Fondazione Prada Pino Pascali
Fondazione Prada Pino Pascali
Collezione Maramotti
Collezione Maramotti

Progetti e iniziative

Dal 26 al 28 aprile alla Lavanderia a Vapore di Collegno, in provincia di Torino, prende vita Spring Rolls, il festival che inneggia alla vitalità ritrovata dei corpi umani, vegetali e celesti con incontri, workshop, spettacoli per celebrare la primavera
Dalla Sardegna con determinazione/2

Dalla Sardegna con determinazione/2

Vi proponiamo oggi la seconda e ultima parte del diario di Eleonora Di Marino, giovane artista sarda che, come ricorderete, con la collaborazione di Wilson Project Space di Sassari qualche tempo fa ha portato in città una vera e propria esperienza di Public Art. I protagonisti? Ovviamente la città e la cittadinanza, alle prese con uno spazio lasciato completamente libero da vincoli. Ecco com'è andata a finire
Quanto è bella la residenza condivisa

Quanto è bella la residenza condivisa

All’ultimo ciclo di residenze di via Farini, che si è concluso a dicembre scorso, hanno partecipato otto ragazzi. Ma la novità non è tanto la non presenza femminile in un modo, quello dell’arte, sempre più rosa. Quanto le modalità con cui hanno lavorato. Producendo parecchio e divertendosi ancora di più. Ce lo racconta un’insider che con gli “otto ragazzi” ha passato parecchio tempo
Se l’artista va in Sardegna. Residenza o turismo culturale? |

Se l’artista va in Sardegna. Residenza o turismo culturale? |

La residenza significa produzione culturale o si riduce a occasione di networking e di vacanza? La questione diventa più problematica quando la destinazione è la Sardegna, isola legata al mare e all’idea dello svago. Ecco il racconto delle residenze che hanno interessato il territorio sardo nei primi mesi autunnali, quella delle Ville Matte, a cadenza annuale, e quella di Mangiabarche, che opera con continuità da un anno
Roma e gli anni ’70 raccontati dall’arte

Roma e gli anni ’70 raccontati dall’arte

È stato un decennio tragico e vivissimo. Ricco di voglia di azzardare. Che ha visto la nascita di opere memorabili e di artisti che tuttora sono studiati dai giovani. Così come i critici e i curatori che, accanto a loro, spesso hanno inventato un nuovo modo di fare l’arte. Tutto questo ora è raccontato in una luminosa mostra in un museo romano. Paradossalmente proprio il luogo che quel decennio ha criticato
Taking Careof # atto primo

Taking Careof # atto primo

Dopo 26 anni, l’istituzione meno glamour che ci sia a Milano, s’interroga sul suo futuro. Senza piagnistei, ma determinati a ricominciare. Con un gruppo parzialmente rinnovato e la consapevolezza che quello che succede a Careof è significativo nel panorama culturale del nostro Paese. Perché non si tratta di una poltrona in più, ma di rispondere alla domanda: siamo ancora indispensabili? Ecco un po' di storia e di bilanci di Careof
Happy birthday Mister Perrotin

Happy birthday Mister Perrotin

Nei bellissimi spazi del Tripostal di Lille in questi mesi è in scena un po' di storia e un po' di sistema dell'arte. La festa è per le nozze d'argento di Emmanuel Perrotin con la sua attività di gallerista. Tre piani dove si consumano gli anni '90 e il primo decennio del 2000, con i loro abbagli affastellati in grandi sale. E il respiro di opere bellissime che invece superano la prova del breve termine
A un passo dall’essere

A un passo dall’essere

Meglio forse dire “essere non essere”, come titola Giulio Paolini la sua mostra al Macro. Dove le opere riempiono lo spazio con assoluto distacco. Mettendo in scena, con quella sospensione che solo l’artista torinese è in grado di realizzare, l’illusorietà dell’esistenza. Compresa la propria e di chi guarda l’opera. In un eterno gioco di rimandi, dove il disegno si conferma l’elemento intellettuale e primario del lavoro
Il magico, salvifico mondo di Pierre Huyghe

Il magico, salvifico mondo di Pierre Huyghe

L'ecosistema di Pierre Huyghe è presentato attraverso una cinquantina di progetti al Centre Pompidou. Dove l’idea dell’arte e della mostra cambiano radicalmente. La prima è data soprattutto da materia vivente di cui esplorare fragilità e potenzialità. E la seconda si realizza come intenzione di esporre il pubblico a qualcosa, piuttosto che l’opera a qualcuno. Così lo spazio del museo diventa altro. E noi con lui
Andy, l’idolo che inventò gli idoli

Andy, l’idolo che inventò gli idoli

Dalle pubblicità alle Marylin, le Campbell soup, la Coca Cola, i Brillo Box, Mao, Liz Taylor, fino all’Ultima Cena. Milano celebra la Pop Art in occasione dell’Anno della cultura Italiana in America con una imperdibile mostra della collezione Peter Brant, editore di Interview e amico di Warhol. Che dell’arte ha svelato l’anima commerciale e che raccomandava: «Non ti preoccupare, non c’è niente che riguardi l’arte che uno non possa capire»

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