didattica

Perché molti bambini non riescono ad accostarsi all’arte? Forse perché nessuno li ha mai aiutati a trovare il linguaggio giusto. Tale è l’intento di questo album-guida

Sono centinaia, sparsi in tutto il mondo, soprattutto in America ma anche in Europa e, tra non molto, a Milano, Venezia, Bologna, Reggio Emilia, Siena, Roma, Taranto, Catania e Palermo. Di che cosa sto parlando? Ma dei Musei dei Bambini! Cioè di quei musei tutti speciali, dove, invece che annoiarsi, i bambini si divertono un mondo...

Se siete dei golosoni incalliti e i vi piacciono le favole ambientate nei castelli, quest’estate non potete perdervi i “Grandi appuntamenti per piccoli amici” organizzati dal Fai (il Fondo per l’Ambiente Italiano, che finanzia il restauro degli edifici storici abbandonati) e dalla Ferrero (l’azienda più famosa nel mondo dei golosi, visto che produce la Nutella)...

Sul fatto che Roma sia una città d’arte in senso lato, nulla da ridire. Diversa è invece la questione della Capitale come “città d’arte a misura di bimbo”, dove mostre, musei e monumenti siano accessibili anche ai visitatori più piccoli e dove avvicinarsi al patrimonio artistico cittadino possa essere in qualche modo “divertente”. Alla sincera curiosità del baby-turista si oppongono scarsità di informazione, traffico, mezzi pubblici che non funzionano ed un’infinità di cose da vedere e da scoprire che “parlano difficile”. Come trasformare allora una caotica metropoli in una città bimbo-accessibile?
Ci ha risposto Pamela Pantano, Assessore alle Politiche per la Città delle Bambine e dei Bambini del Comune di Roma

Hai mai provato a parlare con i gesti, come i sub? E a scrivere con alfabeti di popoli lontani? Quanti suoni sapresti riconoscere? Se vuoi mettere alla prova le tue capacità, fai un salto alla nuova mostra interattiva "Segni", presentata alla Triennale di Milano dal MUBA, il Museo dei Bambini. Ti aspetta un avvincente viaggio alla scoperta dei segni che l'uomo ha inventato per comunicare senza le parole. Al MUBA si gioca, si impara e sopratutto ci si diverte!

Claude Monet, il Maestro della Luce (1840-1926)
Immaginatevi un signore un po’ robusto, con la barba lunga, un cappello in testa, ed una tavola di colori in mano. E’ seduto sul suo battello-studio e sta dipingendo la natura che si rispecchia nell’acqua. Avete indovinato chi è? Ma come no? È Claude Monet! Che fino al 25 giugno, vi aspetta tutti al Museo del Risorgimento di Roma

Ammettiamolo! A noi giovani e giovanissimi l’arte contemporanea (quella dei fumetti e dei quadri astratti da interpretare con la fantasia), piace di più dell’arte del passato. Forse è perché è più vicina alla nostra sensibilità, o forse perché leghiamo l’arte antica ai libri scolastici e alle noiose lezioni della Prof. Fatto sta che se ne sono accorti anche in un bel Museo di Roma, la Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea, che, tutte le domeniche, organizza divertenti laboratori sulle sue mostre

E’ proprio vero che i grandi hanno sempre qualcosa da imparare dai più piccoli! Pensate che a Brescia, a Palazzo Martinengo, 100 artisti giovanissimi, dai 6 ai 14 anni, fanno a gara di bravura con pittori famosi, in una battaglia “all’ultimo quadro” sulla rappresentazione del mondo di oggi

Il loro destino è ormai segnato: i bambini del nuovo millennio diventeranno presto tanti piccoli esseri multimediali, faranno lezioni di tecnologia a mamma e papà, insegneranno a maestri e professori ad usare il computer, parleranno un nuovo linguaggio, condito di “cliccare”, “Piccì”, “mouse” e “vuvuvù”. L’immaginario collettivo dei più piccoli cambia: di giorno in giorno, si arricchisce di nuovi contenuti, attraverso gli spot televisivi di portali e servizi “on line”, attraverso i cartelloni pubblicitari popolati di personaggi della rete, da Super Eva alla ranocchietta di Jumpy. Non s’illudano i grandi di essere abbastanza “navigati” in fatto di internet e di nuove tecnologie

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