29 settembre 2009

resoconto XXII Biennale del Muro dipinto Dozza e Toscanella (bo), sedi varie

 
Dal muro vuoto al suo compimento. Una cinque-giorni intensa di eventi, a colpi di pennello. Per assistere alla realizzazione di opere murali in diretta. È successo alle porte di Bologna...

di

Ancora una volta, i muri del ristorante affacciato alla
Rocca, del panettiere, dell’enoteca sono stati arricchiti con murales sempre
più vicini al graffitismo di strada. È il caso di Dozza, ma soprattutto della
vicina Toscanella, dove si è da poco conclusa l’immancabile e puntuale Biennale
del Muro dipinto
,
curata in questa 22esima edizione da Fabiola Naldi.
La manifestazione vanta una tradizione nata nel 1960, che
ha coinvolto nel tempo oltre duecento artisti di fama internazionale,
instancabilmente impegnati a lasciare un segno di sé sui muri della cittadina,
quando questo genere di manifestazione artistica non era ancora diventato ciò
che oggi, in alcune sue forme, è oggetto di critica.
A Dozza, dove il tradizionale dipinto la fa ancora da
padrone, quest’anno spicca l’originalità di Simone Tosca che, col suo Progetto per Dozza, sfumato nei toni caldi del
violetto e dell’arancio, risalta in fondo a una stradina stretta e silenziosa
del borgo. Marcello Jori, dal canto suo, risponde mantenendo la continuità dello stile del
posto col suo Tesoro degli Abissi, che offre un affresco madreperlaceo con piccoli aquiloni
delicatamente colorati e immersi nello stucco immacolato.
Simone Tosca - Progetto per Dozza - 2009
Quest’opera, inserita nelle colonne dell’orologio del
paese, segna il punto di partenza del percorso che conduce alla vicina
Toscanella, sita a pochi chilometri dal borgo medievale romagnolo. È qui che,
per cinque giorni, altri artisti di fama internazionale hanno lavorato appesi
ai muri come trapezisti, anche lungo la trafficata Via Emilia, dove nuovi
stabili e centri commerciali sono sorti negli ultimi anni.
In Venezia di Joys, più che di gondole e gondolieri si tratta d’un
geometrismo di colori fauve; con Vuoto a rendere, Rusty catapulta il suo nome criptato
nel cosmo stellato; e ancora, Cuoghi Corsello, in Mazzini Old bastards, fingono moti di protesta immersi
nel sangue.
Sono tutte opere di strada e per la strada. Parole urlate,
ruvide lettere in grande formato, che ribadiscono il desiderio d’innovazione
della rassegna: da wall painting a writing.
Rusty - Vuoto a rendere - 2008
Una Biennale che, quest’anno, si è mostrata più che mai
come un work in progress esibizionista, grazie alle opere realizzate a Toscanella. Una
Biennale che ha invitato il curioso e l’aficionado ad approfondire il tema del
writing e del drawing, anche attraverso momenti d’incontro con esperti del
settore. E che ha saputo sfruttare la posizione più “ingombrante” delle opere
rispetto alle precedenti edizioni.
Unico dubbio: l’imitazione eccessiva della street
fashion
, col risultato
d’aver anticipato l’opera di qualche graffitaro notturno e di aver ottenuto un
risultato un po’ più artificioso.

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numero 20

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mostra visitata il 20 settembre 2009


dal 16
al 20 settembre 2009
XXII
Biennale del Muro Dipinto
a cura di Fabiola Naldi
Sedi
varie – 40050 Dozza (BO)
Info: tel. +39 0542678240; rocca@comune.dozza.bo.it; www.murodipinto.it/

[exibart]


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