17 gennaio 2024

Sguardi Plurali sull’Italia Plurale, il concorso fotografico che racconta la diversità

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Aperto il bando per partecipare alla seconda edizione di Sguardi Plurali sull'Italia Plurale, concorso fotografico dedicato ad autrici e autori under 35, per raccontare la diversità culturale

Karim El Maktafi, They call us second generation, 2019

Raccontare l’Italia e la diversità culturale, l’identità, il senso di comunità, a partire una prospettiva plurale e inclusiva, attraverso le declinazioni e le sfumature che solo l’immagine fotografica può esprimere. Questo l’obiettivo di Sguardi Plurali sull’Italia Plurale, concorso promosso dall’associazione no profit FIERI, da CSC Carbonia Società Umanitaria – La Fabbrica del Cinema, dal Dipartimento di Storia Cultura e Civiltà dell’Università di Bologna e CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, con la collaborazione di ARCI nazionale.

Sguardi Plurali sull’Italia Plurale: le informazioni sul bando

Arrivato alla seconda edizione, il concorso Sguardi Plurali è dedicato ad autrici e autori di età inferiore ai 35 anni, nati all’estero e immigrati in Italia o nati in Italia da almeno un genitore di origine straniera. Le candidate e i candidati dovranno inviare un progetto composto da dieci immagini e ambientato in Italia, che potrà riguardare molteplici ambiti della quotidianità, in cui emerga la pluralità culturale e sociale contemporanea. Il bando scade il 17 marzo 2024, per tutte le informazioni e per consultare il modulo per l’iscrizione e il bando si può cliccare qui.

L’immagine guida di questa edizione è realizzata da Karim El Maktafi, fotografo di origine marocchina nato a Desenzano del Garda, tra i fotografi vincitori della prima edizione di Sguardi Plurali nonché membro della giuria. La foto fa parte del progetto documentaristico They call us second generation, realizzato nel 2019, in cui l’artista racconta la situazione di tanti ragazzi e ragazze nati e cresciuti in Italia ma ancora privi di cittadinanza, descrivendo il senso di sospensione di chi cresce e vive in un luogo rispetto al quale non è riconosciuta la piena appartenenza.

Le opere vincitrici e la giuria

Le fotografie dovranno proporre «Un punto di vista che non sia stereotipato, per questo il bando di concorso si rivolge a giovani fotografi e fotografe, studenti e appassionati che abbiano un retroterra migratorio, proprio per mettere al centro delle opere una prospettiva troppo spesso ignorata».

Le opere vincitrici e selezionate saranno esposte in una mostra itinerante. La premiazione e la prima esposizione si svolgeranno a Torino nel maggio del 2024. La mostra farà poi tappa a Bologna e Carbonia nell’autunno del 2024 e infine a Milano, nella primavera del 2025. La giuria assegnerà tre premi ai primi classificati, rispettivamente del valore di 2000 euro, 1000 euro e 500 euro.

Le opere saranno valutate da una giuria composta da Pietro Cingolani, Antropologo, Università di Bologna, Yassin Dia, Antropologa, FIERI, Monica Poggi, Curatrice di CAMERA, Viviana Gravano, Accademia di Brera e Attitudes, Wissal Houbabi, Artista e Performer, Karim Al Maktafi e Oleksandra Horobets, vincitori della prima edizione, Andrea Tinterri, Curatore e critico d’arte contemporanea per la Società Umanitaria, Marco Trulli, Curatore artistico e Responsabile Cultura e Giovani, Arci Nazionale.

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