15 gennaio 2004

arteatro_compagnie di ricerca Emma Dante – Vita mia Caltanissetta, Teatro Margherita – Rossofestival

 
Una danza con la morte, tra il burlesco e il tragico. Spettatori in semicerchio sul palco come a una veglia funebre. Dopo il successo di Carnezzeria, Emma Dante ritorna con un nuovo studio. E un festival “di ricerca” tutto suo...

di

Emozionante debutto per la seconda edizione del neonato Rossofestival, la manifestazione, curata da Emma Dante, che dallo scorso anno ha aperto in Sicilia nuovi spazi per il teatro contemporaneo. La giovane regista palermitana ha presentato, in anteprima nazionale, il suo nuovo studio Vita mia, interpretato da quattro attori della compagnia Sud Costa Occidentale.
Reduce dai successi di mPalermu e soprattutto Carnezzeria – per il quale ha vinto il premio Ubu come miglior novità italiana – Emma Dante propone stavolta al pubblico un lavoro di serrata unità stilistica e intensa concentrazione emotiva. Soltanto settantacinque gli spettatori ammessi a sedere, in semicerchio, sul palcoscenico. Al centro della scena un letto che sembra aspettare un morto. Quattro i personaggi, una madre e i suoi tre figli. La madre si rivolge agli spettatori – quasi un coro da dramma Emma Dante - Vita mia antico, ma silenzioso, estraneo – lamentandosi dei ragazzi scansafatiche, che non le danno il minimo aiuto. Ma tutti e tre – aggiunge con un brivido – sono la vita mia.
Per chi di loro è preparato quel sudario? Se lo chiede il pubblico mentre gli attori si sfrenano in una tragicomica danza attorno a quel letto vuoto, come a sfuggire al terribile destino che, dal centro del palco, li attira come una calamita in un buco nero. La morte, che inizialmente sembra essere rimossa dalla scena, lentamente ne diventa protagonista, in un crescente senso di pena e oppressione. Come nei sogni. Quel letto – scrive l’autrice – è una nave di pietra e quella stanza è il mare che ci risucchia e sparisce.
La scelta di usare il dialetto ha poco o nulla a che vedere con la tradizione del teatro popolare; contribuisce invece a tratteggiare realisticamente una realtà “chiusa”, fatta di passioni viscerali e di un insuperabile dolore. Anche nelle scelte compiute da Emma Dante come direttrice artistica del festival (dedicato al drammaturgo Rosso di San Secondo) emerge la volontà di dare un taglio netto al provincialismo e di aprirsi alle realtà più sperimentali del panorama italiano: fino al 21 marzo 2004 calcheranno il palcoscenico del Teatro Margherita attori ed autori come, tra gli altri, Davide Enia, Licia Maglietta, Sara Bertelà, Lucia Sardo (con un testo ideato da Franco Battiato), Fausto Paravidino.
Chiuderà la manifestazione Iaia Forte, applaudita protagonista della Medea di Euripide, per la regia dalla stessa Emma Dante.

bio
Nata a Palermo nel 1967, Emma Dante frequenta a Roma l’Accademia “Silvio d’Amico”. Nel ‘99 fonda a Palermo la compagnia “Sud Costa Occidentale”, con cui porta in scena diversi spettacoli. Nel 2000 vince il concorso “Shownoprofit” con “Insulti”, ma il successo arriva l’anno dopo con lo spettacolo “mPalermu”, vincitore del concorso “Premio Scenario 2001”. Nello stesso anno le viene assegnato da Goffredo Fofi il premio “Lo Straniero”, e il suo ultimo lavoro, “Carnezzeria” vince il premio Ubu.

articoli correlati
“Carnezzeria” di Emma Dante
Incontrosensi – teatro sperimentale a Pescara
Contemporanea03 a Prato

andrea tomassoli
spettacolo visto il 7 gennaio 2004


Teatro Regina Margherita – Rossofestival
Vita mia, studio di Emma Dante – Compagnia Sud Costa Occidentale
Regia: Emma Dante
Interpreti: Enzo di Michele, Giacomo Guarneri, Ersilia Lombardo, Alessio Piazza
Direzione organizzativa: Fanny Bouquerel
Produzione: Compagnia Sud Costa Occidentale
Foto: Davide Vizzini
Serate: 7 e 8 gennaio 2004
Biglietti: intero €7; ridotto per studenti €5
Abbonamenti (Rossofestival): intero €60; ridotto per studenti €45
Informazioni: tel. 0934.54.75.99 – 0934.54.70.34
Ufficio Stampa: Rosa Maria Li Vecchi


[exibart]

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui