-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- Servizi
- Sezioni
- container colonna1
Un’opera del Settecento trafugata dai nazisti è stata ritrovata in un salotto in Argentina
Beni culturali
di redazione
Le strade per ritrovare le opere d’arte scomparse sono davvero infinite. Un dipinto del Settecento rubato dai nazisti durante la Seconda guerra mondiale a un mercante d’arte ebreo di Amsterdam, è riemerso in Argentina, grazie alle fotografia di una vendita immobiliare. Si tratta del Ritratto di Signora di Giuseppe Vittore Ghislandi, meglio conosciuto come Fra Galgario, uno dei più apprezzati ritrattisti del Settecento. Celebre già ai suoi tempi per la sua tecnica innovativa, abbandonò progressivamente il pennello per stendere il colore direttamente con le dita, in una ricerca del tono puro che anticipava lsensibilità e le soluzioni pittoriche dell’Ottocento. L’opera apparteneva a Jacques Goudstikker e la sua collezione, di oltre 1100 pezzi, fu saccheggiata nel 1940 da Hermann Göring e altri gerarchi. Molti dipinti sono stati restituiti ma Portrait of a Lady sembrava svanito nel nulla. Fino a oggi.
A svelarne la presenza è stata una squadra di giornalisti investigativi olandesi del quotidiano Algemeen Dagblad, che da quasi dieci anni inseguivano le tracce del quadro. Tutto li conduceva a Friedrich Kadgien, alto ufficiale delle SS e consigliere finanziario di Göring, fuggito in Sud America con diamanti, gioielli e almeno due dipinti trafugati.
Nel 1978, alla morte di Kadgien, la villa a Mar del Plata passò alle figlie. Quando, pochi mesi fa, la casa è stata messa in vendita, il corrispondente argentino del giornale si è ritrovato a scorrere online le foto degli interni e, sorprendentemente, sul divano del salotto, campeggiava proprio il volto enigmatico della dama dipinta da Ghislandi.
Le immagini sono state subito inviate all’Agenzia del Patrimonio Culturale dei Paesi Bassi, che ha confermato l’autenticità del dipinto. «Secondo i documenti post-bellici sappiamo che Kadgien possedeva quest’opera», ha spiegato la ricercatrice Annelies Kool. «È quindi plausibile che sia rimasta nella sua famiglia per oltre ottant’anni».
Il ritrovamento apre scenari più vasti: quante altre opere trafugate sono finite in Argentina, Paese rifugio per centinaia di gerarchi nazisti? Già un altro dipinto, dell’artista olandese Abraham Mignon, potrebbe essere stato avvistato anni fa in una foto su Facebook di una delle figlie di Kadgien ma la sua localizzazione attuale resta ignota. Il prossimo passo? La battaglia legale per restituire il dipinto all’ultima erede della famiglia Goudstikker. Ma non sarà semplice: secondo quanto riportato dalla BBC, la polizia avrebbe già fatto irruzione nella casa ma non è riuscita a trovare il dipinto. Intanto l’agenzia immobiliare Robles Casas y Campos ha rimosso le foto contenenti l’opera e l’annuncio dell’immobile dal proprio sito web.














