-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Palazzo Bianco di Genova riscopre la pittura fiamminga con una mostra dedicata a Cornelis De Wael
Arte moderna
Era il 1640, quando l’aristocratico genovese Pierfrancesco Grimaldi commissionò al pittore Cornelis De Wael una serie di dipinti di particolare rilievo: le Sette opere di Misericordia. Questo genere di rappresentazioni appartiene ad una tradizione moraleggiante molto apprezzata dalla nobiltà e dalle istituzioni ecclesiastiche nel secolo della Controriforma, e non si faticherà per esempio a ricordare che anche il Caravaggio ce ne ha regalato uno splendido esempio nella sua Madonna della Misericordia conservata presso il Pio Monte di Napoli.
Una storia di successo imprenditoriale e artistico
In quel lontano inizio Seicento le principali committenze genovesi si rivolgono alla bottega di De Wael per ottenere tele caratterizzate da uno stile vivace, dalla raffigurazione realistica ed efficace, ed eseguite secondo il gusto della maniera fiamminga, che all’epoca veniva da più parti apprezzato.

Considerato il primo vero mercante d’arte a Genova, Cornelis coniugò l’attività artistica con il commercio, operando anche come agente e intermediario per conto di altri artisti, mercanti e collezionisti. Intuì la potenzialità del mercato genovese, che poteva offrire occasioni di ingaggio o di vendita a una clientela assai diversificata, rivolgendosi tanto alle classi nobiliari quanto alle ricche borghesie mercantili attive in città. Il suo tratto appare perfettamente confacente alle opere di un artista nordico, specializzato in quadri da stanza, di piccole o medie dimensioni e con soggetti quotidiani e decorativi. Opere per tutti i portafogli, che inaugurano una nuova moda per scene di genere, che possiamo apprezzare in qualità di interessanti testimonianze di storia e costume della Genova del tempo.
Un’importante acquisizione per i Musei di Strada Nuova
La mostra si apre con l’intenzione di presentare al pubblico un nuovo dipinto da poco entrato in collezione: Alloggiare i pellegrini, ossia la quarta delle Sette opere di Misericordia eseguite per il Grimaldi. Riapparso recentemente sul mercato antiquario milanese e comprato da un privato, è stato quasi subito depositato presso il museo genovese, andando ad arricchire il suo già importante nucleo di opere fiamminghe. La mostra approfondisce i principali temi e soggetti tipici della produzione di De Wael durante la sua attività in Liguria, mettendo a confronto diverse tele e fornendo al pubblico degli accurati apparati didascalici grazie ai quali è possibile ricostruire modelli e disegni che fanno eco alle opere in sala.

Tra le caratteristiche della pittura di Cornelis, non mancava di essere apprezzata già dagli intenditori e specialisti del passato la sua inclinazione per aspetti quali «naturalezza e verità», espressione formulata dallo storico Raffaele Soprani nel XVII secolo e scelta non casualmente come titolo della mostra. I più appassionati e i curiosi potranno inoltre giocare a esplorare tutti i dettagli nascosti nei dipinti, secondo la migliore tradizione nordica, riconoscendo personaggi, oggetti, e costumi che ci raccontano molto della Genova di inizio Seicento, così come le ambientazioni realistiche, mutuate dalle imponenti architetture cittadine, in cui si scorgono giardini, loggiati, palazzi e piazze pubbliche.
Dalla collezione privata di Banco BPM alcuni prestiti d’eccezione
La mostra è inoltre una rara occasione per poter apprezzare alcune opere provenienti dalla collezione d’arte di Banco BPM, che ha prestato ai Musei di Strada Nuova undici tele presenti nelle sue raccolte private. Questo nucleo firmato da De Wael arricchisce ulteriormente la narrazione del percorso, ricostruendo buona parte del ciclo originale e facendo uscire dalle sale auliche di Palazzo Spinola Gambaro i dipinti che qui solitamente vengono conservati.

In aggiunta, nell’ottica di promuovere e valorizzare i patrimoni storici e artistici non solo del museo ma anche dell’istituto bancario, sono previste delle visite speciali all’edificio genovese costruito all’inizio della monumentale Strada Nuova, dove sarà possibile apprezzare la trionfale decorazione barocca realizzata da Domenico Piola e anche alcune altre opere della raccolta bancaria.

Informazioni e date di apertura sul sito ufficiale dei Musei di Genova.