27 febbraio 2023

Arte in zona di guerra: come proteggere le opere di Banksy in Ucraina

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La società Ajax System ha installato dei sistemi di protezione e monitoraggio ad alta tecnologia per garantire la sicurezza delle opere di Banksy in Ucraina e ridurre il rischio di distruzione, deterioramento e furti

Ajax Systems, una società di sicurezza tecnologica internazionale, fondata in Ucraina nel 2011, ha installato degli avanzati sistemi di protezione per garantire l’incolumità di quattro dei sette murales realizzati da Banksy nella regione di Kiev nel novembre 2022, come dichiarazione di solidarietà verso la popolazione colpita dalla guerra. Tra i sistemi installati, vetri resistenti ma anche allarmi antifurto. Il pericolo sono tanto le bombe quanto i furti. Lo scorso dicembre, infatti, un gruppo di persone tentò di rubare una delle opere, quella raffigurante una donna in vestaglia e maschera antigas, realizzata su un edificio di Hostomel, un sobborgo di Kiev. Il tentativo però non andò a buon fine e i ladri furono bloccati sul posto, in flagranza.

Il progetto di installazione di sistemi di sicurezza è stato sviluppato su iniziativa dell’amministrazione militare regionale e locale di Kiev. «Le opere di Banksy hanno un valore culturale e storico per il Paese e ricordano che la luce vincerà sull’oscurità», ha commentato Oleh Torkunov, vice capo dell’Amministrazione militare regionale di Kiev. In una dichiarazione rilasciata da Ajax Systems, si legge che «Questi oggetti d’arte sono manufatti di guerra che dobbiamo preservare per gli ucraini», nelle parole di Heorhii Yerko, capo ad interim del consiglio del villaggio di Borodyanka, sobborgo di Kiev che ha vissuto l’occupazione russa nel marzo 2022. Lì si trova una delle immagini più iconiche realizzate da Banksy nella sua “esplorazione” ucraina, quella di una ginnasta impegnata in una verticale sui resti di un edificio bombardato. Le altre apparecchiature di sicurezza sono state installate anche per proteggere i murales a Irpin e Horenka, entrambi nell’ormai famigerato distretto di Bucha.

Come spesso tristemente accade, i conflitti sono l’occasione per mettere alla prova tecnologie avanzate, applicate in condizioni estreme. I sistemi messi in campo da Ajax Systems rappresentano l’eccellenza in questo caso e potrebbero essere usati anche in altri scenari simili. «La protezione di tali oggetti è una sfida per qualsiasi sistema di sicurezza. Ci sono stati molti ostacoli: dagli edifici distrutti alla mancanza di energia elettrica», ha dichiarato Valentine Hrytsenko, chief marketing officer di Ajax Systems che, tra i vari incarichi, ha anche quello della protezione delle architetture in legno della città di Bergen, in Norvegia, sito patrimonio mondiale dell’UNESCO. «Ma con l’assistenza dell’amministrazione regionale e del ministero di Kiev, siamo stati in grado di trovare e realizzare le soluzioni necessarie. Siamo felici di vedere che i prodotti Ajax proteggono la cultura anche in tempi così difficili».

Le opere sono ora protette da potenziali atti di vandalismo e condizioni meteorologiche, con monitoraggio 24 ore su 24 e risposta rapida da parte di una società di sicurezza privata, la Sheriff, e così rimarranno «Fino alla consegna al museo», si legge nella dichiarazione rilasciata da Ajax, che però non specifica di quale museo si tratterà. Rilevatori di movimento e rilevatori di apertura proteggeranno le opere da tentativi di danneggiamento o avvicinamento sospetto alle opere d’arte, con sensori integrati in grado di reagire a urti e vibrazioni. In caso di allarme, è prevista l’attivazione di una sirena e una comunicazione immediata alla squadra di pronto intervento. Le pareti in policarbonato trasparente proteggono le opere da agenti esterni. Il murales in cui compare un judoka, che si trova a Borodyanka, è stato dotato anche di un monitoraggio intelligente della qualità dell’aria, che controlla i livelli di Co2, temperatura e umidità. Inoltre, un relè aiuta a mantenere stabili le condizioni microclimatiche.

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