LA SEDIA E L’IDOLO. NOTE SULLA DESIGN ART |
di luca arnaudo
“Prima non c'era una cosa del genere. L'artista non interessava a nessuno, i giornali non ne parlavano. Si continuava a lavorare perché se ne aveva voglia. Ora si mette l'artista al posto d'onore, siede alla destra della padrona di casa. È un essere superiore, dotato di facoltà intangibili. D'accordo, ma questo mi fa ridere. Avrò pure il diritto di ridere, no?” (Marcel Duchamp)...
“Prima non c'era una cosa del genere. L'artista non interessava a nessuno, i giornali non ne parlavano. Si continuava a lavorare perché se ne aveva voglia. Ora si mette l'artista al posto d'onore, siede alla destra della padrona di casa. È un essere superiore, dotato di facoltà intangibili. D'accordo, ma questo mi fa ridere. Avrò pure il diritto di ridere, no?” (Marcel Duchamp)...
COME MI CURI LA FENDI
Nell’era di YouTube, My Space e Facebook, spazi virtuali dove tutti sono liberi di raccontare il proprio punto di vista e le proprie perplessità, nella speranza di trovare qualche consenso, c’è chi ha la fortuna di trovare due milioni di euro. Per realizzare il proprio blog non virtuale, di fronte a una platea di qualche centinaio di persone. Questa è la fortuna di Raffaele Curi, direttore artistico della Fondazione Alda Fendi, che fino a sabato mette in scena, nell’ex mercato del pesce degli ebrei di Roma, la performance multimediale D’Ambra Grigia e Canfora...
PARANOID ANDROID, O IL CINEMA DELL’INSENSIBILITÀ |
Alex e Nikolai sono due alieni. Freddi, cinici, insensibili. Insensibile è l’ambiente in cui sono calati. Impossibilitati, entrambi, dal render conto della loro condizione. Sono i protagonisti dei nuovi film di Gus Van Sant e di David Cronenberg...
LA CITTÀ CHE TRASALE
I futuristi si riappropriano delle sorti espositive italiane. Nove mostre in contemporanea li acclamano quali protagonisti della realtà urbana. Con una bella rincorsa sui cento anni del Manifesto marinettiano del 1909. Una lunga pausa per riflettere sulle sorti delle città...
C’ERA UNA VOLTA L’ARTISTA |
di santa nastro
Mentre tutte le linee di tendenza sono orientate all’imperativo del “fare sistema”, ciò che rischia di perdersi è l’individualità dell’artista. Rapido excursus dagli anni ‘60 a oggi. Attraverso modalità diverse di affrontare e di leggere la realtà...
Mentre tutte le linee di tendenza sono orientate all’imperativo del “fare sistema”, ciò che rischia di perdersi è l’individualità dell’artista. Rapido excursus dagli anni ‘60 a oggi. Attraverso modalità diverse di affrontare e di leggere la realtà...
VIVA IL MAXXI, SALVATE IL MAXXI
Il museo romano progettato da Zaha Hadid, contro ogni fosca previsione, è pronto. O quasi. Per contribuire all’identità di un’area che somiglia sempre più a un parco architettonico di altissimo profilo. Con nomi quali Piano e Nervi. Troppo bello per essere vero? In effetti, a riportare il tutto alla classica superficialità italiana, ci pensa una Città. Quella “delle Scienze e della Tecnologia”. A firma dell’ingegner Fabio De Santis...
MILKY WAY: LA VIA LATTEA DELL’ARTE
Mucche pazze in giro per il mondo: è semplicemente Cow Parade. Breve ma veridica storia di una mucca più pazza delle altre. In vetrina, a Vienna, la perfetta sintesi dell’opera omnia di un ignaro Damien Hirst. Ma quanto ignaro?
“ECCOMI!” PAROLA DI K
La K di Kounellis giunge a Cosenza. La K di un artista non contemporaneo ma popolare. E non per questo anonimo. La riflessione a margine della mostra calabrese, a firma di un altro artista: Alfredo Pirri...
BETSKY DÀ UNA BOTTA ALL’ARCHITETTURA
Superato l’ultimo scoglio rappresentato da Mario Botta, concorrente per la carica di direttore della Biennale di Architettura, è arrivata la nomina di Aaron Betsky. Critico di razza con un curriculum d’eccezione e con una proposta stimolante, almeno stando al titolo della mostra. Una prima riflessione ce la offre Luigi Prestinenza Puglisi...












