-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Il Padiglione Italia cerca progettisti: la call per ripensare il rapporto tra terra e mare alla Biennale Architettura
Bandi e concorsi
di redazione
Nell’ambito del progetto TerræAquæ. L’Italia e l’intelligenza del mare, presentato dal Padiglione Italia alla 19ma Mostra Internazionale d’Architettura della Biennale di Venezia, che si terrà dal 10 maggio al 23 novembre 2025, la curatrice Guendalina Salimei ha lanciato una call rivolta a progettisti, studiosi e operatori culturali. L’obiettivo è raccogliere contributi teorici, progettuali e multimediali capaci di ripensare il rapporto tra terra e mare, concentrandosi sulle aree costiere e portuali italiane.

Ripensare le frontiere tra terra e mare
Il progetto, promosso dalla DGCC – Direzione Generale Creatività Contemporanea del MIC – Ministero della Cultura, invita a riflettere sulla “forma del mare”, immaginando soluzioni futuristiche o utopiche per quei luoghi di frontiera in cui terra e acqua convivono in un equilibrio fragile, costantemente riconfigurato dalle leggi della natura e dall’intervento umano. Si tratta di un’opportunità per esplorare nuovi paradigmi di abitare, lavorare e preservare questi spazi liminali, puntando a uno sviluppo sostenibile che tenga conto delle pressanti sfide ambientali e geopolitiche.
Un’intelligenza collettiva per il futuro
Oltre a raccogliere proposte, la call punta a stimolare un’intelligenza collettiva che, attraverso contributi interdisciplinari, possa fornire risposte concrete ai problemi legati alla gestione e alla tutela del patrimonio marino e costiero italiano. Si guarda quindi a soluzioni innovative che spingano i confini dell’architettura, dell’urbanistica e della ricerca ambientale, favorendo l’incontro tra diverse discipline e promuovendo la sperimentazione. I contributi raccolti attraverso la call potranno ispirare interventi in contesti locali e globali, aprendo la strada a una nuova cultura del mare e delle sue interazioni con il territorio.
Come partecipare
La call accoglierà gli elaborati di singoli e gruppi affermati ed emergenti. Il materiale riferito alla proposta deve essere inviato in formato digitale e può consistere in un testo, un elaborato grafico (realizzato con tecnica libera; in caso di materiale autografo potrà essere chiesto, in seconda istanza, l’invio in originale) e/o un video (ascrivibile a qualsiasi genere: documentaristico, illustrativo, sequenza di immagini, intervista…).
La curatrice Guendalina Salimei visionerà le candidature ricevute nell’ambito della call, valutandone la congruità con il tema, la qualità, l’originalità e le potenzialità individuando la collocazione idonea per la partecipazione alla mostra. Tra i criteri di valutazione di maggior rilevanza, la proiezione futura, l’empatia con i luoghi, l’impatto sociale, l’impronta ambientale, l’innovazione.
La documentazione dovrà pervenire all’indirizzo email call@terraeaquae.it entro e non oltre il 03 marzo 2025. Tutti i dettagli sulle modalità di partecipazione sono disponibili sul sito della DGCC.