22 ottobre 2009

fino al 31.X.2009 Maurizio Battaglia Cesena, Fiorella Pieri

 
C’è una Cattedrale piccola come un dado, che racchiude 99 vetrini col nome di Dio. È fra le quattordici opere di un artista che vuole “liberarsi dei luoghi comuni dell’arte”. Succede in una galleria della Romagna...

di

Non c’è niente da spiegare”, scrive Maurizio Battaglia (Cesena, 1971), “non m’interessa l’approccio concettuale. Eppure la sua opera è quella di
un intellettuale riflessivo, che crea una dimensione pensata, rivisitata. Una
dimensione partecipata, in cui l’artista si riappropria di elementi naturali
per ridisegnare le cose e la natura stessa: raccontare pensieri, evocare luoghi
e personaggi che lo affascinano.
Non siamo noi a trovare le cose, ma le cose a trovare
noi
”. Allora
tutto diviene importante, ineluttabile spunto creativo: la memoria di un
paesaggio, l’immagine delle cose, le parole. Così, dalla mente e dalle mani di
questo romagnolo di talento nascono sculture fatte di noccioli dipinti con
sfumature di grigio e d’azzurro. Quelli di cinque frutti diversi, qualcosa che
in genere si butta via.
Battaglia li usa per costruire un Ossario, una natura morta d’inverno, un
angolo di roccia ghiacciato e un nido immaginario, Pseudoentomologia, che è quasi un’acquasantiera, ma
è in alto, irraggiungibile. Un nido vuoto e un immaginario insetto che, più in
basso, è ingrandito da una lente.
È l’antica concezione filosofica di un divenire ciclico
senza fine a muovere l’agire di quest’artista che lavora a Montecodruzzo, un
fiabesco paesino sulle colline della Romagna, dove vivono ventidue abitanti.
Maurizio Battaglia - Stonescornerglacier - 2009 - noccioli di frutta dipinti, paraffina - cm 560x30x30
In galleria è la grande installazione in ferro, ispirata a
Paul Cézanne,
a colpire lo sguardo all’ingresso della mostra: sono le forme di un cavalletto,
di una tela, di uno sgabello, di un pavimento e il titolo del celebre dipinto Les
grand baigneuses
a
evocare, con la forza del metallo, lo studio del grande artista.
E s’ispira di nuovo a Cézanne l’albero di carta, che ha
come frutti sei opere dedicate al francese, con i rami carichi di parole,
pensieri, aforismi. Sono ancora parole quelle scritte su 300 fogli di acetato,
un numero cha sa di storia, in un circolare Germogliatore: a dire che il pensiero nasce
come vita.
È un percorso che cattura, sorprende, invita a restare.
Con un artista che elabora attraverso istintività e consapevolezza, che coniuga
abilmente le istanze dell’es e dell’io, quando crea ad esempio il Kit di sopravvivenza
artistica.

Maurizio Battaglia - Germogliatore - 2009 - plexiglas, acetati, ferro - diam. cm 60 / h. cm 15
All’esterno della spaziosa galleria cesenate si staglia
una grande installazione-scultura, un parallelepipedo in plexiglas con solo due
pareti: è un vuoto,
sintesi un po’ forzata, frutto di una lunga ricerca e della filosofia del
togliere, per raccontare l’opera di Giovanni Bellini, per ricordare lo scultore.
E, come nella storia dell’Omino di niente, è il pensiero a costruirne
l’immagine e il significato. Peccato che la sua fruizione sia disturbata da
catene e bande rosse di protezione.

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mostra visitata il 4 ottobre 2009


dal 3 al 31 ottobre 2009
Maurizio Battaglia – Mai in mille anni
a cura di Viviana Siviero
Galleria Fiorella Pieri
Galleria O.i.r, 4 – 47023 Cesena
Orario: da lunedì a venerdì ore 15.30-19.30; sabato ore
10.30-12.30 e 15.30-19.30; mattina e festivi su appuntamento
Ingresso libero
Catalogo disponibile
Info: tel./fax +39 054724086;
info@galleriapieri.com; www.galleriapieri.com

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