06 giugno 2022

Navi luminose nella notte: l’installazione di Maurizio Nannucci per Hypermaremma

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Per la quarta edizione di Hypermaremma, Maurizio Nannucci presenta una frase luminosa appositamente realizzata per la facciata costiera della Rocca Aldobrandesca di Talamone

Realtà e visione, tempo e spazio, acqua e terra: ci sono alcuni luoghi nei quali questi termini si diluiscono l’uno nell’altro e poi bastano altre poche, giuste, misurate parole a far scorrere l’immaginazione, l’incanto. “SHIPS THAT PASS IN THE NIGHT”, navi che passano nella notte, è la frase luminosa che compone l’installazione ideata da Maurizio Nannucci appositamente per la facciata della Rocca Aldobrandesca di Talamone, imponente fortificazione a picco sulla costa maremmana, erta sul promontorio dei Monti dell’Uccellina. L’opera site specific, che prosegue la celebre serie di scritte realizzate dall’artista nato a Firenze nel 1939, è stata presentata nell’ambito della quarta edizione di Hypermaremma, festival dedicato al dialogo tra arte, storia e paesaggio, promosso dall’omonima associazione culturale no profit fondata nel 2019 da Carlo Pratis, Giorgio Galotti e Matteo d’Aloja.

500mila ettari di terra, 420mila cinghiali, 2mila butteri, 151 torri di avvistamento e un ricco programma di interventi site specific: sono alcuni dei numeri della quarta edizione di Hypermaremma, che torna a interpretare alcuni dei luoghi più iconici e storici del territorio, attraverso le suggestioni dell’arte contemporanea. Dall’installazione di Giuseppe Gallo e la performance di Rachel Monosov che hanno aperto la stagione, la manifestazione continuerà fino agli ultimi giorni di settembre 2022, con le opere, tra gli altri, di Claudia Comte e Francesco Cavaliere. Dal 4 giugno al 30 agosto 2022, è la volta di Maurizio Nannucci.

Considerato tra le figure più influenti della scena artistica internazionale degli ultimi decenni, Nannucci ha incentrato la sua ricerca, in particolare, sull’esplorazione dei limiti e delle possibilità del linguaggio, inteso sia come medium tra ambiti – alla confluenza tra arte, architettura e poesia – che come materiale formale ed estetico da rimodulare. La documentazione della ricerca linguistica e delle esperienze con il colore sono alla base di una costante attività di scrittura che Nannucci ha raccolto in un’Anthology di testi in neon blu, avviata già dal 1967 e tuttora in progress.

«Quella che Maurizio Nannucci ha realizzato per Hypermaremma è un’installazione che punta a far analizzare la natura del linguaggio dell’arte, ma anche il meccanismo della comunicazione solipsistica tipica del tempo dei social media», ha spiegato Lorenzo Bruni, autore del testo critico che accompagna l’installazione. «L’artista, che inizia il suo percorso artistico durante le rivoluzioni – tecnologiche, artistiche, sociali e politiche – degli anni Sessanta risponde, ieri come oggi, con una pratica legata alla “poesia concreta” (movimento internazionale a cui prese parte) assieme ad una esigenza di intervenire nello spazio pubblico con il quale creare un dibattito senza filtri tra arte e vita».

Nannucci elaborò la frase SHIPS THAT PASS IN THE NIGHT per la prima volta nel 1972, come testo disposto su un’unica linea, come tutti gli altri statement della sua “antologia”. In questo caso, la frase è scomposta su più linee, adattandosi alla facciata della Rocca risalente al XII secolo e dialogando con il contesto antropico, ambientale e storico, illuminando le ore notturne del mare e aprendo una rotta per l’immaginazione. «È così che l’avamposto fortificato costruito nel Medioevo come difesa dalla presenza dell’estraneo, acquista, grazie all’intervento di Nannucci, una nuova funzione. Quella fortificazione, piuttosto che essere un limite invalicabile, diventa un luogo di incontro a livello sia mentale che fisico», continua Bruni.

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