19 novembre 2021

Roma Contemporanea #2: tra le strade dello storico quartiere di San Lorenzo

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In occasione del weekend della fiera Arte in Nuvola, Untitled Association ed exibart presentano una selezione di iniziative da non perdere: protagonisti della seconda tappa, due gallerie e una fondazione

Mario Giacomelli, Un uomo una donna un amore, 1960. Courtesy Archivio Mario Giacomelli

In occasione del weekend segnato dall’apertura, a Roma, della fiera Arte in Nuvola, in concomitanza con l’uscita di una mappa che segnala eventi, inaugurazioni e progetti legati al mondo dell’arte e di una serie di approfondimenti legati alle realtà no profit e agli spazi emergenti della Capitale con il progetto Hybrida, Untitled Association è lieta di lanciare un’edizione speciale di Roma Art to Date che fornisca a professionisti del settore, appassionati d’arte e non solo, qualche spunto per un itinerario con le iniziative da non perdere. Due gallerie e una fondazione i protagonisti di questo secondo appuntamento dell’art week romana, tra le strade dello storico quartiere di San Lorenzo.

Matèria, Pastificio Cerere, Gilda Lavia: le tappe di Roma Contemporanea

Prima tappa immancabile è la galleria Matèria che dallo scorso 30 ottobre ospita la mostra dell’artista e fotografo Sunil Gupta. Accompagnato da un testo critico di Mark Sealy, il progetto dal titolo “Emerge into Light” è la prima personale dell’artista in Italia – interessato da più di quattro decenni ai temi come razzismo, migrazione e identità queer – e la cui fotografia, dal chiaro valore sociale e politico, mescola l’esperienza autobiografica con il pubblico. In questa occasione è possibile vedere riuniti ed esposti insieme due lavori, Christopher Street (1976) e From Here to Eternity (1999-2020), fondamentali per la carriera dell’artista. La prima serie di scatti fotografici, infatti, segna l’inizio della carriera di Gupta come artista, documentando i profondi cambiamenti sociali e culturali che hanno trasformato New York dopo le rivolte di Stonewall del ’69 e poi lo stesso Gupta come persona; i sei dittici che compongono l’installazione nella parte più intima della galleria, invece, costituiscono una risposta dell’artista, ma soprattutto una sua riflessione sui risvolti del virus dell’HIV sulla sua vita, rivelandosi nel contempo un tentativo di ritrovare una nuova speranza, una via d’uscita.

Sunil Gupta, Untitled #55 from the series Christopher Street, 1976. Courtesy the artist and Hales Gallery Photo credits: Sunil Gupta All rights reserved, DACS 2021

L’itinerario prosegue presso gli spazi della Fondazione Pastificio Cerere che fino al 18 dicembre 2021 ospita la personale dedicata ad Antonio Della Guardia. La mostra, curata da Vasco Forconi e realizzata grazie al supporto dell’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma, presenta il proseguimento della ricerca dell’artista – interessato ai condizionamenti imposti dal lavoro contemporaneo sul corpo – che in questa serie di lavori si concentra sugli studi del medico statunitense William Horatio Bates, famoso per la rieducazione della vista senza l’uso di occhiali. Partendo proprio dal metodo Bates, l’artista preleva e trasfigura un repertorio possibili pratiche performative che si materializzano in sculture e installazioni, disposte sapientemente nello spazio e grazie alle quali ciascun visitatore potrà stimolare non solo il proprio sguardo, ma anche la propria immaginazione. In occasione della mostra, a partire dalle ore 18 di oggi sarà possibile partecipare (su prenotazione) alla presentazione del libro d’artista di Antonio Della Guardia, “Per un prossimo reale”, edito da Libri Tasso. L’evento si terrà presso lo studio di Ottavio Celestino e vedrà interventi dell’artista, di Giuseppe De Mattia (artista e fondatore di Libri Tasso), di Lisa Andreani (curatrice e co-fondatrice di Replica) e di Vasco Forconi. A seguire una visita guidata alla mostra con l’artista e con il curatore.

Antonio Della Guardia, Per un Prossimo Reale, installation view, 2021. Fondazione Pastificio Cerere. Photo credits: Roberto Apa

Terza e ultima tappa la personale di Mario Giacomelli, a cura di Katiuscia Biondi Giacomelli, allestita presso gli spazi della Galleria Gilda Lavia e visitabile fino al 31 dicembre. La mostra, dal titolo “Tempo di vivere”, affronta il rapporto uomo-natura, tema fondamentale nella produzione giacomelliana, insieme a quello del tempo e raccoglie ben sessantasei fotografie d’epoca che documentano l’intera carriera dell’artista: alcuni scatti più iconici e datati sono accostati altri mai visti e realizzati negli anni ’90. Una fotografia fatta di ossimori, di contraddizioni e opposti, che porta agli eccessi il contrasto b/w, presentata in un percorso mostra che non tiene fede ad un ordine cronologico, ma segue piuttosto il flusso degli scatti con l’obiettivo di rendere omaggio alla figura del fotografo marchigiano. Il tutto accompagnato da una registrazione audio che trasmette in loop la voce di Giacomelli e accompagna il visitatore dando voce alle immagini.

Itinerario 2 – venerdì, 19 novembre 2021

Matèria
(Via dei Latini, 27)
Emerge into Light
Sunil Gupta, text by Mark Sealy
> 15.01.2022

Fondazione Pastificio Cerere
(Via degli Ausoni, 7)
Per un prossimo reale
Antonio Della Guardia, curated by Vasco Forconi
> 18.12.2021

Galleria Gilda Lavia
(Via dei Reti, 29/C)
Tempo di vivere
Mario Giacomelli, curated by Katiuscia Biondi Giacomelli
> 31.12.2021

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