09 luglio 2022

L’Accademia di Roma entra nell’Ex Mattatoio: sgombrata la tendopoli

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Dopo lo sgombero della tendopoli abusiva, l’Ex-Mattatoio ospiterà i nuovi spazi dell’Accademia di Belle Arti di Roma: la riqualificazione urbana dialoga con la crescita culturale

Il Panottico dell'Ex-Mattatoio, in attesa di restauro nel contesto dell'ampliamento dell'Accademia di Belle Arti di Roma

È l’avvio di un nuovo corso per l’Accademia di Belle Arti di Roma, dopo il periodo difficile della pandemia che l’Istituzione ha saputo comunque fronteggiare. Dopo anni di attesa si è concluso lo sgombero della tendopoli abusiva che occupava l’area dell’Ex-Mattatoio già affidata all’Accademia. Il 23 giugno, alla presenza di Tobia Zevi, Assessore al Patrimonio e politiche ambientale di Roma Capitale e in concomitanza con l’avvio dell’operazione, è stato anche firmato il contratto con il quale l’impresa edile F.lli Navarra si è impegnata a realizzare il restauro progettato dall’arch. Luciano Cupelloni. Forte anche il sostegno dell’Assessore alla cultura Miguel Gotor.

I lavori, che si concluderanno entro un anno, interessano i due Ex-Fienili, il monumentale varco di accesso e il Panottico, un singolare edificio a pianta ottagonale che ospiterà il centro di documentazione e di informazione dell’Ex-Mattatoio, una struttura di archeologia industriale costruita tra 1888 e il 1891 su progetto di Gioacchino Ersoch, destinata ora a diventare la Città delle Arti.

Ex fienili

L’Accademia, che ha la sede centrale in via Ripetta, si è insediata nell’area nel 2011 quando ha trasformato i due recinti per il bestiame indomito in due padiglioni che comprendono aule e laboratori che ora verranno collegati ai due edifici gemelli degli Ex-Fienili restaurati. Seguirà la ristrutturazione delle Stalle, un lungo susseguirsi di ambienti che coprono più di 6mila metri quadrati e che saranno trasformati in luoghi per la didattica, sale per eventi espositivi, residenze d’artista.

La prof.ssa Cecilia Casorati, direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Roma, afferma: «Siamo finalmente alle fasi finali di un lungo percorso di riqualificazione e trasformazione dell’Ex-Mattatoio, nel quale l’Accademia di Belle Arti ha avuto ed ha una parte importante. Ritengo che la formazione sia uno strumento potente di trasformazione e di rinnovamento, perché coniuga coscienza e conoscenza. Più che a una Città delle arti, penso – parafrasando Platone – a questo luogo come a una Repubblica delle arti, un modello di comunità regolato dal sapere, dalla ricerca e dalla sensibilità creativa».

L’Assessore al Patrimonio Tobia Zevi, con a sinistra Cecila Casorati, Direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Roma, e, a destra, il Presidente Soriero

Il finanziamento più oneroso è stato stanziato dal Ministero dell’Università e Ricerca guidato dalla ministra Maria Cristina Messa, mentre è grazie ai fondi messi a disposizione dal I Municipio che saranno bonificate le strade adiacenti agli Ex-Fienili. Roma Capitale, dal canto suo, ha dato piena collaborazione amministrativa per la realizzazione dell’importante riqualificazione territoriale, anche sostenuta dall’Assessore alla cultura Miguel Gotor.

«L’acquisizione di nuovi spazi per l’Accademia – dice l’arch. Giuseppe Soriero, Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Roma – è il risultato felice di un lavoro di cooperazione interistituzionale, che vede collaborare, con l’Accademia, il 1° Municipio, il Comune di Roma Capitale, il Ministero dell’Università e Ricerca. Auspichiamo anche il supporto della Regione Lazio, per completare e rafforzare questo circuito virtuoso di vita civile e culturale».

Si tratta senza dubbio di un importante progetto di rigenerazione urbana che, attraverso l’arte e la cultura, intende dare nuova vita ad un territorio prezioso, ma oltraggiato da anni di abbandono e degrado a cui la cittadinanza spesso corre il rischio di abituarsi. «Bisognerebbe educare la gente alla bellezza – scriveva Peppino Impastato  – perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore». Questa, senz’altro, è una delle principali missioni che un’istituzione come l’Accademia di Belle Arti di Roma deve e intende avere.

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