezzo della manipolazione degli strumenti espositivi consueti

Michele Gabriele, I’m sitting here on the ground so I'll remember it as a nice atmosphere or The difficulties of a form to move away from the stereotypes it evokes, 2021-2022. The Vernal Age of Miry Mirrors, a cura di Treti Galaxie. 2022. Courtesy dell’artista e NAM - Not A Museum. Foto: Flavio Pescatori

Lo scorso 7 aprile 2022 ha inaugurato presso NAM – Not A Museum, il programma di arte contemporanea di Manifattura Tabacchi a Firenze, la mostra “The Vernal Age of Miry Mirrors” dell’artista Michele Gabriele e a cura di Treti Galaxie. La personale consiste nel primo dei progetti espositivi previsti da aprile a novembre negli spazi temporaneamente rigenerati di Manifattura e sarà visitabile fino al 7 Maggio 2022. Le mostre tematiche, che si susseguiranno nel corso dei mesi, prendono in esame con una prospettiva piuttosto inedita i linguaggi dell’arte e coloro che ne sono protagonisti: curatori, artisti e pubblico compresi. L’esposizione che dà avvio alla serie, persegue perfettamente questo intento, distorcendo completamente i consueti schemi e percorsi adottati, giungendo a superarli e a coinvolgere il fruitore in maniera attiva ed “indelebile”.

Quello che accade del resto non appena entrati, è il trasporto in una dimensione inaspettata, non immediatamente percepibile se non accingendosi alla lettura di quello che appare superficialmente come un comune pannello esplicativo. Il titolo non è quello però che il visitatore crederebbe di trovare: rendendosi conto a poco a poco di stare per intraprendere un itinerario nell’arte insolito, la sua mente si predispone all’universo che lo sta accogliendo e richiamando, con esiti di restituzione dell’esperienza differenti da un individuo all’altro. Tramite la descrizione testuale, presente esclusivamente nell’allestimento fisico, di una mostra nella mostra, continua l’incedere in un ambiente dall’atmosfera alquanto in penombra e di scoperta. Svoltato l’angolo della parete che preclude la vista d’insieme, si delinea il punto di vista privilegiato dal progetto: le sculture della recente serie intitolata I’m sitting here on the ground so I’ll remember it as a nice atmosphere’ or ‘The difficulties of a form to move away from the stereotypes it evokes invadono in maniera disinvolta l’ampio spazio espositivo, collocandosi principalmente adagiate sul pavimento e circondate da schermi che riproducono un’originale produzione di video.

Michele Gabriele, The Vernal Age of Miry Mirrors, a cura di Treti Galaxie. 2022. Installation view. Courtesy dell’artista e NAM – Not A Museum. Foto: Flavio Pescatori

Tutto sembra suggerire una visione e una comprensione da compiersi per gradi, avvicinandosi ai personaggi dalle svariate pose che si assumono solitamente durante l’inaugurazione di una mostra, un momento di socialità vera o spesso simulata. Le opere stesse infatti, realizzate in silicone, resina epossidica, oggetti di uso comune e componenti elettronici, sono concepite per un’osservazione che va dal generale al particolare, che rivelerà allo sguardo nuovi dettagli ogni qual volta si ponga attenzione su di esse. Questi esseri, nonostante non rispecchino a livello estetico e anatomico dei canoni di struttura propriamente umana, generano, per la presenza di tratti di riconoscibilità, una sensazione di coinvolgimento nel pubblico, invogliato nell’accovacciarsi e prendere parte a questo gruppo di simili.

Michele Gabriele, The Vernal Age of Miry Mirrors, a cura di Treti Galaxie. 2022. Installation view. Courtesy dell’artista e NAM – Not A Museum. Foto: Flavio Pescatori

La concentrazione e l’impegno si dimostrano due caratteristiche essenziali messe in campo da chi ha concepito il percorso espositivo, quanto necessarie a chi lo intraprenderà. La presenza intorno alle sculture di piccoli, tanto curiosi e scultorei, elementi, quali i flute tipici degli eventi conviviali o le riproduzioni di insetti stecco, forzano positivamente a una visita accurata, non sempre effettivamente consueta, approdando così a incessanti rivelazioni. Nulla è lasciato al caso, come la straniante partecipazione in questa “folla” di due figure interamente vestite in blu, ma che sorreggono sculture degli stessi materiali delle altre. Volendo sfruttare la tecnica del blue screen, molto comune nel cinema, queste sculture non starebbero altro che fluttuando nell’aria, facendo svanire coloro addetti a sostenerle. Gli espedienti cinematografici sono sicuramente una nota unificante in questo allestimento decisamente riuscito: la peculiare narrazione che si avvale di un metalinguaggio rammenta molto una sceneggiatura; i protagonisti di questa ricordano tratti soliti alla fantascienza e alle storie del grande schermo che hanno fatto sognare e immedesimare lo spettatore; inoltre i filmati sfruttano le modalità con cui il nucleo del messaggio narrativo cinematografico viene solitamente espresso, vale a dire con ambientazioni che presentano paesaggi geometrici e porzioni di luoghi evocati oniricamente. A sorprendere in questa mostra è la sconvolgente naturalezza con cui ogni sua parte è stata disposta nel contesto deputato a contenerla; l’abilità e la sinergia con cui curatori e artista sono stati capaci di lavorare è palpabile e ben evidente nei risultati ottenuti. Il monumentale locale del complesso di Manifattura Tabacchi sembra quasi scomparire e porta chi guarda a focalizzarsi totalmente sul progetto e la storia che intende raccontarci.
Gli strumenti tecnici come i proiettori non sono nascosti, volutamente le opere si trovano intorno ad essi, a sottolineare la genuinità narrativa qui ricercata e conseguita.

Michele Gabriele, The Vernal Age of Miry Mirrors, a cura di Treti Galaxie. 2022. Installation view. Courtesy dell’artista e NAM – Not A Museum. Foto: Flavio Pescatori

“The Vernal Age of Miry Mirrors” è paragonabile a una di quelle storie della buonanotte che da bambino vorresti non terminasse, potresti ascoltarla numerose volte senza annoiarti, anzi finiresti per coglierne ulteriori significati e specificità. In questo luogo in cui arriva a condurre si vorrebbe avere la possibilità di rimanere più a lungo, perché ha la grande virtù di presentare una novità servendosi di espedienti familiari: il cambiamento perviene affrontando una strada lastricata di sicurezze ed è in tal modo che si è pronti ad abbracciarlo veramente.

“The Vernal Age of Miry Mirrors”
7 aprile – 7 maggio 2022
Dal mercoledì alla domenica – 14:00 / 20:00
Manifattura Tabacchi (presso gli spazi al primo piano dell’edificio B9)
Via delle Cascine 35
50144 Firenze

Eventi correlati:
Venerdì 29 aprile, ore 18:30
Matteo Mottin e Ramona Ponzini di Treti Galaxie, l’artista Michele Gabriele e Nicolò Porcelluzzi, editor de Il Tascabile e co-autore di MEDUSA newsletter, terranno un dialogo aperto sulla mostra

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