25 luglio 2006

arteatro_contaminazioni Alma Dromestica Pigneto, Roma

 
Sette tappe per sette argomenti trattati. Sette visioni per trascorrere una diversa serata estiva attraverso i colori e profumi dell’arte. Un percorso nel Pigneto per conoscere il volto di una Roma parallela…

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Cadono i pregiudizi sul Pigneto. Il quartiere romano, chiuso per molto tempo, inaugura una nuova vita. Si manifesta ad un pubblico/passante. Si svela grazie ad Alma Dromestica, che per tutta la serata del 1 luglio ha aperto le sue porte reali e immaginarie per mostrare luoghi sconosciuti. Un’evento nato dalla collaborazione fra il network di artisti, OSI occuparespazinterni e il magazine Drome, che così festeggia il suo secondo compleanno, mostrando, grazie alla consulenza del Centro di Ricerca Luoghi Singolari e Teatroarchitettura, che ogni angolo, ogni stanza può trasformarsi in un’opera d’arte capace di attrarre ospiti casuali. Questi i punti di partenza per dare vita a un intervento artistico che mette in comunicazione lo spazio pubblico con quello privato. La casa diventa il posto dove le due cose convergono. Invasa dagli artisti, si fa contenitore per l’incontro fra teatro, musica e arti visive.
Esplorata da visitatori/spettatori si trasforma in piazza dove conoscersi e condividere esperienze. E allora ecco l’immagine delinearsi. “L’uomo della folla” si ritrova in questo spazio-soglia precario e incerto ma accogliente. In un giardino simile a quello delle Ninfe di Monet due donne reinterpretano la Pietà di Michelangelo. È questa il primo passaggio: la trasformazione. Il corpo si modifica soggetto e soggiogato dal un sentire interno per rappresentare l’unica body social modification ancora socialmente negata. Il percorso prosegue: è la volta di un gruppo di “nomadi” casalinghi. Le mura domestiche ospitano caos e paranoia. E il nomadismo assume significato attraverso il suo contrario, la stanzialità. Ancora un passo e si sprofonda dentro la tematica della fede. Una stanza piena di immagini. Icone? Tante, troppe. Tutto èAlma Dromestica avvolto da un senso di saturazione, incomprensione. Vertigini. L’unica via d’uscita è un’altra stanza in cui la luce è abbagliante, ma ci consola lasciando aperto il mistero. La voglia di cibo ci spinge a entrare in un ambiente che sisvela chimerica illusione, nessuno ci darà da mangiare, niente è commestibile. In cambio il nostro desiderio diventerà fame. Decidiamo allora di proseguire verso lo spazio dedicato al corpo. Un corpo danzante, ma anche un corpo contenitore dell’anima. Un corpo come entrata e uscita. Un corpo instabile, doppio quando si rispecchia nell’altro. Lasciamo la casa. Ad un nuovo portone qualcuno ci attende. È un infermiere da sogno, cordiale e folle. Entriamo nella sua clinica. Felici di essere matti fra i matti ingoiamo pillole di cioccolata. E il gioco continua. Per la strada, pagliacci propongono indovinelli e passatempi che sanno di passato. Dentro la loro casa tutto profuma di ricordi adolescenziali. O forse non sono ricordi lontani, il bambino nascosto in noi può finalmente trovare il suo spazio e mostrarsi. La quiete e il sorriso ci hanno ormai catturato. La serata è finita.

link correlati
www.dromemagazine.com
www.teatroarchitettura.it
www.occuparespazinterni.it

paola delfino
spettacolo visto il 1 luglio 2006


Alma Dromestica: dalle 19:00 alle 23:00 di sabato 1 luglio 2006
Quartiere Pigneto – Roma
Alma Dromestica party: dalle 23:00 all’alba
Info: 067020973 – almadromestica@dromemagazine.com  
Web: www.dromemagazine.com/almadromestica


[exibart]

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