09 giugno 2005

Biennale Underground

 
In barba all’ufficialità e ai mega-eventi della Biennale, anche quest’anno Venezia e Vicenza lanciano il Fuori Biennale. Interventi sotterranei, laterali, virali, infiltrati tra i vicoli, le calli, i palazzi delle città. Una moltitudine di artisti e di microprogetti nomadi dischiudono l’anima underground dell’arte in laguna...

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Non solo Giardini e Arsenale. E non solo Biennale. Ogni angolo di Venezia, con l’inizio della 51° Esposizione di Arti Visive, sarà contaminato dalla prepotente art-fever, sindrome virale che sottoporrà il visitatore ad una vera e propria orgia visiva. Il programma di Fuori Biennale assicura un percorso senza via di scampo tra installazioni, mostre, performance, interventi di ogni sorta, distribuiti in ogni spazio possibile della città, con appendici a Vicenza e dintorni.
Ed è nei i luoghi non ufficiali, appunto, negli interstizi inconsueti che l’arte si infiltra, con una miriade di micro-progetti attaccati come funghi ad una superficie urbana in fibrillazione. Eterogenea la rete di location, per un’operazione animata da spirito decisamente underground . Ogni piattaforma va bene, pur di seminare immagini in mezzo al pubblico, modificando l’aspetto ordinario della città: fabbriche, gallerie d’arte, strade, sottopassaggi, palazzi popolari e storici, centri commerciali, mulini, treni, metro, asfalto, piazze, muri. Bando a qualsiasi purismo, l’espansione è a 360 gradi.
Dentro Fuori è il progetto di Stefano Scheda in un appartamento di fine ‘800, nel centro storico di Venezia. L’artista tappa porte e finestre con degli specchi, annullando l’interno della casa e tramutandolo nell’esterno in cui transita la folla: l’edificio è sventrato dal riflesso del fuori e la città penetra dentro la casa, con un’esplosione silenziosa ma spiazzante.
Attach the system è un attaccosovversivo al sistema dell’arte. Quattordici artisti producono adesivi, segni indelebili del proprio stile, da appiccicare per le calli di Venezia e dentro gli spazi della Biennale. Contemporaneamente l’invasione degli stickers colpirà molte città italiane. Sono opere sparse, senza etichetta, senza riferimenti all’autore, senza un display ad hoc . La banda di street artist? Da Antonio Riello, a Gligorov, da Andrea Buglisi ad Andrea Chiesi, da Microbo a goldiechiari.
Formato ridotto ma diffusione allargata anche per gli artisti di 311 cm quadri. Il titolo corrisponde alla metà di un foglio A4: questo lo spazio disponibile su cui realizzare il proprio lavoro, in migliaia di volantini.
Davide Bramante, intanto, piazzerà in giro le sue bandiere dei pirati, vessilli giocosi con un fondo di denuncia verso un’odiosa forma di pirateria contemporanea, quella dei trasportatori di immigrati che attraccano di continuo sulle nostre coste. E se passeggiando per le calli vi imbattete in uno strano coniglio-polifemo in formato gigante, niente paura, è il Rabbit Eye Movement di Valerio Guadagno, un alieno con un grosso occhio blu al posto della testa, presenza discreta che tenterà di integrarsi col contesto, portando a spasso la propria diversità.
Ancor più sorprendente la performance tricologica ideata da Devis Venturelli: insospettabili figure, appostate alla stazione o all’uscita dei vaporetti, prenderanno di mira le chiome dei passanti regalando loro amichevoli e improvvisi colpi di spazzola.

Li chiamano tatuaggi urbani: un’innovativa tecnica di affresco consente di stampare immagini sui muri -fotografie, dipinti, disegni- riproducendole in grande formato, come uno strato di pelle sovrapposto. Pareti scrostate, sottopassaggi, facciate di vecchi palazzi troveranno un nuovo volto grazie ai wall-tatoo di Antonio Riello, Aldo Grazzi, Gianluca Cosci.
Contro l’eccesso di rumore, il brusio amplificato, l’inquinamento acustico di questi giorni di festa il progetto Silenzio si propone invece come un antidoto. Per ritagliare un istante di sospensione nel muro di suono perenne. Sui condomini, nelle piazze, per le strade 2000 bandiere dichiareranno con la semplice scritta “silenzio” il loro atto di dissenso e l’urgenza di una momentanea interruzione.
Ma subito si torna al fragore -quello da stadio nientemeno- con L’arte scende in campo, un’operazione sul manto erboso dello stadio Menti di Venezia: erba falciata per ritagliare lettere, forme, immagini, in una bizzarra azione di land art che accompagnerà i 22 giocatori in campo durante le partite di campionato.

Infine, il progetto della bella attrice-artista Domiziana Giordano, You Are Here. Partendo dal suo lavoro sui cartelli di segnalazione piazzati in luoghi disparati -negando il valore semiotico dell’indicazione, ridotta a ovvia tautologia- la Giordano ha disegnato delle t-shirt con la scritta “You Are Here”, prodotte da Miss Sixty. Decine di ragazze, sguinzagliate per Venezia, fungeranno da indicatori di presenza, indossando le magliette come cartelli (in)utili per i passanti.
E dal via vai dalle strade, alla dimensione raccolta di un carcere dell’800 di Asiago (Vicenza). Qui si potrà assistere ad una notte di reading, immersi in un’atmosfera suggestiva affidata ai testi di Vitaliano Trevisan. Sempre a Vicenza, presso gli stabilimenti Bisazza, la mostra SaleFino mette insieme quattro realtà del nuovo design italiano: Joe Velluto, Paolo Ulian, Lorenzo Damiani e Around Design.
E torniamo per strada, con Nuovo Cinema Paradiso, manifestazione dedicata alla videoarte. Le piazze di Vicenza prenderanno vita grazie alle immagini fluttuanti dei più noti vidoartisti internazionali. Una sorta di derma elettronico, steso sulla superficie delle architetture storiche, restituirà alla città un nuovo volto, cangiante e fluido.
A Zermeghedo (VI) il fattore K-NON (Kàpanon) gioca con l’identità del luogo, le zone industriali e i giganteschi capannoni, vero leit motiv del territorio. E’ l’inizio di un ampio progetto che vuole trasformare il circuito industriale del paese in un polo riprogettato da artisti, designer e architetti.

Grande evento conclusivo con How to became a star?, una mostra a Palazzo Squarzi di Vicenza che mescola glamour e grandi nomi dell’arte contemporanea. Da Anton Corbijn a Robert Longo, da Tung Lu Hung a David Byrne, l’antico palazzo vicentino del ‘400 raccoglierà le tracce “effimere” lasciate da artisti internazionali che hanno lavorato con moda, cinema, musica. Icone dell’arte e icone mediatiche a confronto, per uno slalom leggero e seducente tra segni e feticci di massa.

helga marsala


Fuoribiennale
12 giugno – 12 novembre 2005

Eventi:

Stefano Scheda – “Dentro Fuori”
a cura di Peter Weiermair e Cristiano Seganfreddo
Venezia – Riva dei 7 martiri 1364/B
Opening: 9 giugno – ore 17.00
12 giugno

“Sticker night” – one night show
a cura di Cristiano Seganfreddo con studio labo
Vicenza, Andrea Arte Contemporanea – corso Palladio 165
opening: 8 giugno 2005 – h. 19/24
fino al 15 giugno 2005

“Attach The System”
a cura di Cristiano Seganfreddo
Venezia, e varie città italiane
12 giugno/12 novembre2005
Artisti: Antonio Riello, Aldo Grazzi, Gianluca Cosci, Robert Gligorov, Franco B., Goldiechiari, Verzel et Bertok, Antonio Girbes, Paolo Ferro, Microbo, Matthew, Raptus, Microbo, Bo 130, The Don

“311 cm quadri”
ideazione e cura di Cristiano Seganfreddo
Venezia e varie città italiane
giugno-ottobre 2005
artisti: Goldiechiari, Tung Lu Hun, Matthew b., Gianluca Cosci, Nicola Toffolini, Stefano Scheda, Sergey Bratkov, Andrea Chiesi, Massimo Giacon, Robert Gligorov, Franco B, Adriano Persiani, Primoz Bizjak, Andrea Buglisi, Microbo, Bo 130, The Don

Davide Bramante – “L’isola dei pirati”
Venezia
date: giugno – ottobre 2005
opening: 10 giugno 2005, Campo Santa Margherita (VE) e Super Pirate’s Party con la Barca dei Pirati
info: 338 2915681

no-name – “Silenzio”
ideazione e cura: Cristiano Seganfreddo, in collaborazione con Ombretta Zulian
giugno – settembre 2005

Domiziana Giordano – “You Are Here”
a cura di Cristiano Seganfreddo
Venezia
giugno – ottobre 2005
in collaborazione con Miss60

Devis Venturelli in collaborazione con Stefano Scheda – “Atti Osceni”
Venezia – Stazione-Rialto-San Marco-Giardini
opening: 11 giugno 2005 – Venezia, ore 15.00 piazzale della Stazione; ore 17.00 Giardini della Biennale

“Nuovo Cinema Paradiso”
a cura di Cristiano Seganfreddo
centro storico di Vicenza
luglio 2005
in collaborazione con Elena Bortazzi e avision.it

Valerio Guadagno – “Rabbit Eye Movement”
Venezia e città del nord-italia
giugno – ottobre 2005

“How to become a star”
a cura di Cristiano Seganfreddo
Vicenza, Palazzo Squarzi
opening: 16 settembre, Villa Zileri (Vicenza)
fino al 16 ottobre 2005
Artisti: Anton Corbijn, David Byrne, Robert Gligorov, Tung Lu Hung, Robert Longo, Stefano Scheda, Kees Freuter
in collaborazione con Tatiana Marcomini

“Salefino”
artisti: JoeVelluto, Paolo Ulian, Lorenzo Damiani, Around Design a cura di Cristiano Seganfreddo
Alte – Vicenza, Bisazza spa
settembre 2005
in collaborazione con Editrice Abitare Segesta – www.abitare.it

“L’arte scende in campo”
ideazione e cura di Cristiano Seganfreddo
prima di campionato di serie B 2005/2006
Stadio Romeo Menti di Vicenza

“Urban Tatoo”
varie città italiane
giugno-novembre 2005
artisti: Antonio Riello, Aldo Grazzi, Gianluca Cosci, Nicola Toffolini

“Still Life Night”
Prigioni di Asiago (Vi)
7 luglio 2005 – dalle ore 21.00

“Il Fattore K”
a cura di Cristiano Seganfreddo
Zermeghedo (VI)
da settembre 2005
in collaborazione con il Comune di Zermeghedo

info: Associazione Culturale Fuori Biennale
Vicenza, Contrà S.Marco 10; tel. + 39 0444.526020, fax + 39 0444 324824
www.fuoribiennale.org
Ideazione e direzione progetto: Cristiano Seganfreddo
partner:
www.fuorisalone.it
www.designweek.org
www.2night.it
www.postart.org
www.avision.it
catalogo generale, edizioni beautycase


[exibart]

9 Commenti

  1. Fra le varie manifestazioni collaterali/alternative alla Biennale, voglio segnalare
    “ Esserci Padiglione Italia” a cura di Moceri&Mocisarai gruppo formato da artisti, curatori, liberi pensatori, professionisti, fondato da Elena Agudio, Cristina Alaimo, Momo’ Calascibetta e sostenuto dal critico Philippe Daverio

    Dal comunicato Stampa:
    Il 9 giugno 2005 alle 15.30 si celebra l’apertura di Padiglione Italia,
    (animatrice Mircea Masserini) uno spazio offerto agli artisti italiani e italici, tutti invitati ad Esserci per esprimere attraverso un gesto di coesione la vitalità dell’arte italiani.
    IL GESTO
    La Chiesa di San Gallo raccoglie un’insieme di lavori e opere concepite in forma di ex-voto, frutto di una reazione a un sistema che non dimostra rispetto per la produzione artistica nazionale.
    Il valore del gesto e’ dato dalla partecipazione spontanea, non auto-celebrativa, slegata da ogni vincolo, ideologia, appartenenza a movimenti prestabiliti.
    GLI ARTISTI
    L’iniziativa nasce nel segno dell’autenticità e della trasversalità e per questo
    la possibilità di Esserci e’ stata data indistintamente a tutti gli artisti italiani ed italici, conosciuti e sconosciuti, gia’ invitati alla biennale di Venezia e non, gia apprezzati a livello nazionale o ancora da valorizzare. Gli artisti potranno partecipare inviando un ex-voto o un fioretto all’indirizzo indicato o accorrendo a soccorso della Biennale malata accorrendo in pellegrinaggio per inserire personalmente un tassello al metaforico mosaico dell’arte italiana.( inviare in formato 13×17 a MoCeri&MoCisarai C.P. 225 30100 Venezia centro)
    Il tutto rappresenterà una sorta di raccolta firme visiva.

    Questo evento e’ stato realizzato grazie al sostegno di:
    artisti, creativi, pensatori liberi, galleristi, giornalisti, musicisti, amatori e collezionisti che hanno deciso di movimentarsi a favore dell’arte italiana.
    Per coerenza alle regole del gioco i curatori stessi hanno deciso di non esporre il loro nome ma di usare uno pseudonimo.

    Fra gli artisti che hanno dato l’adesione Kounellis,Sandro Chia, Gilberto Zorio.

    Raffaello Paiella (artista partecipante)

  2. forse ero disattento io, o forse ci hanno marciato loro. fatto sta che di questi interventi non ho visto quasi nulla in tre giorni di biennale. niente bandiere dei pirati, niente ragazze con magliette segnaletiche, niente conigli, niente volantini. e neanche i pinguini rossi della cracking art.
    mi sbaglio?

  3. Intendo rettificare un mio precedente commento, comunicando che Mircea Masserini non è fra le animatrici della manifestazione “Esserci”

  4. Niente di niente e non ti sbagli !
    operazione mi sa’ fallita e di tanto anche!!vivo a venezia e nessun volantino e adesivo questo virus virale dove e’?
    si sa che d’estate i virus non disturbano piu’ di tanto!
    i pirati invece si sono fatti vedere.

  5. “Esserci al padiglione Italia” mi sembra una delle cose più tristi che si possano inventare ed i nomi che vi figurano sono di una tristezza abbissale! Pseudo artisti che nessuno ca… se la brava Helga non li ha citati un buon motivo ci sarà! Evitate gente, evitate!

  6. Bo130 mi ha toccato particolarmente.
    il suo libro Izastikup è un “must have”!
    vorrei vedere di più
    so che a marzo espone al PAC a milano.
    speriamo!

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