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Christo e Jeanne-Claude, una storica installazione a New York rivive con una mostra
Arte contemporanea
di redazione
Era il 12 febbraio 2005 quando, in un Central Park romanticamente imbiancato dalla neve, 7503 pannelli di tessuto color zafferano iniziarono a sventolare, appesi a delle strutture modulari rettangolari. Così prendeva vita a New York The Gates, una delle installazioni più conosciute di Christo e Jeanne-Claude. E oggi la Fondazione che porta il nome dei due artisti annuncia un nuovo progetto per commemorare gli imminenti 20 anni dalla presentazione dell’opera: una mostra negli spazi di The Shed, il famoso centro culturale a Manhattan, e una esperienza in realtà aumentata a Central Park, in collaborazione con Bloomberg Connects.
Un’opera monumentale, manifesto di speranza
Immaginata, programmata e realizzata nell’arco di 26 anni, The Gates, nella sua forma finale, era composta complessivamente da 5390 tonnellate di acciaio, 96 chilometri di tubi in vinile e 99155 metri quadrati di tessuto prodotto in Germania. All’installazione presero parte più di 100 squadre di otto operai e, secondo quanto dichiarato dagli stessi artisti, il costo finale fu di 21 milioni di dollari. Nonostante questi numeri imponenti, l’opera rimase esposta solo per 16 giorni, dal 12 al 27 febbraio 2005, attirando però oltre quattro milioni di visitatori nel parco e generando un indotto stimato in 254 milioni di dollari in tutta la città di New York, che in quel periodo si stava ancora laboriosamente riprendendo dalla tragedia dell’11 settembre.
«Christo e Jeanne-Claude proposero per la prima volta The Gates per Central Park negli anni ’70, ma le autorità competenti lo bloccarono», ha raccontato Michael R. Bloomberg, 108mo sindaco di New York e fondatore di Bloomberg Philanthropies. «Dopo essere stato eletto sindaco di New York a poche settimane dagli attentati dell’11 settembre, abbiamo lavorato a stretto contatto con loro per dare vita alla loro visione. Milioni di newyorkesi e di visitatori hanno condiviso l’incredibile esperienza di camminare in un paesaggio trasformato, proprio come gli artisti avevano immaginato».
Christo e Jeanne-Claude, il ricordo di The Gates rivive a New York
Lo Shed ospiterà una mostra gratuita che traccerà un percorso attraverso il mondo creativo del celebre duo che ha avuto il merito di ridefinire il senso e la portata dell’arte pubblica, in dialogo con il paesaggio urbano e non solo. L’esposizione intreccia la storia del monumentale progetto The Gates con una selezione di opere mai realizzate per New York, tra disegni, modelli in scala, fotografie e video.
Proposte visionarie come la copertura di grattacieli o altre installazioni urbane, pur rimaste sulla carta, testimoniano la capacità del duo di trasformare sogni impossibili in un potente manifesto culturale. Il cuore della mostra è dedicato a The Gates: la narrazione parte dai 25 anni di trattative e di pianificazione fino alla realizzazione dei 7.503 portali arancioni, divenuti simbolo dell’interazione tra arte e spazio.
La mostra, curata da Pascal Roulin, già curatore della esposizione L’Arc de Triomphe, Wrapped a Tokyo, sarà completata da una mappa interattiva in realtà aumentata, realizzata da Dirt Empire e Pixels Pixels, che guiderà i visitatori alla scoperta del progetto, direttamente a Central Park, come se fosse il febbraio del 2005.
«Anche dopo 20 anni, l’indimenticabile memoria visiva di The Gates di Christo e Jeanne-Claude è ancora nella mente di molte persone che l’hanno vissuta di persona o vista da lontano», ha dichiarato Vladimir Yavachev, direttore dei progetti della Fondazione. «The Gates ha dato il via a un’importante conversazione sull’arte pubblica e sul suo ruolo negli ambienti urbani e nella società. Siamo entusiasti di celebrare questo anniversario festeggiando Christo e Jeanne-Claude con un’iniziativa sorprendente, che include l’esposizione a The Shed di progetti newyorkesi non realizzati e una rivoluzionaria esperienza di Realtà Aumentata a Central Park che raggiunge i più alti livelli di complessità tecnica e realismo».