10 novembre 2009

arteatro_contaminazioni Santasangre

 
Dal corpo del performer al corpo dello spettatore. Santasangre a Romaeuropa, alla fonderia Novecento, presenta uno spettacolo-installazione sull’energia. Quella che porta al cambiamento di stato della materia...

di

Torna a Romaeuropa la formazione romana Santasangre con uno spettacolo-installazione
in un insolito capannone periferico sulla via Tuscolana. La cifra stilistica e
le conoscenze tecnologiche che caratterizzano il gruppo sono messe al servizio
di una ricerca che esplora percettivamente i processi psico-fisici dello
spettatore, mettendo in gioco la relazione fra arte e scienza, un’idea di
trascendenza e immanenza.
La scena del nuovo studio, framerate 0_primo
esperimento
,
accoglie un’enorme lastra di ghiaccio orizzontalmente disposta in un
contenitore frigorifero al centro della scena, sollevata da terra attraverso
argani comandati elettronicamente. Una luce taglia la parete bianca che fa da
fondale. Il “taglio”, che ricorda il gesto di Lucio Fontana, inizia a ruotare lentamente
squarciando la parete e contemporaneamente scandendo il tempo come un enorme
orologio.
Un’eclissi appare sul fondale, si trasforma in un pianeta
in rotazione e poi scompare. Le immagini sono proiettate sulle pareti e sulla lastra di
ghiaccio, accompagnate dall’azione drammaturgica del suono. La legge fisica
dell’attrazione e della repulsione degli opposti è richiamata da due luci che
si attraggono e respingono con violenza lungo le tre pareti della sala. Intanto
il ghiaccio perde leggermente consistenza, anche grazie all’azione termica
della luce. Si assiste alla magia del passaggio di stato.
Nella seconda parte dello spettacolo, che ha una durata
totale di circa 20 minuti, la lastra di ghiaccio è sollevata e posta
verticalmente. Luci intense e calde la illuminano dal fondale, facendola via
via sciogliere. Suoni e immagini la circondano, finché non resta visibile il
processo di scioglimento e il rumore del gocciolio. Nella fase di smontaggio
dello spettacolo-installazione si è costretti a rompere l’enorme lastra di
ghiaccio per accelerarne il processo di dissoluzione, che altrimenti durerebbe
giorni.
Santasangre - framerate 0_primo esperimento - 2009 - photo Laura Arlotti
Le immagini, la costruzione delle luci e la drammaturgia
sonora, negli ultimi spettacoli dei Santasangre, muovono in direzione di un coinvolgimento
sensoriale dello spettatore, attratto dalla creazione di un mondo onirico. Per Santasangre
al centro c’è “il desiderio di stupire, andare verso il limite, il proibito”. I sei artisti guardano al
teatro come a un esperimento nel quale lo spettatore si possa trovare in uno “spazio
limite
”, in senso
sia fisico che metaforico. Scelgono il teatro perché questo permette loro di
fissarsi su un momento unico, in cui le conoscenze e il background dei singoli
s’incontrano per la creazione di un’idea.
Il gruppo inizia il proprio percorso nel 2001, con
spettacoli che uniscono una tensione alla body art più estrema e allo studio
del corpo-macchina. Mossi dal desiderio di riappropriarsi del corpo, in aperta
polemica con le prospettive che vedono la nostra epoca come suo luogo di
privazione e strumentalizzazione. Il corpo,
nella sua carnalità, è sempre stato il centro del loro lavoro, fino
all’esigenza di “isolarsi, di riprendersi il silenzio rubato di trovare un
vuoto
”.
Santasangre - framerate 0_primo esperimento - 2009 - photo Laura Arlotti
Dopo questa prima fase carnale e la pausa di riflessione,
si confrontano così sulla relazione/interrogazione tra corpo reale e corpo
virtuale, attraverso la virtualizzazione di video e ologrammi. In alcuni casi,
come in Seigradi
– spettacolo presentato alla precedente edizione di Romaeuropa -, dove l’immagine virtuale e il
corpo del performer si fondono, per quest’ultima installazione-spettacolo il
performer è totalmente assente (ricordando così lo spettacolo Stifters dinge di Heiner Goebbels).
Scompare la centralità del corpo del performer per
favorire la percezione dello spettatore. Sono il suo corpo e i suoi sensi i
protagonisti degli ultimi spettacoli di Santasangre, dove una forza magnetica attiva l’immaginazione, se si è disposti
a un viaggio onirico e sensuale.

chiara pirri
spettacolo visto il 16 ottobre 2009

la rubrica arteatro è diretta da piersandra
di matteo


dal 14 al 17 ottobre 2009
Romaeuropa Festival
2009 –
Santasangre
Fonderia 900
Via Assisi, 33 (zona Tuscolano)
– 00181 Roma
Info: www.romaeuropa.net

[exibart]


1 commento

  1. Bravissima la redattrice e complimenti a tutta la redazione di teatro di Exibart, non lo dice nesuno ma pure in questo settore offrite una informazione qualificatissima. Ovviamente anche qui tutte le altre riviste d’arte latitano, complimenti ancora

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