10 agosto 2023

Arte e guerra, l’Ucraina apre un database di opere collegate agli oligarchi sanzionati

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Un’Agenzia nazionale ucraina ha aperto un database di opere d’arte acquistate o vendute dagli oligarchi russi colpiti dalle sanzioni internazionali, dal Salvator Mundi di Rybolovlev al Bacon di Abramovich

Francis Bacon, Triptych, 1976

L’Agenzia Nazionale dell’Ucraina per la Prevenzione della Corruzione – NACP ha aperto un nuovo database per tenere traccia delle opere d’arte acquistate o vendute negli ultimi anni dagli oligarchi russi colpiti dalle sanzioni internazionali per il loro supporto alla guerra. Il mercato dell’arte può essere infatti usato per nascondere o riciclare grosse somme di denaro, aggirando così le sanzioni. Il database “War and Art” contribuirà a tenere sotto controllo i beni artistici dei collezionisti russi, con l’obiettivo di congelarne le vendite e le acquisizioni e in previsione di una futura confisca. Attualmente, la sezione contiene informazioni su oltre 300 oggetti d’arte. Il valore stimato delle opere individuate è di 1,3 miliardi di dollari.

Tra i personaggi nominati sul portale, figura anche l’imprenditore, ex proprietario del club di calcio londinese del Chelsea e noto collezionista e patrocinatore delle arti Roman Abramovich che, nel corso degli anni, ha acquisito una lunga serie di lavori di grande valore, come un trittico di Francis Bacon del 1976, Woman of Venice I di Alberto Giacometti e otto album della serie The 10 Characters di Ilya Kabakov. Secondo il rapporto, le opere acquistate da Abramovich avrebbero un valore di 163,9 milioni di dollari. Nel portale è citato anche il Salvator Mundi attribuito a Leonardo da Vinci, che fu acquistato dal miliardario Dmitry Rybolovlev nel 2013 per 127,5 milioni di dollari e rivenduto nel 2017 per la cifra record di 450 milioni di dollari a un acquirente segreto che si ritiene essere il principe ereditario dell’Arabia Saudita, Mohammed bin Salman. Nella lista dei collezionisti russi compare anche Mikhail Fridman, stretto alleato di Putin e co-fondatore della multinazionale russa Alfa Group, che nel 2013 acquisì una Marilyn Monroe di Andy Warhol. E poi l’imprenditore Vyacheslav Kantor, capo del gruppo Acron, uno dei principali produttori e distributori di fertilizzanti minerali al mondo, la modella Dasha Zhukova, fondatrice del Garage Museum of Contemporary Art di Mosca ed ex moglie di Abramovich, il rapper Timur Yunusov e altre persone che sono sotto sanzioni per aver sostenuto direttamente la guerra della Russia contro l’Ucraina.

Il NACP, insieme al Ministero degli affari esteri dell’Ucraina, al Servizio di sicurezza dell’Ucraina, al Ministero della giustizia dell’Ucraina e ad altre istituzioni, ha iniziato a lavorare alla formazione degli elenchi delle personalità coinvolte nella guerra dall’inizio dell’invasione ma è tutt’altro che semplice aggiornare le informazioni. «Di solito, le persone sanzionate cercano di nascondere la proprietà di tali beni. Il processo di aggiornamento delle informazioni è piuttosto complicato, perché non ci sono dati ufficiali sui proprietari diretti di oggetti d’arte, formalmente possono essere i loro parenti, oppure il proprietario può cambiare più volte in brevi periodi di tempo», spiegano dalla NACP.

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