14 agosto 2001

Fino al 31.VIII.2001 Luigi Ghirri: un piede nell’eden Bologna, Scuderie Bentivoglio

 
Le opere del fotografo Luigi Ghirri. Paesaggi, giardini selvaggi e non, piante e insediamento di civiltà; la natura rappresentata nella sua essenza, l’opposizione o l’accettazione delle barriere umane…

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A meno di dieci anni dalla sua prematura scomparsa, i bolognesi ricordano il grande fotografo Luigi Ghirri (Fellegara, RE 1943 –Roncocesi, RE 1992) con una mostra a lui dedicata presso le Scuderie Bentivoglio di Bologna nell’ambito della rassegna “Viva Bologna”. Già precedentemente le sue opere erano state esposte prima a Modena poi a Milano, Graz, Arles e altre importanti città europee.
Nel capoluogo emiliano possono essere ammirate fotografie riguardanti un unico tema: il giardino. Il sogno di Ghirri era, infatti, quello di costruire l’eden sulla superficie del mondo, vedendo la natura come sintesi fra tempo e Luigi Ghirrispazio, come organizzazione di forme libere, come sopravvivenza da questo mondo sovraccarico di sensi d’appartenenza. Nonostante l’essere umano si inserisca prepotentemente nell’ambiente e al contempo cerchi di ordinarlo, questo è sempre meraviglioso e sublime. Ghirri pone perciò in grande risalto il confine tra architettura e verde, a volte scrutato da vicino e sovente controllato nei giardini artificiali, come quello di Versailles e di molti altri paesaggi italiani, da cui traspare la vera essenza naturale.
Ghirri ama mettere in rilievo quei particolari, sia architettonici sia naturali, che occhi meno attenti trascurerebbero, proprio per la loro normalità. E son proprio questi che rendono i suoi quadri pieni di spirito e di desiderio di percepire il mondo così com’è. D’altra parte l’artista sente il bisogno di banalizzare le prospettive attraverso angolature a dire poco inconsuete, come quelle dei giardini reali che colgono una Versailles scarna, quasi misera. A prova di queste considerazioni è interessante soffermarsi sulla fotografia della giostra illuminata a Tour S-Jacques a Parigi. Chiunque abbia visto di persona questa piazza sa che non è certo la giostra il capolavoro rilevante. Qui Ghirri, invece di riprendere la magia dell’antico, ritrae gli oggetti di tutti i giorni, Bagno San Vito , Luigi Ghirriquali le panchine consunte, la siepe scialba, le persone comuni, trascurando volutamente la protagonista della piazza: la torre. E’ proprio per questo che si può considerare Ghirri un minimalista che guarda con occhio attento i particolari meno appariscenti, modesti ma nel contempo quotidiani.Le parole dell’artista stesso esprimono quale fosse per lui l’essenza della natura: “Il paesaggio non è là dove finisce la natura e inizia l’artificiale ma una zona di passaggio non delineabile geograficamente, più un luogo del nostro tempo, la nostra cifra epocale”.

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www.comune.pisa.it/doc/cultura/pagine_a/doc_a/mostre1/ghirri.html
www.palazzomagnani.it/ghirri01/


Belinda Pagano




“un piede nell’eden”
Dal 6.VII.2001 al 31.VIII.2001.
Bologna, Scuderie Bentivoglio, Piazza Verdi.
Ingresso: Gratuito
Orari: dalle 18.00 alle 23.00. Chiuso Lunedì
Tel: 051/203040 E–mail: www.comune.bologna.it



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