11 aprile 2022

A Firenze Palazzo Portinari Salviati riapre al pubblico dopo il restauro

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Dopo oltre un decennio di abbandono e quattro anni di lavori per recuperare 12 mila metri quadrati d’interni, dal 15 aprile 2022 LDC Group riaprirà al pubblico Palazzo Portinari Salviati, uno degli edifici storici più prestigiosi di Firenze

Palazzo Portinari Salviati, piano nobile, Allegoria della Notte, tondo affrescato sulla volta della Galleria 1783 - 84, Tommaso Gherardini e aiuti. Courtesy Palazzo Portinari Salviati

Dal 15 aprile 2022 LDC Group riaprirà al pubblico Palazzo Portinari Salviati, nel cuore più antico di Firenze e a due passi dal Duomo, uno degli edifici storici più prestigiosi di Firenze, «uno scrigno d’arte e d’architettura e al tempo stesso un luogo simbolico della grande storia di Firenze», legato anche a Dante Alighieri. Il palazzo fu, infatti, «fatto costruire nella seconda metà del ‘400 dagli eredi di Folco Portinari, padre di Beatrice, unificando il complesso di case dove la musa di Dante aveva vissuto la sua infanzia e giovinezza. Ecco perché la memoria dell’edificio riporta al celebre incontro tra il Sommo Poeta e Beatrice narrato da Dante ne La Vita Nova» si legge nel comunicato stampa.

Il restauro

«Un’articolata ricerca storico-artistica e un’approfondita campagna di indagini diagnostiche hanno preceduto l’intervento di restauro architettonico e delle superfici decorate del palazzo. A piano terra restaurati i cicli di affreschi eseguiti da Alessandro Allori e aiuti, tra il 1574 e il 1576, nella Corte degli Imperatori e nelle sale adiacenti, con Storie dell’Odissea e Storie di Ercole, e il singolare fregio della Batracomiomachia con la rappresentazione della battaglia tra topi e rane tratto dal poemetto attribuito a Omero. Al piano nobile le magnifiche stanze con gli originali soffitti quattrocenteschi a cassettoni, decorati con l’arma Portinari (una porta tra due leoni rampanti) o affrescati, sono state interamente recuperate e il restauro ha portato alla scoperta di splendide pitture sulle pareti della Galleria, nascoste sotto strati di colore dipinti successivamente. Al cantiere hanno lavorato 300 persone tra professionisti, operai e artigiani.
Più complesso, e ancora in corso, il recupero della Cappella Salviati, consacrata nel 1581, preziosa testimonianza del processo di trasformazione che interesserà la pittura sacra (proprio per l’intervento dell’Allori)», ha spiegato LDC Group.

Elaine Chang, responsabile dello sviluppo internazionale del gruppo, ha inoltre annunciato «che saranno organizzate visite guidate al palazzo almeno un giorno la settimana e il ricavato andrà a finanziare altri restauri in città».

L’intervento di restauro è stato realizzato sotto la tutela della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato.

Palazzo Portinari Salviati. Ph Enrico Ramerini/ Cge fotogiornalismo

Il futuro del palazzo, tra residenze d’epoca e fine dining

«Interamente recuperato il piano nobile con gli originali soffitti affrescati o a cassettoni (dove sono ancora visibili i decori quattrocenteschi con l’arma Portinari, una porta tra due leoni rampanti) ospiterà un’esclusiva residenza d’epoca con 13 suite di grande eleganza, arredate con pezzi d’antiquariato e opere d’arte acquistati in aste internazionali tra cui alcuni importanti ritratti di personaggi legati alla storia del Palazzo (Maria de Medici, Francesco I de Medici, Alemanno Salviati, ecc.) che tornano così a Firenze. Nella parte dell’edificio non caratterizzata da elementi storico-artistici sono stati realizzati appartamenti di pregio ad uso residenziale, che in buona parte hanno già trovato un proprietario. Rispetto al progetto ereditato dalle precedenti proprietà, che prevedeva solo appartamenti, LDC ha deciso di destinare ad attività pubbliche tutta la parte di valore storico artistico del palazzo.

Al piano terra dal 15 aprile aprirà il “Salotto Portinari Bar & Bistrot”, con proposte ispirate alla tradizione culinaria toscana e italiana e l’obiettivo di essere un luogo d’incontro, dove troveranno sintesi accoglienza e bellezza.

Bisognerà invece attendere (entro il primo giugno) per poter ammirare la Cappella Salviati, ancora in restauro, e la Corte degli Imperatori e sale attigue, dove è in allestimento il ristorante “Chic Nonna”, il nuovo regno dello chef stellato Vito Mollica, che con la sua proposta di fine dining punta a diventare una vera e propria destinazione per gli amanti del bon vivre», si legge nel comunicato stampa.

 

 

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