No-Profit Italia
Come funzionano gli spazi indipendenti nel Belpaese? Ma, soprattutto, funzionano? Questa è la vera domanda. L'universo del no-profit sembra muoversi a singhiozzo, sostenuto da altre realtà, private, perché il denaro pubblico non arriva. Nemmeno quando si tratta di eccellenze che poco hanno a che fare con le giovani AssociazioniCulturali. Ecco una rapida carrellata di alcuni modelli e di una città, Milano, che potrebbe diventare la piattaforma di una nuova dimensione culturale [di matteo bergamini]
Ma la Mela è veramente Grande?
L'unica novità dei giorni newyorkesi è la fiera “Indipendent” dove finalmente si respira aria nuova. Asfittico, invece, il clima della Biennale del Whitney. Avviata a diventare una kermesse di serie b. Deludenti anche le altre fiere, che per sfuggire al market oriented non trovano nessun orientamento. Ma allora dove sta il segreto di questa città che continua a sedurre artisti e quanti di arte vogliono vivere?
ART ORIENTed
Come cambia e cosa cambia nel Vicino Oriente? C’è il rischio che, a un anno dalla primavera araba, il fermento artistico si esaurisca insieme ai moti della rivoluzione? Abbiamo provato a tracciare un percorso che parte dall'Italia, da quello che vediamo “noi”, e arriva ad Abu Dhabi, in un festival molto europeo. Passando per Israele, Ammam e il mondo globale dei social network. Con musica di sottofondo sbarcata in Nord Africa dagli Stati Uniti [di Matteo Bergamini]
Giganti in bilico. No, in caduta libera. Tranne uno
22 gennaio, data di chiusura di "All". I “prosciutti in salumeria” con cui Cattelan ha violentato la rampa di Frank L. Wright, hanno prodotto file fuori dal Guggenheim e stroncature. Da tempo la critica non ci andava così dura. Sotto tiro anche Damien Hirst, mentre poco prima Richard Prince era stato condannato per plagio. Eppure, tra interviste bypassate e poetiche del divertimento o del kitsch, qualcuno ha vinto anche stavolta. Indovinate chi [di Matteo Bergamini]
L’Arte Povera dilaga da Torino a Bari. E gli altri quando?
Il movimento creato da Germano Celant occupa gli spazi dei maggiori musei italiani. Un giusto riconoscimento a qualcosa che è entrato nelle pieghe della nostra epoca, ma che implicitamente afferma la marginalità degli artisti di oggi. Celebrare il passato può significare la rinuncia a documentare lo stato dell’arte nazionale? A complicare le cose ci si mettono intellettuali e filosofi [di Francesca Pasini]
Riso Amaro
Va in onda un altro film, a metà tra il giallo e la solita commedia all’italiana. Racconta di un museo a rischio chiusura per fondi bloccati. Poi il balletto delle smentite incrociate, fino al dietrofront che fa miracolosamente ricomparire i soldi. Ma a Palermo la gente non molla. Dopo la prova generale dei tre giorni per i Cantieri alla Zisa, torna la mobilitazione per tenere aperto l’unico museo d’arte contemporanea della Sicilia [di Matteo Bergamini]
HOSTRAVISTOXTE | SENTIRSI DIVERSI…
di marco senaldi
... da se stessi. Non è questa la forma più sintetica per definire la nostra situazione attuale, sia per quanto riguarda le cose concrete, sia per quelle astratte?
... da se stessi. Non è questa la forma più sintetica per definire la nostra situazione attuale, sia per quanto riguarda le cose concrete, sia per quelle astratte?
UBIQUITÀ: ARTE E CRITICA D’ARTE NELL’EPOCA DELL’INFORMAZIONE GLOBALE
di antonello tolve Come si pone l’artista rispetto a un quadro, a un’architettura globalizzante e alle sue sovrastrutture tecnologiche che, con la scusa del network, puntano a far stare tutti contemporaneamente dovunque? Quali conseguenze positive o negative ha questo sulla ricerca dei creativi di oggi? E, poi, le conseguenze per l’artista sono le stesse per il critico o il curatore?
IN MEDIA STAT VIRTUS
di lorenzo taiuti
Da Digitalarte, bella mostra di nuovi media svoltasi al Macro Testaccio, ai dibattiti nelle fiere dell’arte come Art Basel, molteplici segni mostrano che i new media entrano sempre di più nel contesto museale...
Da Digitalarte, bella mostra di nuovi media svoltasi al Macro Testaccio, ai dibattiti nelle fiere dell’arte come Art Basel, molteplici segni mostrano che i new media entrano sempre di più nel contesto museale...












