26 ottobre 2010

arteatro_festival ND’T/cute

 
Natura Dèi Teatri torna in scena a Parma con artisti di fama internazionale per sette prime assolute. Il tema della 15esima edizione? Cute...

di

Natura
Dèi Teatri
compie 15 anni. Il
festival parmense dedicato alle forme più sperimentali della scena performativa
internazionale, attento alla complessità indisciplinata che comporta,
quest’anno indaga – dal 29 ottobre al 13 novembre – l’evidenza poetica e
politica dell’esteriorità del corpo nella creazione contemporanea. Cute, infatti, è il tema e il nodo concettuale intorno
al quale si articolano le opere che compongono la programmazione del festival. Cute è inoltre il secondo tassello di una trilogia
tematica che, costruita a partire dalla lettura dell’opera di Ovidio e
inaugurata nel 2009 con Campi, si
concluderà con l’edizione 2011 che avrà per titolo Di uomini e cani.

Fondato
a Parma nel 1996 da Maria Federica Maestri e Francesco Pititto, Natura Dèi Teatri, visual and performing art project si caratterizza come una delle realtà italiane più
attente alle differenti discipline artistiche che trovano nel reinventato
spazio postindustriale di Lenz Teatro, abitazione creativa. È questo il luogo
cardine del festival dove artisti di fama internazionale propongono sette prime
assolute, e mettono in campo estetiche, visioni e tensioni poetiche, per
analizzare l’idea di ‘cute’ e la materia corporea che il tema custodisce.

Esporre
il corpo, quindi, per indagarlo come territorio significante, come spazio
performativo esso stesso, superficie scrivibile e materia comunicante. Guardare
la cute come un limen, come la superficie
che divide l’interno dall’esterno, l’involucro in perenne metamorfosi e i
sottostrati dell’organismo fisico, poetico, emotivo; quell’epidermide che
separa sottilmente e invisibilmente le differenti discipline artistiche –
teatro, musica, danza, video, performance – fuse in un unico complesso
organismo.

Tre
– di cui due prime assolute – sono le creazioni presentate da Lenz
Rifrazioni
. Debutta, presso la
Rocca dei Rossi di San Secondo Parmense, Hamlet – per la regia di Maestri e Pititto -, un evento
speciale da intendersi come il punto d’arrivo della lunga avventura che Lenz ha
intrapreso nel 2000 in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale
dell’Ausl di Parma. Interpretato da ex lungodegenti psichici del manicomio di
Colorno, lo spettacolo rileva l’attenzione di Lenz alla sensibilità psichica
dell’attore contemporaneo.

Di
una feroce visionarietà vive Dido
che, dopo Radical Change, Chaos ed Exilium, prosegue la lettura de Le Metamorfosi, i Tristia di Ovidio per giungere, infine, alle Epistulae Heroidum. Didone ed Enea, il corpo mitico dell’Africa e
Cartagine, divengono qui il pretesto per la costruzione di una partitura
filmica stratificata che espone mappe emozionali dilatate in azioni
performative, capaci di proporre una riscrittura contemporanea
della condizione dell’esilio.

Il
terzo progetto di Lenz Rifrazioni, Die Schachtel, nasce da una coproduzione con la Fondazione
Prometeo e la rassegna di
musica contemporanea Traiettorie
di Parma. Azione per performer, proiezioni e orchestra da camera composta da Francesco
Evangelisti (1926-1980) nel 1962-63, lo spettacolo è una rielaborazione drammaturgico-visiva a cura di
Pititto e Maestri, con la direzione musicale di Marco Angius e la supervisione strumentale del geniale
esploratore di suoni inauditi Salvatore Sciarrino.

Racconta l’epidermide
e i processi di costruzione della cute l’azione collettivaideata
da Luca Scarlini con
l’attrice-acrobata Nicole Keherberger nel lavoro Tutte le volte che tendi un braccio mille cose non
accadranno mai più
. Analizza il corpo come diaframma di
traduzione di codici linguistici HeroNeroZero dell’ensemble performativo belga Voetvolk, composto dalla straordinaria danzatrice Lisbeth
Gruwez
e dal musicista e
compositoreMaarten Van Cauwenberghe. Muove dall’idea di un corpo sollecitato e spinto a vivere in una
dimensione crono-topica all’interno della quale esplorare possibilità
epifaniche L’igiene, nuova fase
di ricerca della formazione romana Habillé D’eau diretta dalla filosofa Silvia Rampelli.

Drammaturgie fisiche estreme
e spintamente autobiografiche sono quelle incarnate da Gyula Noesy, artista berlinese di adozione, ospite a ND’T con la performance Wet Opinions e l’opera video Fundamentals. Spazio alla
musica elettronica è garantito con la performance musicale del londinese Janek
Schaefer
, ospite con la sua ultima composizione per radio
portatili, trasmettitori FM, amplificatori, e foundsound. Esplicitamente ideato
per il festival è il nuovo
pezzo elettroacustico di Giuseppe Ielasi che, con Cutis,
realizza una composizione quadrifonica, eseguita dal vivo al laptop e
realizzata a partire dalla campionatura dei rumori di oggetti e corpi, nel
tentativo di trasformare lo spazio performativo in parte integrante della
dialettica tra suono e non suono.

matteo
antonaci

la
rubrica arteatro è diretta da piersandra
di matteo


dal
29 ottobre al 13 novembre 2010

Natura Dèi Teatri 2010
– Cute

Lenz Rifrazioni

Via
Pasubio, 3e – 43100 Parma

Info: tel. +39 0521270141; www.lenzrifrazioni.it

[exibart]

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