21 settembre 2020

Society’s Cage: a Washington DC un cubo d’acciaio per George Floyd e le vittime del razzismo

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Gli architetti di SmithGroup hanno presentato Society's Cage, una installazione immersiva e oppressiva, dedicata a George Floyd e a tutte le vittime del razzismo negli Stati Uniti

500 barre d’acciaio pendono da un soffitto in lamiera, a circa 4,5 m da terra, per poggiarsi poi su piattaforma quadrata e formare un cubo perfetto. Si chiama Society’s Cage ed è un’istallazione esperienziale progettata da un team di architetti neri di Washington, SmithGroup, nel National Mall di Washington DC. È una scultura e una mostra al tempo stesso, un incrocio tra un padiglione all’aperto e una gabbia autoportante. Una gabbia che soffoca come il razzismo comprime la società. È stata creata per far riflettere i visitatori sul razzismo sistemico negli Stati Uniti e in tutto il mondo. Society’s Cage, il cubo d’acciaio, è stata presentata il 28 agosto 2020, 57mo anniversario del discorso I have a dream di Martin Luther King Jr, in coincidenza con la marcia per l’impegno Get Off Our Necks su Washington, organizzata dal National Action Network.

Sulla piattaforma di metallo intorno al padiglione sono trascritte parole e statistiche che introducono i quattro temi considerati dai progettisti come le strutture istituzionali primarie della violenza di Stato contro i neri: linciaggi razzisti, terrorismo di polizia, incarcerazione di massa e pena capitale. Le diverse lunghezze delle barre che definiscono il cubo rappresentano i dati sugli squilibri razziali nel corso degli anni. L’esterno del padiglione è destinato a svolgere un ruolo principalmente educativo, mentre l’interno ha un impatto più emotivo.

Nella gabbia, un paesaggio sonoro composto da due musicisti di New Orleans suona in loop. Ogni segmento della composizione in quattro parti dura otto minuti e quarantasei secondi, il tempo in cui un agente di polizia ha tenuto il ginocchio sul collo di George Floyd. L’installazione è circondata da notizie sul razzismo e sulla violenza di Stato in America. I visitatori sono invitati a rimanere all’interno dell’installazione e trattenere il respiro il più a lungo possibile, quindi pubblicare un video sui social media discutendo sulle percezioni avute. «Il nome Society’s Cage si riferisce ai vincoli sociali che limitano la prosperità della comunità nera» ha affermato Julian Arrington, designer di architettura con SmithGroup.

Il National Mall è la proprietà più visitata del National Park Service, un’agenzia del governo federale. Circondato da monumenti e musei, è un terreno comune in cui passato, presente e futuro si incontrano, un palcoscenico in cui si svolgono le celebrazioni e le persone si riuniscono per protestare. In un’intervista, gli architetti hanno affermato di aver progettato Society’s Cage come un’installazione basata su vicende di cronaca, che potrebbe aiutare a collocare le vittime recentemente uccise dalla polizia, inclusi Floyd e Taylor, nel contesto di quello che appare come un continuum di oltre 400 anni di violenza negli Stati Uniti. Per i primi di settembre il cubo sarebbe dovuto essere rimosso, al momento si sta scegliendo la collocazione migliore.

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