18 novembre 2022

A Milano, gli attivisti per l’ambiente imbiancano l’Art Car di Andy Warhol

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Un gruppo di attivisti del collettivo per l'ambiente Ultima Generazione ha lanciato otto chili di farina sulla BMW M1 Art Car di Andy Warhol, in mostra alla Fabbrica del Vapore di Milano

attivisti bmw warhol
Foto ANSA

Quanto consuma la BMW M1 personalizzata da Andy Warhol? Poco importa delle prestazioni, perché l’importante è il simbolo, il gesto. E a colpire, ancora una volta, sono gli attivisti per l’ambiente che, dopo zuppe di pomodoro, purè di patate e inchiostri nero pece o nero di seppia, oggi, intorno alle 11, hanno lanciato otto chili di bianca farina sull’Art Car più colorata al mondo, esposta alla Fabbrica del Vapore di Milano, nell’ambito della mostra “La pubblicità della forma”.

Dopo aver imbiancato l’automobile, nonostante l’intervento dei custodi, alcuni attivisti si sono incollati ai finestrini, altri al pavimento, facendo esplodere anche dei palloncini di vernice. Sul posto sono intervenuti gli agenti della questura, la mostra è stata chiusa e sui Social è ripreso il solito viavai di immagini, video e meme su quello che, ormai, dai Girasoli di Van Gogh ai dipinti di Gustav Klimt, è diventato un appuntamento all’ordine del giorno.

 

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Le richieste degli attivisti

Diffusa su Instagram, la richiesta degli attivisti, che fanno parte del collettivo transnazionale Ultima Generazione, è perentoria: «Stop alla riapertura delle centrali a carbone, stop alle trivellazioni per estrarre gas naturale. Sì invece a 20GW di eolico e solare immediatamente». «Siete davvero più indignati per un’opera che verrà ripulita che per i milioni di persone condannate a morte da un governo sordo e criminale?», scrivono sul post, spiegando come l’azione si sia svolta in contemporanea anche in altri Paesi del mondo, con le altre campagne della rete A22.

Contrariamente alla maggior parte delle azioni di protesta svolte nei musei, questa volta non ci sono solo studenti. «Ha preso parte all’azione anche Maria Letizia, 63 anni, ricercatrice in scienza e tecnologia dei materiali», spiegano da Ultima Generazione, riportando le parole dell’attivista: «Sento che quanto fatto fin qui dalla ricerca è tanto ma di per sé non può bastare. Anzi, non serve a nulla avere materiali più sostenibili se i governi non fanno nemmeno quanto si sono impegnati a fare per ridurre le emissioni di gas climalteranti. Le emissioni continuano ad aumentare e questo ci porta verso fame e guerre per l’acqua, per il cibo, per la sopravvivenza. Stare in aula o in laboratorio con i miei studenti senza tentare il possibile perché i governi facciano la loro parte mi è diventato insopportabile. Questi giovani con me in azione appartengono all’ultima generazione che può ancora fare qualcosa, voglio aiutali affinché non siano l’ultima generazione sulla faccia del pianeta».

8 chili di colore in 28 minuti

Andy Warhol personalizzò la BMW M1 nel 1979, per il progetto Art Car, già avviato nel 1975 dalla nota casa automobilistica. Il primo esemplare fu realizzato da Alexander Calder, una BMW 3.0 CSL da corsa, e subito fu chiaro che il progetto doveva andare avanti. Dopo gli interventi di Frank Stella e Roy Lichtenstein, toccò a Warhol mettere le mani sulla supercar della casa bavarese. A differenza dei predecessori, invece di allestire un modello a grandezza naturale e far dipingere l’auto ad altri, Warhol, il fautore della spersonalizzazione dell’autore, volle lavorare personalmente all’auto. «Ho provato a mettere in immagini la velocità. Quando un’auto va molto veloce, i colori e le linee si confondono», così Warhol descriveva il processo. In soli 28 minuti cronometrati, l’artista applicò ben sei chili di colore. I fortunati spettatori della 24 Ore di Le Mans del 1979 l’avrebbero vista sfrecciare in pista per la sua prima e unica gara: fu un onorevole sesto posto ma di certo in pole position nella storia dell’arte.

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