25 agosto 2020

Percezione e relazione tra fenomeno e noumeno: Giulia Dall’Olio e Jacopo Mazzonelli

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Ispirandosi alla Fenomenologia della percezione Dall'Olio e Mazzonelli si confrontano tra "visivo" e "sonoro" in una chiesa del Trentino, grazie alla collaborazione del MART

The primacy of perception. Un altro paesaggio
The primacy of perception. Un altro paesaggio

Fino al 13 settembre sarà possibile visitare “The primacy of perception. Un altro paesaggio”, presso la Chiesa di San Barnaba a Bondo (Sella Giudicarie, TN), luogo in cui la collaborazione tra l’amministrazione comunale e il Mart di Rovereto con la curatela di Jessica Bianchera ha dato vita a una mostra dedicata a due artisti emergenti: Giulia Dall’Olio e Jacopo Mazzonelli.
Il percorso espositivo si articola in tutto lo spazio della chiesa, comprese le sacrestie, e fa dialogare le due differenti pratiche artistiche: da una parte i disegni e i dipinti di matrice informale dedicati ai limiti antropici posti alla potenza della natura di Giulia Dall’Olio e dall’altra le opere di Jacopo Mazzonelli, fondate sulla trasformazione concettuale dell’oggetto musicale e il suo dialogo con le arti visive.

The primacy of perception. Un altro paesaggio
The primacy of perception. Un altro paesaggio

Ciò che unisce questi due linguaggi è l’ambigua relazione tra il visibile e il non visibile. Il concetto di percezione e la relazione tra fenomeno, ciò che è conoscibile nell’esperienza attraverso i sensi, e noumeno, ciò che è conoscibile dall’intelletto, sono tra i temi principali della filosofia moderna, a partire dai quali si diffondono degli obbiettivi nuovi per la creazione artistica: una riflessione sui mezzi stessi del fare arte e l’esplorazione di una dimensione immateriale, al di là del dato sensibile pur costituendone l’essenza stessa.
È su questo cambio di paradigma nel campo delle arti che si basa la mostra, il cui titolo, non a caso, fa riferimento al titolo di uno scritto di Maurice Merleau-Ponty, Fenomenologia della percezione, ed evidenzia il rapporto tra ciò che è manifesto e ciò che è sotteso, immaginando una diversa ipotesi di paesaggio che è indagine interiore per Dall’Olio ed esplorazione della tridimensionalità del suono per Mazzonelli.

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