Politica e opinioni

Piacerebbe a tutti – pensiamo noi di Exibart – che un artista parlasse di cinema. Ma a volte gli artisti sono un po’ pigri o le parole non sono il loro mezzo d’espressione più amato. Allora abbiamo pensato di andare al cinema con un artista, commentandolo con lui. La cinéphile che accompagna l’artista in sala è Silvia Marsano e stavolta a parlare con lei di un film è Gregorio Botta. Ecco che cosa si sono detti dopo aver visto Locke

La banalità popola la nostra vita. E se l’arte si appiattisce su questa non diventa altrettanto banale? Il tema, già discusso nel passato, oggi si ripropone in una prospettiva diversa, visto che l’arte si propone essa stessa come una forma di realtà. Cerchiamo di capire il nuovo scenario con questo saggio, di cui vi proponiamo la seconda parte. Che si confronta con la difficoltà a definire che cosa sia l’arte e con il post modernismo. E va oltre

Abbiamo sempre più bisogno di raccontare e di immagazzinare le nostre storie. Forse sono solo operazioni per esorcizzare il vuoto. Facilitate da una tecnologia apparentemente amica. Ma cosa rimane dell’esperienza che abbiamo vissuto davanti a un’opera dopo averla condivisa nella nostra rete di contatti? O della mia esperienza di spettatore mentre scatto una foto a una performance per pubblicarla su Facebook?

Ieri a Parigi si è svolto il primo turno delle elezioni per il nuovo sindaco. Come era previsto, a contendersi la poltrona di Bertrand Delanoë, attuale sindaco, sono due donne: Anne Hidalgo, socialista e ex vice di Delanoë, e Nathalie Kosciusko-Morizet, candidata di destra per l'UMP. Tutte e due non intendono abbassare il budget della cultura. Vi raccontiamo i loro programmi. Il confronto con quanto accade a Roma è un atto dovuto. E purtroppo doloroso

La riforma per dare un nuovo assetto all’attuale MIBACT voluta dal ministro in carica scontenta tutti. Cancella la direzione dell’Antichità e accorpa l’Arte e l’Architettura contemporanee allo Spettacolo. Un regalo a un politico potente o un’autentica insensatezza? Ne parliamo con chi al Ministero ci sta, ben sapendo che non si tratta solo di Beni da tutelare ma anche di Attività Culturali da fare. Mentre oggi i sindacati rincontrano il Capo di gabinetto del Ministro [A.P.]

Alcune delle opere presentate alla fiera londinese sembrano fare implicitamente il punto sullo stato attuale della scultura. Non più sacrificata all’installazione e all’Arte relazionale. Di nuovo oggetto, quindi, magari più facile da mettere sul mercato? Prova a dare una risposta, ma soprattutto a iniziare una riflessione, il nostro inviato speciale a Londra

Le fiere, come le biennali, costituiscono oggi la nostra flànerie nell’arte. Occasioni di attraversamento di luoghi, sempre più lontani, e occasioni di incontro. Ma regolamentati da protocolli. Poco flànerie, quindi. Ma per fortuna l’ineludibile presenza dell’opera, e degli artisti, rimangono. Zoccolo duro, e tuttora festoso, di questo mondo in via di trasformazione (o già molto trasformato). Per esempio, in questi giorni di Fiac, al Centre Pompidou...

I nonni ci rassicurano. La loro saggezza, e i loro risparmi, sono un po' le ultime certezze rimaste in questi giorni di bilico totale. I nonni dell'arte non fanno eccezione, anzi. Ecco delle ipotesi sul perché il sistema abbia bisogno di costruire “bolle sicure” sulle spalle dei vecchi. Per tutelarsi, e forse per poter scommettere, con i ricavi dei senior, sui giovani. E se è vero che il tempo è circolare, ci sarà spazio per tutti. Prima o poi

Non chiamatela più Galleria, perché da oggi a Trento c'è solo “Civica”. Ecco come tenta di ripartire una delle istituzioni che in Italia ha rappresentato molto per il contemporaneo. E che nell'ultimo anno è stata teatro di assemblee pubbliche per manifestare la voglia di ripresa. Ripercorriamo le ultime e le prossime tappe dell'istituzione trentina con la direttrice del MART Cristiana Collu e l'artista Valentina Miorandi