06 maggio 2010

fino al 31.V.2010 Exoticis linguis Parma, Biblioteca Palatina

 
Il libro come memoria, oggetto caro di preghiere, legame con Dio. Ma anche traccia del passato, disegni preziosi, elegante ricerca di diversi caratteri a stampa. Un tripudio a Parma...

di

Il Seder, la speciale cena di
Pesach, la festa ebraica che commemora l’uscita dall’Egitto, la riconquistata
libertà di un popolo reso schiavo, racconta delle sofferenze subite ma anche
quella gioia speciale che, è dovere, va ricordata e tramandata secondo speciali
modalità, ogni anno. Insieme a tavola. Il mito diviene rito. Narrazione e
preghiere si alternano, s’intrecciano, tra assaggi speciali e sorsi di vino. Una
festa importante che ancora oggi è cara anche tra chi, laico, desidera
rinnovare e condividere il sentimento di appartenenza.
Dell’Haggadah, il libro di questa cerimonia
amata anche dai bambini, da sempre ricco di disegni che facilitano la
partecipazione ai canti, gesti e preghiere comuni, si possono vedere diversi
esemplari in mostra a Parma, cFamiglia a tavola durante il seder pasquale - ms. parm. 2895on illustrazioni che spiegano come devono essere
disposti le mazzot (il pane non lievitato), l’impasto di frutta secca e mele
(haroset: ma qui le ricette variano) o le uova sode. Ogni cibo un simbolo,
realtà e metafora insieme, racconto leggendario ed emozioni familiari.
Esemplari di Haggadah convivono a fianco a libri della Torah, di salmi e saggi critici,
trattati, racconti e ricerche scientifiche. Ed è in un’assoluta coerenza
d’ambientazione che vive questa mostra: tanti i libri intorno nella Galleria
Petitot della Biblioteca Palatina che possiede queste opere, una delle
collezioni più interessanti al mondo di fondi ebraici e orientali.
E come spesso accade, davvero
affascinante è la storia di questa raccolta, dal primo nucleo di 32 codici
ebraici assemblati da Padre Paciaudi all’acquisizione della ricca biblioteca
personale di Gian Bernardo De Rossi, e così via, Fedele che legge l'Haggadah di Pasqua con il maror in mano - ms. par. 2998, c.2rpassando naturalmente da Maria
Luigia, la duchessa, che volle rimanesse alla città questo straordinario
patrimonio culturale: allora erano ben 1.432 i manoscritti ebraici, stampati in
diverse lingue, turco, armeno, arabo. E altri ancora se ne aggiungeranno in
seguito.
Alcune opere sono state restaurate
di recente. In mostra rari codici e antiche stampe, preziosi testi del Corano con speciali legature, piccoli
libri di preghiera da viaggio, rotoli etiopi… Fra i testi ebraici, anche le
illustrazioni di un’altra festa d’allegria, Purim, e immagini di matrimoni e
del rito della circoncisione.
Il catalogo, dallo stesso titolo, è
anche pubblicazione autonoma, con utili schede che comprendono l’indicazione
delle caratteristiche per provenienza, scrittura, datazione possibile. E,
felice incontro, superba eleganza dei caratteri, alcuni esempi di edizioni con
diversi caratteri, anche ebraici, del grandissimo tipografo Giambattista
Bodoni, gli alfabeti predisposti con l’aiuto, la collaborazione culturale,
dello stesso De Rossi.

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valeria ottolenghi
mostra visitata il 16 aprile 2010


dal 16 aprile al 31 maggio 2010
Exoticis linguis. Libri ebraici
e orientali della Biblioteca Palatina di Parma
Biblioteca Palatina

– Palazzo della Pilotta
Piazza della Pilotta, 3 – 43100
Parma
Orario: da lunedì a sabato ore
9-13; lunedì e giovedì anche ore 15-18
Ingresso libero
Catalogo MUP
Info: tel. +39 0521220411; palatina@ipruniv.cce.unipr.it; www.bibpal.unipr.it

[exibart]


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