12 novembre 2025

Il Qatar costruirà l’hub più grande del Golfo per la logistica d’arte

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Il Qatar investe in infrastrutture d’eccellenza per diventare leader del mercato globale dell’arte: un grande hub per la logistica e la movimentazione delle opere aprirà nella zona franca di Doha

M7 Museum, Doha

Il Qatar punta a diventare il nuovo epicentro d’arte nel Golfo. Ed è un percorso che parte da lontano e che si dirama attraverso diversi aspetti. Dopo aver celebrato i 20 anni della rete Qatar Museums – qui il nostro resoconto dettagliato su tutto ciò che si sta muovendo nella zona – e in attesa di Art Basel Qatar, che sancisce l’arrivo nel Paese del brand fieristico più influente al mondo, Doha si prepara ad accogliere il più grande hub per lo stoccaggio, la conservazione e la movimentazione di opere d’arte dell’intera regione.

Il progetto, sviluppato da GWC – Gulf Warehousing Company QPSC, leader qatariota nella logistica e nella supply chain, e da QC+, gruppo strategico attivo nella valorizzazione della cultura e dell’economia creativa, sorgerà in una zona franca designata della capitale e sarà operativo nei prossimi anni. L’obiettivo è ambizioso: creare un’infrastruttura “world-class” capace di offrire soluzioni integrate per la gestione, la conservazione e il trasporto di opere d’arte, rispondendo a una domanda in rapida crescita e contribuendo agli obiettivi della Qatar National Vision 2030, che promuove la diversificazione economica e l’espansione delle industrie creative.

«Il Golfo non è più un mercato emergente per l’arte, ma un attore globale», ha dichiarato Kirstin Mearns, CEO di QC+. «Questo progetto rafforza la posizione del Qatar come centro mondiale di cultura, creatività e infrastruttura commerciale di supporto».

Con oltre 15 anni di esperienza nella logistica per le arti e la certificazione ICEFAT – International Convention of Exhibition and Fine Art Transporters, GWC porta nel progetto un know-how consolidato. «Questo hub rappresenta un nuovo punto di riferimento per l’integrazione tra infrastruttura artistica e crescita dell’economia creativa nel Golfo», ha sottolineato Matthew Kearns, CEO ad interim dell’azienda.

Il nuovo hub di Doha sarà dotato di spazi a standard museale, con depositi climatizzati, laboratori di conservazione, aree doganali, sale di visione private e zone condivise per la movimentazione e la gestione delle opere d’arte. Saranno inoltre previsti ambienti dedicati alla formazione e alla collaborazione, con l’obiettivo di accrescere le competenze locali nel campo della conservazione e della gestione del patrimonio artistico. La vicinanza all’aeroporto internazionale Hamad International Airport, uno dei principali hub di transito a livello globale, garantirà un collegamento diretto con le rotte internazionali del trasporto d’arte.

Questo nuovo polo rappresenta il tassello infrastrutturale di un ecosistema artistico in rapida espansione. Con l’arrivo di Art Basel Qatar previsto per febbraio 2026 e l’impegno crescente di istituzioni e collezionisti privati, il Paese sta costruendo un modello in cui l’arte fa parte del sistema produttivo nazionale, investendo nella costruzione delle strutture e delle infrastrutture, materiali e immateriali, che rende possibili questo processo.

Per sostenere il “display” serve infatti una rete di servizi, tecnologie e competenze che garantiscano la circolazione sicura delle opere e la loro tutela nel tempo e sul campo. La nuova piattaforma logistica di Doha promette dunque di diventare un punto di intersezione privilegiato tra collezionismo di alto profilo, istituzioni, fiere e mercato, come laboratorio avanzato per l’economia culturale del futuro.

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