Dentro le pratiche degli anni ’70 | Robert Overby ...
Seconda tappa in Italia di una mostra che tocca diversi musei europei. E soprattutto riscoperta di un artista, Robert Overby, capace di spaziare tra scultura, pittura e installazione. Al di là di articolazioni concettuali, ma ricca di elementi narrativi che riconducono lo spettatore dentro una dimensione umana. Che oscilla tra vitalità e decadenza, energia e memoria
Crowdfunding per tutti!
A sdoganarlo ufficialmente in Italia è stato il Padiglione firmato da Bartolomeo Pietromarchi a Venezia. Poi, a cascata, sono arrivate altre dozzine di iniziative culturali che miravano al proprio sostentamento grazie al portafogli del pubblico. Oggi, dalla musica al restauro, il crowdfunding pare condizione indispensabile per un buon progetto “partecipato”. E per portare gloria non solo all’arte, ma anche al proprio pubblico. Un nuovo sguardo sul tema
Rosso per sempre
Non è solo Sgarbi a dire che Rosso Fiorentino è “un artista assoluto”. È la storia a proclamarlo. Ora, a Volterra, il centro toscano dove si conserva la sua magnifica e tragica Deposizione, è in corso una mostra che lo mette in dialogo con artisti moderni e contemporanei. E riapre una vecchia storia tinta di giallo
L’odore forte dell’India
Vista, udito, olfatto: una mostra da esplorare con tutti sensi, ma anche emotivamente. Così si propone la personale di Chittrovanu Mazumdar di scena al Macro. Un’esposizione che satura lo spettatore. Il quale, come chiunque si trovi in India, può respingerla o abbandonarsi ad essa. E in questo caso la sorpresa sarà intensa. Tra video, installazioni profumate e il buio. Forse per scoprire ciò che non è stato detto
Lunga vita al marmo!
Competere con la Cina e l’India non è roba da poco. Ancora una volta la globalizzazione fa rima con problema, più che essere opportunità di sviluppo. E l’unica possibilità è reinventarsi. È quanto prova a fare Carrara con il suo bene più prezioso: il marmo. Archiviata (e vorremmo ancora sapere perché) la Biennale, ecco da qualche anno le Marble Weeks. Con mostre, concerti, incontri e altri appuntamenti. Intanto vi raccontiamo quattro mostre
L’estate o il corpo | agonizzante della società civile
Gian Maria Tosatti continua a Napoli il suo scavo nelle “Sette Stagioni dello Spirito”. La seconda tappa ha per protagonista l’inerzia. Messa in scena in una location particolare: l’Anagrafe della città, la più antica d’Italia. Tra faldoni accumulati, note pubbliche e intime di un uomo qualunque, stanza dopo stanza, emerge il corpo dello Stato. Coperto di polvere, immobile, malato
Manifesta sotto scacco
Non coglie nel segno la decima edizione della biennale europea giovane e nomade. E non perché sullo sfondo c’è la crisi ucraina o gli ultimi provvedimenti di Putin. Le ragioni sono interne. A partire dalla scelta della sede espositiva: il magnifico e inarrivabile Ermitage. Che, invece di dialogare con l’arte contemporanea, se lo inghiotte. Colpa anche di una curatela un po’ sciatta e di alcuni deja vu
Artista, quindi cittadino | di questo pianeta
In Puglia, a Martina Franca, sette artisti danno la loro versione del problema ecologico. E, non essendo scienziati, i progetti proposti sono eccentrici o partecipativi. Fatti di materia o al computer. Sonori o installativi. Ma in tutti si coglie l’urgenza di come contribuire a preservare il nostro ecosistema già molto compromesso. Perché a volte un gesto simbolico può molto
Alla ricerca dell’identità perduta
Il Macro Testaccio di Roma ospita una mostra che fa il punto sull’identità attraverso le opere di ventuno giovani artisti estoni e finlandesi. Apparentati dall’avere un vicino molto ingombrante: la Russia. Che in passato ha cercato di cancellare origini e specificità dei rispettivi Paesi. Oggi lo scenario è cambiato. Ma la domanda su chi si è rimane attuale. Anche perché, nel frattempo, la globalizzazione ha fatto di più della russificazione












