29 aprile 2021

Uno spazio da vivere: ultimi giorni per il bando MAC – Studi d’Artista

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MAC - Studi d'Artista è il bando promosso dal Comune di Padova e dedicato a tre artisti veneti under 35: in palio, uno studio da vivere per nove mesi e un contributo per la produzione dell'opera

Avevamo lasciato l’Ufficio Progetto Giovani del Comune di Padova lo scorso anno, durante una primavera che tutti credevamo – e che sarebbe rimasta – eccezionale. Erano lì con “Dimore”, una residenza d’artista che non aveva altro fine se non la formazione: nessuna opera da produrre entro una deadline, nessun lavoro da lasciare in comodato d’uso. Sappiamo che le cose sono andate diversamente e che quella del 2020 non è stata una primavera eccezionale (al limite, forse, maledetta). Eppure, non è mancato il tempo per seminare. Nasce così MAC – Studi d’Artista, un bando destinato a tre artisti veneti under 35 che offre uno studio per 9 mesi e un contributo di 1000 euro per la produzione del lavoro. Non mancano le attività collaterali e di contorno: si tratta, per esempio, del supporto dei curatori (Francesca Manni, Giovanni Paolin, Stefano Volpato, con il coordinamento di Stefania Schiavon), di studio visit e possibilità di network e workshop con il Festival trentino di Centrale Fies e con la 19esima Biennale dei giovani artisti dell’Europa e del Mediterraneo, che aprirà nella Repubblica di San Marino dal 15 maggio al 31 ottobre 2021.

Questo, a grandi linee, il programma della call. Ma è la sua filigrana a dirci molto di più. Nel bando, infatti, leggiamo che a chi sarà coinvolto si chiede principalmente di abitare lo spazio per sei giorni alla settimana, cinque ore al giorno, compatibilmente con esigenze lavorative o di studio. Non è un timbrare il cartellino; come ci dice Caterina Benvegnù, una delle curatrici, «MAC non sarebbe lo stesso se non fosse proprio lì». E quel “lì” è piazza Alcide De Gasperi: un cuneo tra il centro di Padova e la stazione ferroviaria che è stato oggetto di narrazioni spesso controverse, ma che il Comune da un lato e l’attivismo dei suoi residenti, dall’altro, stanno cercando di arginare.

In un anno di incontri a distanza, di formazione a distanza, di condivisioni a distanza, pensare a una porta aperta, a una persona al lavoro, in un quartiere vivo, con progetti e vite che si sovrappongono, ci strappa un tiepido sorriso. D’altronde, abbiamo parlato di “seminare bene”. Può essere un buon inizio.

Scadenza del bando, domenica 9 maggio. Maggiori informazioni qui.

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